Salerno: movida senza bottiglie !!

Chiedo al sindaco De Luca, sempre attento ai problemi della nostra città, una nuova regola per la vita notturna a Salerno. Deve emettere celermente un’ordinanza che vieti la vendita di bibite e cocktail in bottiglie e bicchieri di vetro dopo le ore 22″. Le nostre osservazioni.

Giuseppe Bianchini

Salerno – L’ufficio stampa della Presidenza Nazionale Giovani Nuova Forza Italia ci invia una proposta di Raffaele Cicalese che noi volentieri pubblichiamo non senza qualche nostra osservazione. “”Questa è la proposta avanzata al primo cittadino dal giovane politico salernitano, esponente del Popolo della Libertà, Raffaele Cicalese, che chiede al sindaco Vincenzo De Luca più rigidità e maggiori controlli. “Non è difficile capire perchè” – continua Cicalese che evidenza come – “tutti questi ritrovi di noi giovani all’aperto sono pieni di rifiuti e di bottiglie, peraltro pericolose. Un costo ingente anche per il comune che per garantire il decoro urbano, deve provvedere ad una massiccia pulizia delle zone in questione. Sono frequenti infatti gli episodi in cui i contenitori delle bevande per asporto vengono abbandonati a terra, creando non solo sporco, ma anche, nel caso di bottiglie di vetro, pericolo concreto per gli stessi cittadini” Ma quali sono queste zone? La movida salernitana si svolge principalmente in 3 aree della città: Largo campo, La rotonda e via Roma, luoghi ricchi di locali ma anche di spazi vietati alle macchine dove i giovani possono sostare ed incontrarsi””.

NOTE: La proposta di Cicalese, pur nella sua estemporaneità è da condividere almeno come un piccolo granellino di sabbia del deserto della movida che, certamente, non si placherà soltanto perché non potrà più utilizzare bottiglie di vetro. I problemi seri e veri della movida salernitana sono ben altri. Li conosce benissimo, ad esempio, l’ing. Minoliti che per anni si è fatto portatore delle istanze dei residenti in quel quartiere che dopo qualche breve periodo di lustro sta ripiombando nell’anarchia più totale. Negli anni ’90, è bene che il giovane Calabrese lo sappia, ci fu un vero e proprio assalto al fortino del “centro storico” sull’onda di una speculazione edilizia figlia di una politica sbagliata dell’amministrazione comunale. Le grandi famiglia  salernitane fecero a gara per accaparrarsi interi stabili da ristruttura e rivendere a peso d’oro; furono quelle famiglie a spingere la politica del Comune verso l’errata riqualificazione che passava attraverso un incontrollato incremento commerciale con migliaia di ragazzi a lavorare in nero e in condizioni di disagio totale. Ci fu un effetto immediato e il centro sembrava realmente riqualificato, ma quando i grandi investitori ebbero vinta la partita economica è stato lasciato tutto al degrado più indecoroso. Meditiamo un po’, questo è il nostro invito, sulla politica di questi ultimi anni.

 

 

 

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