Incontro Monti Steinbrück

 

 

Filippo Ispirato

Nella giornata di ieri in prefettura a Milano, il presidente del Consiglio Mario Monti ha incontrato Peer Steinbruk, ex ministro federale delle finanze tedesco e candidato del partito socialdemocratico alle prossime elezioni tedesche alla posizione di cancelliere il prossimo anno.Tema centrale dell’incontro la situazione economica dell’Unione Europea ed in particolare dell’area euro alle prese ormai dal 2008 con la crisi del debito sovrano che non accenna a mostrare segni di arretramento.Secondo l’ex ministro tedesco nel processo di risanamento del debito pubblico dei diversi paesi europei, quali Grecia, Portogallo o Spagna, vanno si effettuati dei tagli alla spesa pubblica per il risanamento dei conti, del deficit e del debito pubblico, ma queste manovre devono essere implementate nel tempo e non nel giro di un biennio, come paventato all’inizio della crisi.Il rischio molto concreto che si sta correndo è quello di far ristagnare l’economia; ricercare il pareggio del bilancio attraverso un forte inasprimento della tassazione e tagli allo stato sociale può avere come effetto immediato il depauperamento della popolazione, la stagnazione dei consumi e la diminuzione della base imponibile con l’innesco di un pericoloso circolo vizioso senza via d’uscita.L’azione dei governi e delle istituzioni europee preposte deve essere mirata anche a favorire la crescita e la domanda interna dei paesi membri dell’Europzona, in quanto attualmente i dati dell’economia non sono incoraggianti. L’ultimo dato significativo in tal senso è quello sulle immatricolazioni auto ad Ottobre in Francia e in Spagna, letteralmente crollato rispetto al mese precedente.Le due parole d’ordine, secondo Steinbruck, dovranno essere per il futuro crescita ed integrazione tra i paesi membri dell’unione europea nelle scelte di politica economica e finanziaria.Una visione del tutto nuova da parte della Germania, che fino ad ora ha fatto del pareggio di bilancio, del controllo dell’inflazione e del rigore dei conti il suo punto di forza.Un’esigenza nata probabilmente dai primi segni di debolezza che l’economia del paese comincia a mostrare; dai dati diffusi ieri, sebbene ci sia stato un aumento delle vendite al dettaglio, aumenta il tasso di disoccupazione, che dal 6,8% del mese scorso è passato al 6,9%. Un aumento di 20.000 unità, superiore alle attese che prevedevano un aumento dei senza lavoro di circa 10.000 unità.

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