GAMBINO/66: la Corte dei Conti assolve la Perongini … e il PM insegue ancora le bond-girl

Aldo Bianchini

PAGANI – Questa volta comincio dalla fine, cioè dal PM che insegue le bond-girl.  A dimostrazione di quanto sia strana la vicenda “Linea d’Ombra” sulla scena irrompono le bond-girl, che non sono soltanto la Sessa, la Campitiello e la Albano, in quanto il loro numero aumenta di giorno in giorno con la chiamata in causa di Mariella Barone e forse di altre congiunte più o meno prossime agli imputati che perla cronaca sono tuttora detenuti ai domiciliari. Caso forse unico nella storia del distretto giudiziario salernitano. Non so perché ma anche questa storia delle bond-girl o delle spay-girl (come dir si voglia!!) non mi convince. Quello che poteva essere tranquillamente sbandierato dalle difese come un progetto di “investigazioni difensive” si è letteralmente trasformato in un nuovo e più succulento atto di accusa da parte della Procura che per il momento si è fermata sulla soglia della probabile “subornazione” con la pubblica ridicolizzazione di persone che non hanno fatto altro che l’interesse dei propri congiunti e/o amici impegnandosi nella  ricerca della possibile verità. E cosa deve fare il parente stretto o il portavoce di un imputato se non andare alla ricerca di documentazione e di dichiarazioni, semmai aiutando i testimoni a ricordare il vero sollecitandone ricordi certi e circostanze precise. Sorrido se penso all’immagine data di Marcello, un centralinista che quasi come un “oscuro massone” telefona di soppiatto per passare notizie pro-Gambino, come se tutti non sapessimo che i centralinisti e gli uscieri sono i custodi di mille e mille segreti della vita delle pubbliche amministrazioni. Mi viene da ridere al solo pensare che Annarosa Sessa e Rossella Campitiello possano smettere le vesti di donne anche abbastanza affabili e comunque dotate di grande umiltà per vestire i panni di assatanate e mefistofeliche bond-girl lanciate in “mission impossibile” vessatorie e ricattatorie. Ognuno che scrive, giornalisti compresi, dovrebbe riflettere solo per un attimo su quante volte noi tutti abbiamo pronunciato per telefono la frase <ma quello è proprio scemo> riferendoci ad una terza persona, anche amico; e lo abbiamo fatto parlando di tutto su tutti, per poi ritornare rapidamente a considerare quella persona nel senso e nel verso giusto. Insomma quell’espressione è nella realtà “un modo di dire”, quasi una sorta di autocelebrazone, e non può essere presa a modello di azione vessatoria o ricattatoria. Poi la stessa presenza di un avvocato (la Amelia Albano) nel novero delle bond-girl dovrebbe far riflettere sulla liceità e sulla qualità che le donne in questione volevano dare alla loro azione. Del resto la palese <soddisfazione e la  stessa paura delle due donne dopo il fatto (registrazione di Toscano!!) e la ricerca di un tecnico per riversare la conversazione su cd> (fonte: Metropolis!!) depone decisamente in favore delle bond-girl. Difatti perchè cercare affannosamente un tecnico per il riversaggio se non al fine di produrre una prova provata a discarico? Mica Annarosa e Rossella volevano riversare la registrazione per tenersela custodita in borsetta? Su questo aspetto della complicata vicenda mi sarei aspettato un atteggiamento più pronto e più combattivo dei collegi difensivi che probabilmente, voglio sperare, aspettano la ripresa settembrina del processo per ritrovarsi con una situazione di per se già sgonfia e poco significativa per le sorti degli imputati. La storia di “Annarosa, la 007 di Gambino” (come venne titolata su Metropolis del 29 luglio 2012),  raccontata con  impressionante lucidità da Carmela Scarano fin nei minimi particolari extrapolati pedissequamente dalle sbobinature delle intercettazioni che qualche “mano benevola” le aveva passato, mi sembra davvero allucinante. Quasi ogni giorni leggo e rileggo quell’articolo e mi indigno sempre di più e mi chiedo se c’era proprio bisogno di pubblicare parola per parola la velina furbescamente ed artatamente passata al solo scopo di infangare l’immagine della collega Annarosa e intorbidire ancora di più il quadro complessivo. Ritengo assolutamente di no, anche perché la verità potrebbe essere completamente diversa da quella che qualcuno vuole sia rappresentata da quelle immonde registrazioni. Ma c’è qualcosa di interessante anche in quelle registrazioni. Difatti nell’articolo si legge che <<… il malcapitato (Francesco Toscano) nel dialogo con Annarosa Sessa tende solo a discolparsi per le dichiarazioni che ha fatto ai carabinieri prima e alla Corte dei Conti poi … siamo a marzo scorso …>>; tende solo a discolparsi, se so leggere l’italiano, vuol dire che Toscano si sentiva comunque responsabile di qualcosa. E di che cosa? E’ in questo spazio che le due bond-gilr hanno cercato dinfilarsi, tutto qui. Poi la citazione della Corte e il periodo temporale sono davvero interessanti. Siamo a marzo 2012 e qualche giorno prima di questa registrazione la Procura ha avvisato la dottoressa Ivana Perongini per il presunto reato di subornazione (28 febbraio 2012) e la Corte dei Conti ha già avviato gli “inviti a dedurre” su alcune spese interne (tra cui quelle relative alla BIT 2009). Passa qualche settimana e la Perongini viene sospesa mentre “un o una solerte funzionario/a” invia a Napoli il carteggio proditoriamente stravolto della Bit. Qualcuno (la dott.ssa Ferraioli? come anticipato dalla stessa Perongini con una lettera a PositanoNews del 7.8.12) passa alla stampa la notizia e scoppia il caso Perongini che viene riportato da tutti i giornali. Ma cosa ha dichiarato Toscano alla Corte e su chi ha parlato? Da qualche ora la notizia clamorosa. La Corte dei Conti ha reso noto al Comune di Pagani che il comportamento della Perongini è stato ineccepibile e che le somme che la stessa segretaria aveva già restituito soltanto perché addebitate su un capitolo di spesa sbagliato possono essere restituite all’interessata. Insieme a quello delle bond-girl si sgonfia un altro caso clamoroso, almeno così era stato presentato dalla stampa indotta. Ma c’è stata una “fuga di notizie”, voluta da chi e perché? Ve lo racconterò nella prossima puntata.

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