Il mook, la nuova frontiera ibrida del giornalismo

 

 

dal dr. Vincenzo Mele (giornalista)
In questo mese è balzato all’occhio sui social network il crowdfunding dell’Associazione indipendente di giornalisti “Lettera22”, relativa alla creazione del primo “mook”.
Il mook è l’unione tra giornalismo narrativo e quello disegnato: gli ideatori della rivista, attivi dal 1993, su argomenti geopolitici importanti come Afghanistan, Palestina, Hong Kong ed altri, affermano che è un tentativo di creare un periodico ibrido, tra il magazine e il book, per capire ciò che accade intorno a noi, e leggerlo come un libro, finendo catapultati e immersi dentro una storia. Il mook di “Lettera22” conterrà molti lunghi reportage scritti e disegnati e potrebbe diventare un trimestrale: all’interno ci sarà la graphic novel inedita del fumettista serbo Aleksandar Zograf, dieci pagine che prendono lo spunto da un opuscolo pubblicato nel 1947, firmato da Dušan, il protagonista del racconto e, ancora, una storia a fumetti breve di Crimina Lize,  e 14 rubriche letterine illustrate dall’artista spagnolo Sam3, su cucine e cambuse, spiritualità e religioni, orti e tecnologia, dal Corno d’Africa al sud-est asiatico, dall’Europa alle Americhe..

“Lettera22” ambisce a combinare il meglio del giornalismo e della letteratura con il meglio del fumetto e delle arti grafico-illustrative. Il mook di “Lettera22” è la nuova frontiera ibrida del giornalismo che miscela due nobili arti come il disegno e i reportage in ogni angolo del mondo e contemporaneamente applicare il metodo e gli obiettivi del “giornalismo intenzionale”, come idealizzava Ryszard Kapuściński: fornire elementi di comprensione per cambiare le cose.

 

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