PROCURA/SALERNO: ma chi è il PM indagato ?

Aldo Bianchini

SALERNO – “Ma chi è il PM indagato ?”, questa la domanda più ricorrente tra la gente a passeggio domenica sera (22 luglio 2012) sul Corso Vittorio Emanuele di Salerno. La stessa domanda mi viene posta, proprio davanti all’ingresso del tribunale, da un notissimo rappresentante dell’ordine forense che incrocio casualmente. Mi guarda e sorride, come se io fossi il depositario del segreto soltanto perché in passato ho avuto il piacere e l’onore di scrivere su Roma-Cronaca. Smentisco decisamente ogni dubbio e brucio sul nascere ogni illazione. E’ vero, però, che il noto quotidiano salernitano sta giocando come “il gatto col topo” dando vita ad un esercizio giornalistico da vero manuale scolastico per i giovani cronisti. Roma-Cronaca è l’unico quotidiano salernitano ad aver dato, qualche giorno fa, la notizia di un’indagine molto seria a carico di un PM attualmente in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno. Ma c’è di più. In uno degli articoli (ovviamente senza firma e quindi ascrivibile direttamente al direttore Tommaso D’Angelo) viene precisato che il PM indagato è addirittura uno dei più noti e tra quelli molto impegnati in indagini molto particolari, anzi è stato indicato come “tra i più quotati della linea di fuoco della Procura salernitana”. Insomma quasi come aver indicato “nome e cognome” del PM finito nelle grinfie niente di meno che di Henry John Woodcock, definito “ammazza giudici” ai tempi della sua lunga permanenza presso la Procura della Repubblica di Potenza/Lagonegro e già sostituto del mitico Michelangelo Russo. Le indagini sul PM salernitano sarebbero state affidate all’indomabile Woodcock in quanto da qualche tempo lavora presso la Procura di Napoli competente per le indagini sui magistrati salernitani. Ma per non deviare dal discorso principale torno subito alla domanda “Ma chi è il PM indagato ?”. Dando per scontato che non sono molti i PM della Procura di Salerno impegnati nella linea di fuoco dovrebbe essere un esercizio piuttosto facile scoprire il nominativo avvolto dall’assoluto riserbo. Io ho l’impressione che il quotidiano Roma-Cronaca su questo caso si stia divertendo nei riguardi di tutti gli altri quotidiani che, come da consumata e biasimevole abitudine provinciale, fanno finta di ignorare la notizia che il direttore D’Angelo ha sparato prima di tutti gli altri. Evidentemente gli altri direttori non hanno mai sentito parlare del “giornalismo d’inchiesta” che può e deve prendere il via proprio da queste notizie stanate e pubblicate con molto coraggio. Ebbene, visto che a me piace l’inchiesta, ho seguito attentamente tutti gli articoli già pubblicati da Roma-Cronaca su questa vicenda ed è impressionante come, con grande abilità giornalistica, il direttore D’Angelo abbia disposto l’avvicinamento dei pezzi sulle indagini di Woodcock ad un’altra notizia che in questi giorni ha tenuto banco, quasi a voler indicare che il PM indagato è il PM che ha seguito e, quasi, portato a termine la grande inchiesta che in queste ultime settimane è rimbalzata su tutti i quotidiani locali e su qualcuno nazionale. In gergo giornalistico si dice che le “fotografie” parlano da sole, forse meglio di un pezzo scritto. Ho fatto un collage fotografico di tutti questi articoli ed il nome del PM indagato mi è apparso chiarissimo. Ovviamente provvederò a pubblicare questo collage fotografico nel prossimo mio approfondimento anche per dare, giustamente, a Roma-Cronaca qualche ulteriore possibilità di destreggiarsi con la pratica del “gatto con il topo”. In una sola cosa il quotidiano diretto ottimamente dall’amico e collega Tommaso ha cercato di driblare la situazione rispetto alla realtà dei fatti. Sia la Provincia che il Comune di Pontecagnano sono entrati a pieno titolo nell’inchiesta napoletana perché in queste istituzioni hanno operato o ancora operano “parenti stretti” del PM salernitano indagato. Si potrebbe, quindi, delineare anche l’ipotesi accusatoria di “scambio di favori” tra i massimi responsabili di questi due Enti e il PM sotto torchio. Ecco il perché delle perquisizioni, con acquisizione di atti, operate da Woodcock sia a Pontecagnano che a Salerno. Se i miei lettori sono attenti è sufficiente scorrere gli articoli che ho scritto in questi ultimi giorni per capire il nome del PM indagato. Ho detto troppo, per oggi meglio fermarsi qui. Alla prossima

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