Sala Consilina: ancora in piazza per salvare il Tribunale

Antonio itera

SALA CONSILINA -Dopo mesi di proteste, scioperi e chi più ne ha ne metta, gli avvocati del foro di Sala Consilina, non si arrendono. La salvezza del presidio di giustizia, è appesa ad un filo, una speranza che si affievolisce con il passare dei giorni. In programma una manifestazione di piazza, prevista per il 13 Aprile a Sala Consilina, che dovrebbe dare il colpo di coda alla vicenda. L’avvocatura insiste, cercando di  evitare in extremis una decisione già presa da parte del Governo. Una conferenza stampa nelle aule di Palazzo Sant’Agostino, sarà l’inizio dell’estremo tentativo di salvare un Tribunale già soppresso. Il 10 Aprile, a Salerno, sarà presentata la manifestazione che riunirà gli esponenti di spicco della politica locale e non solo, per dire NO alla chiusura del Palazzo di giustizia. Fortemente voluta dall’avvocatura di Sala Consilina, l’incontro in Provincia, è volto a far confluire in piazza a Sala Consilina, il prossimo 13 Aprile, un unico slogan, salvare la giustizia, salvare il tribunale. Un grido verso il Governo, che sta decidendo sulla revisione della geografia giudiziaria, e che nelle prossime settimane, dovrebbe esprimere il verdetto, che per certi versi è già intuibile. Un corteo quello che si prevede, un colpo di coda che dovrebbe proiettare in prima fila i sindaci del territorio, che sembrano aver ammainato da tempo l’ascia di guerra, seguiti da autorità politico-istituzionali, e a ruota addetti ai lavori, e soprattutto cittadini, gli ultimi sempre e comunque, ad essere informati sui reali fatti. Ennesima manifestazione dunque, ennesimo tentativo di riconciliare coerenza e speranza, quella coerenza dimostrata almeno in parte dagli avvocati, che hanno sempre saputo, ma continuano a credere nel miracolo, quella speranza ormai fuori luogo, che non appartiene più ad un comprensorio  lasciato solo, depauperato dell’essere, dove almeno la presenza del tribunale, poteva destabilizzare e rendere la presenza dello Stato a portata di mano, invece la vediamo sempre più allontanarsi, verso Salerno, verso Vallo della Lucania, non si sa, resta il rammarico, resta la cronaca, resta il desiderio di voler reagire ma invano.  Il 13 aprile, è davvero l’ultima spiaggia, poi mare aperto, la giustizia è un diritto, e come tale va tutelato, salvare il tribunale, significa ridare dignità a tutto il territorio. Intanto, continua l’azione parallela dei sindacati, che  nei giorni scorsi, hanno tenuto un tavolo tecnico a Roma dinanzi al capo dipartimento Birritteri, dopo un lungo ed articolato colloquio, gli stessi, fanno saper di aver chiesto in via preliminare, nell’ ipotesi in cui fosse assolutamente indispensabile sopprimere un tribunale circondariale, di valutare la opportunità di aprire nella stessa sede una sezione distaccata di Tribunale al fine di non sguarnire il territorio di una presenza tangibile dello Stato. Seguiremo gli sviluppi.

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