A NAPOLI 26 MILA ASPIRANTI PER 500 POSTI DA OPERATORE ECOLOGICO (NETTURBINO),PER LAVORARE NELL’AZIENDA DEI RIFIUTI ASIA S.P.A.,IL BANDO RICHIEDE LA TERZA MEDIA.

 

da Pietro Cusati

Anche 1.232 laureati e 10.445 diplomati di scuola media superiore,partecipano al concorso per  500 posti da operatore ecologico (netturbino), cioè addetto alla raccolta di rifiuti, in tutto gli  aspiranti  sono 26.114 candidati al concorso di Asìa,  Napoli S.p.A.,la società controllata e coordinata dal Comune di Napoli, incaricata della gestione dei rifiuti e dell’espletamento dei servizi di nettezza urbana a Napoli.La più grande azienda di servizi di igiene ambientale nell’Italia meridionale. Il  bando richiede la sola licenza media. I partecipanti dovranno sottoporsi a 50 domande a risposta multipla.  Oltre il dieci per cento dei concorrenti 2.731 iscritti, ha un’età superiore ai 50 anni ,anche se 200 posti su 500 sono riservati ai contratti di apprendistato, quindi ai giovani tra i 18 e i 29 anni.

Asìa -Napoli spa ha messo a disposizione la banca dati con 5413 domande: si spazia dai mari che bagnano la Grecia, ai testi delle canzoni di Ligabue fino al trattamento degli oli usati , dalla cultura generale al codice dell’ambiente. Non è assolutamente un mestiere degradante e umiliante.  I test non sono difficili, ma i partecipanti sono 26.114  e  molti raggiungeranno il massimo punteggio. Chi è disoccupato parte con più punti . Il 98 per cento dei candidati proviene dalla Campania, ma ci sono iscritti da tutte le regioni: in 77 arrivano dalla Lombardia, 61 dall’Emilia, 37 dalla Sicilia e 5 addirittura dall’estero. Per qualcuno quelle 50 domande diventano un rebus chiamato speranza. 150 le pagine dello studio con cui Confindustria Campania riporta i numeri della pandemia e della ripresa,una ricerca imponente sullo stato di salute delle piccole e medie imprese campane, realizzato su 14.910 osservazioni e un panel di 4.970 aziende, in collaborazione con l’università Vanvitelli , dipartimento di Economia e il contributo di Mediolanum. Il Presidente Confindustria Campania Gianluigi Traettino precisa : “Il Pnrr può essere un treno che passa ma che rischia di non far arrivare reali opere sul territorio per la grande distanza della pubblica amministrazione. Il rapporto è uno spunto per chi ci governa”.In Campania sono un esercito i giovani dai 15 ai 29 anni che non lavorano né studiano , gli inattivi sfiorano la soglia del 34,5 per cento, dato da maglia nera italiana per la regione,insieme alla Sicilia. Soffre il lavoro regolare con il 25,3 per cento di tasso di occupazione contro il 40 per cento della media nazionale, si innalza il livello di disoccupazione di lunga durata,65,9 per cento. La contrazione più marcata si registra a Caserta con il crollo dell’industria della moda. Si conta un tasso altissimo di lavoro irregolare in Campania, che tocca il 35,6 per cento in agricoltura: un lavoratore su 3 , su un campione di circa 5mila imprese regionali. Maglia nera anche all’edilizia,29,6 per cento di irregolari contro la media nazionale del 16 e all’industria,14 per cento.

 

 

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