Semaforo verde per lo scudo anti spread della BCE

Filippo Ispirato

Giornata estremamente positiva per i mercati finanziari del vecchio 
continente. Milano mette a segno un + 4,31%, Madrid +4,91%, Parigi, Londra e 
Francoforte chiudono rispettivamente a +3,06%, + 2,11% e + 2,91%.
L’euforia in borsa è dettata essenzialmente dalla concretizzazione del piano 
progettato dalla Banca Centrale Europea di acquisto illimitato di titoli di 
stato dei paesi membri dell’Eurozona in difficoltà per raffreddare lo spread in 
essere con i Bund Tedeschi. Operazione che gioverà in particolare ad Italia e 
Spagna, che già da diversi mesi sono entrate nella spirale viziosa della 
speculazione. 
Lo spread tra Bund e Btp è sceso a quota 373 punti base, mentre quello Bonos 
Bund si è attestato a 450 punti circa. Lo scudo antispread sarà affiancato ad 
altre misure a sostegno dei paesi in difficoltà, come nel caso del fondo Efsf 
ed Esm, e ad interventi di altre istituzioni quali il Fondo Monetario 
Internazionale. Verrano, infine, sospesi gli aiuti ai paesi che non 
rispetteranno piani di risanamento e di crescita completi e credibili. 
Rimangono, inoltre, invariati i tassi di sconto nell’Unione Europea allo 0,75% 
ed in Inghilterra a 0,50%.

One thought on “Semaforo verde per lo scudo anti spread della BCE

  1. Filippo vedo che sei un fiero finacheggiatore della politica Nazionl-Europea. Penso che conosci le richieste dell’Europa quando parla di misure di garanzia, spesso sono riduzione della spesa statale e riduzione dei servizi, con il licenziamento degli operatori o se vuoi dei cittadini con famiglie. Io invece di magnificare lo scudo anti Spred, direi al Prof. Monti, perchè in tutto questo tempo di governo non ha fatto in modo di abbassare il debito pubblico???? perchè ancora oggi il debito aumenta e il Prof. si attiva per i tanti scudi ( che poi non sono altro che risorse italiane destinate al fondo e non ad abbassare il debito). Cosa più importante chiederei QUANDO INIZIA LA POLITICA ECONOMICA PER I CITTADINI,E QUANDO FINIRA’ LA POLITICA ECONOMICA FINANZIARIA? . Ecco se non si inverte la rotta continuaremo a leggere che quella fabbrica ha chiuso i battenti, quella è sull’orlo del fallimento, ecc.ecc.ecc.. Ultima domanda: I nostri soldi, o le nostre tasse dove vanno a finire se i servizi non vengono più erogati???? Il cittadino con la riduzione dei servizi, dovrebbe avere anche una riduzione di tasse, per un semplice bilanciamento. Ciao Pietro

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