Casalnuovo: una morte tutta da chiarire !!

Aldo Bianchini

BUONABITACOLO – Da quella tragica sera del 21 agosto 2011 in cui trovò la morte il giovanissimo Massimo Casalnuovo di Buonabitacolo non avevo ancora scritto un solo rigo. Non amo fare la cronaca, mi tocca quindi approfondire gli argomenti che vado a trattare. Era giusto che aspettassi prima di scrivere, l’attesa è una buona consigliera soprattutto in un caso complesso come quello della tragica notte agostana di Buonabitacolo. A distanza di sette mesi e mezzo da parte degli inquirenti non c’è stata ancora alcuna decisione, c’è qualcosa che dunque non mi convince e che mi ha spinto a scrivere. Per gli inquirenti sarebbe stato molto facile fare propria la tesi popolare che indicava in Giovanni Cunsolo (maresciallo dei carabinieri di Buonabitacolo) l’unico vero responsabile della morte del giovane Massimo per averlo spinto per terra con una pedata sferrata incautamente contro il motorino. Se però gli inquirenti (pm Michele Sessa in primis) non hanno ritenuto di avallare questa ipotesi popolare è segno che più di qualche problema c’è. Anche perché con la Procura della Repubblica che insiste sul territorio, nota per la sua serenità e severità, se si fosse appalesata nel corso delle lunghe indagini anche il minimo dubbio sull’eventuale colpevolezza del carabiniere (che comunque è indagato!!) il pm avrebbe proceduto senza indugio alcuno. Allora significa che i dubbi sono al contrario, che cioè il pm Sessa vuole capire ancora di più e meglio la  dinamica dell’incidente e le motivazioni che portarono al suo verificarsi prima di accusare di un crimine così orrendo chicchessia. Un fatto però è certo. Quella sera c’era il posto di blocco, c’erano i carabinieri di Buonabitacolo compreso il maresciallo Cunsolo, sicuramente Casalnuovo non si era fermato all’alt, probabilmente nelle sere precedenti erano accaduti altri fatti analoghi, ancora probabilmente il tutto era diventato quasi come un gioco per i ragazzi del paese stanchi della monotonia di un’estate che si trascinava lentamente. A parziale conferma un paio di mesi dopo la tragedia di agosto, esattamente il 10 novembre 2011, due soggetti di Buonabitacolo (I.G. di 40 anni e R.C. di 29 anni) vengono fermati dai Carabinieri perché a bordo della loro MW uscivano contromano dall’autostrada. Un gioco anche questo o una semplice coincidenza? Chissà, sta di fatto che il rapporto tra l’Arma e Buonabitacolo non era dei migliori prima del 21 agosto 2011 e non è tutt’oggi dei migliori. La quasi rivoluzione di popolo contro l’Arma inscenata nei giorni successivi alla morte del povero Casalnuovo (rivoluzione comprensibile ma non giustificabile!!) potrebbe essere la controprova. Fino al punto, unico caso in Italia, che il consiglio comunale di Buonabitacolo, in considerazione forse dei tempi lunghi dell’inchiesta, ha addirittura approvato all’unanimità una delibera per esprimere alcune “considerazioni autonome (da comunicare all’Arma !!) circa la valutazione dell’opportunità di mantenere in servizio il maresciallo Cunsolo nella giurisdizione del tribunale di Sala Consilina che sta indagando sull’incidente”. La cosa ha fattto scalpore ed ha suscitato l’ira dell’avvocato Renivaldo Lagreca (difensore del maresciallo) che già in passato, ed a giusta  ragione, aveva gridato ad un’aggressione mediatica in danno del suo assistito. Ma cosa vuole gentile avvocato Lagreca, così funziona l’informazione ed il rapporto della stessa con le istituzioni in questo territorio. Male ha fatto beniamino Curcio, sindaco di Buonabitacolo, a reagire a muso duro alle esternazioni di Lagreca che stava esplicitando alcune sue “autonome e libere osservazioni” proprio come quelle del Consiglio Comunale che nella sua piena autonomia poteva però tener conto che dette osservazioni avrebbero potuto mettere in discussione l’autonomia e l’indipendenza più importante che è e rimane quella della magistratura. Guai a pensare anche solo per un attimo che la Procura di Sala C. possa farsi influenzare dall’Arma, o viceversa.. Ancora più grave è che a sollevare questi dubbi sia stato proprio un Consiglio Comunale, fatto questo che se da un lato attenua l’immenso dolore dei genitori di Massimo, dall’altro lato potrebbe innescare polemiche infinite e lungaggini ancora più marcate. La Procura deve ricercare, quando è possibile, la verità non “una verità”, teniamolo tutti sempre ben presente.

2 thoughts on “Casalnuovo: una morte tutta da chiarire !!

  1. non conosco aldo bianchini, ma ho più volte avuto modo di leggere i suoi articoli, articoli che ho molto apprezzato per chiarezza e schiettezza e soprattutto perchè mi danno l’idea di un giornalista autonomo e fuori dalle righe. e poi mi imbatto in questo articolo. un articolo strano, difficile da definire. un articolo dettato forse dall’umano anelito al compiacimento. un articolo a tratti inesatto e poco corretto.

    innanzitutto un’affermazione, superficiale e pretestuosa: quella secondo la quale per gli inquirenti sarebbe stato facile far propria la tesi popolare riguardo all’accaduto. ah si? e chi lo dice? forse che gli inquirenti devono seguire le vie facili? lei scrive: “se si fosse appalesata nel corso delle lunghe indagini anche il minimo dubbio sull’eventuale colpevolezza del carabiniere (che comunque è indagato!!) il pm avrebbe proceduto senza indugio alcuno”. cosa vuole dire? che la procura si sarebbe affidata al minimo dubbio, senza approfondire, come invece sta facendo?che basta un dubbio per condannare una persona? o forse lei sa già che il dubbio non c’è e la strada perseguita dagli inquirenti è un’altra? e poi, lei parla di vie facili. e non sarebbe stato altrettanto facile (volendo assecondare il suo ragionamento che, per inciso, trovo poco rispettoso del lavoro degli inquirenti) assecondare la tesi ufficiale, quella diffusa immediatamente dopo l’accaduto?

    poi si arriva alla tesi centrale dell’articolo: quella per cui il buonabitacolese sarebbe un delinquente, uno che sfida le leggi. a suo dire, sfidare l’arma sarebbe diventato un gioco, nella monotonia tardo estiva. e a lei chi lo ha detto? che fondamento hanno queste dichiarazioni? un articolo è cosa diversa da un romanzo. in quei giorni c’erano frequenti posti blocco, e diversi ragazzi “irregolari”. tra questi massimo. che non si è fermato all’alt, per non prendere una contravvenzione, e non per questioni adrenaliniche. è andata come è andata. ci sono due tesi. e delle indagini in corso. lei invece sceglie l’accattivante tesi suddetta, e ” a parziale conferma” tira un ballo un episodio accaduto qualche mese dopo. come si costruisce una teoria! due episodi completamente diversi, di cui forse bisognerebbe entrare nel merito, giornalisticamente parlando, ma lei preferisce fermarsi a una semplice coincidenza di forma e.. il gioco è fatto. le do’ un ulteriore elemento per la sua storia: una volta, tanti anni fa, non avevo il casco e, scorgendo un posto di blocco, ho cambiato strada! vede, siamo proprio dei delinquenti.

  2. Sig. Bianchini mi perdonera se mi permetto di fare delle dovute considerazioni a ciò che lei ha scritto nel suo articolo.

    Preferisco iniziare dalla fine del suo articolo, Buonabitacolo, i Buonabitacolesi ed il mondo intero in ogni caso hanno bisogno della verità e non di “una verità” noi tutti abbiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura.

    Mi consenta di dissentire prima dall’allegra considerazione che lei fa quando dice che i giovani di Buonabitacolo quasi come un gioco stanchi della monotonia di un’estate che si trascinava lentamente si divertivano ad aggirare i posti di blocco, per poi ritenermi indignato per l’ingrato accostamento di questa vicenda, con quella avvenuta il 10 novembre 2011, quando due soggetti di Buonabitacolo (I.G. di 40 anni e R.C. di 29 anni) vengono fermati dai Carabinieri perché a bordo della loro BMW uscivano contromano dall’autostrada, ma come si fa ma si rende conto del grave ed inopportuno accostamento che lei fa, oltretutto Buonabitacolo è un paesino di 2500 abitanti o poco più, per la maggior parte formato da gente pacifica e con un alto senso delle istituzioni.

    In merito all’opportunità o meno di quando deliberato in consiglio comunale del quale il sottoscritto si onora di far parte, a mio avviso si trattava di un atto dovuto, il consiglio comunale chiedeva di valutare all’ Arma dei Carabinieri l’opportunità di allontanare il Maresciallo Cunsolo dall’ambito della giurisdizione del Tribunale di Sala Consilina fino alla chiusura delle indagini, a tutela sia del Maresciallo che dell’intera comunità, che nell’ultimo periodo ha mostrato non pochi segni di insofferenza per quando accaduto quella maledetta sera.

    Concludo dicendo che Buonabitacolo e i Buonabitacolesi hanno piena fiducia nell’operato degli organi inquirenti, nonchè grande senso delle istituzioni e profondo rispetto per l’Arma dei Carabinieri. Mi auguro che questa triste vicenda si possa concludere nel più breve tempo possibile per il bene di tutti.

    W L’ITALIA ,W BUONABITACOLO, W I GIOVANI, MASSIMO CON NOI.

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