Provincia Under Attack/29: Luigi Di Sarli, il personaggio ovunque !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Nell’ultima puntata dedicata alla vicenda dell’attacco concentrico da parte della Procura della Repubblica contro la Provincia di Salerno vi ho lasciato con un interrogativo <<Chi è Luigi Di Sarli ?>> e vi avevo promesso che mi sarei avvalso delle confidenze di un ex Assessore della “giunta Villani” per descriverlo alla perfezione. Dunque Luigi Di Sarli è un quarantenne di Teggiano, imprenditore per tradizioni familiari, figlio di Vincenzo (70 anni) e fratello di Antonio e Castrese. Una vera e propria holding imprenditoriale familiare che ha operato fin  dagli anni ’60 nell’ambito del cemento, in special modo nella costruzione e manutenzione (ordinaria e straordinaria) di strade comunali e provinciali. Come nasce il “gruppo Di Sarli”?  Il gruppo nasce dalla fervida mente di Vincenzo (capostipite) sul finire degli anni ’60 quando da piccolo muratore di paese si lancia nella costituzione di un’impresa di costruzioni a livello provinciale. Come dire dalla “cucchiara” al “palazzo” di otto piani. Per farlo Vincenzo Di Sarli si avvale della stretta e corretta amicizia del prof. Chiaro Marino De Luca, più volte consigliere provinciale e grand-commis della Democrazia Cristiana di Fiorentino Sullo (all’epoca più volte ministro, anche ai lavori pubblici). Una volta tramontato Sullo e finita l’epoca De Luca l’intraprendente Vincenzo si lancia nel firmamento socialista che, nel Vallo di Diano, cresce a dismisura e domina la scena politica con Enrico Quaranta e Gerardo Ritorto. Nel mondo dell’imprenditoria a Vincenzo Di Sarli appioppano il nomignolo di “pallino”, forse per via della sua intraprendenza organizzativa finalizzata alla realizzazione di una grossa realtà operativa nel mondo degli appalti di opere pubbliche. Da buon imprenditore, mano a mano che i figli crescono li inserisce nell’attività che promette bene e tiene fede a tutti gli impegni assunti. Si ingrandisce al di là di ogni sua più lungimirante aspettativa e, quindi, come tutti gli imprenditori che contano si adegua alle esigenze politiche in relazione ai lavori da effettuare; transita nella corrente di Carmelo Conte, opera bene con le giunte Andria e con quella di Villani. Poi piano piano Vincenzo fa alcuni passi indietro e lascia spazio logicamente ai figli che con strumenti e innovazioni tecnologiche avanzano sempre più nella scala dei valori per l’ottenimento degli appalti, soprattutto da parte della Provincia di Salerno. Con il passare del tempo Luigi (il primogenito di Vincenzo) assume la leader-schip del gruppo ed entra rumorosamente nella top-ten delle imprese accreditate in Provincia e in Regione. Un assessore dell’ex giunta Villani mi ha, tra l’altro, riferito che pur non conoscendo molto bene il Di Sarli aveva avuto modo, molto spesso, di vederlo presente in tutti gli uffici dell’Ente come se fosse stato una persona di casa, quasi di famiglia. Addirittura qualche impiegato gli aveva diverse volte riferito che il Di Sarli arrivava in Provincia anche prima degli stessi dipendenti e funzionari e che andava su e giù per il palazzo e dal palazzo nel “bar Rosa” per incontri con tecnici e imprenditori. Sembrava, ha aggiunto l’ex assessore, addirittura “in possesso delle chiavi del palazzo”, ovviamente in senso metaforico, tanta era la sua entratura con tutto l’establishment  di Palazzo Sant’Agostino. Sempre per bocca dell’ex assessore il Di Sarli appariva un personaggio sbrigativo, poco cerimonioso, sempre molto educato, insomma un soggetto che sapeva quello che voleva e che cercava di ottenerlo ad ogni costo. Questo il quadro descritto dall’ex assessore, un quadro che non collima con quello che cerca di accreditare la Procura della Repubblica. Difatti per gli inquirenti Luigi Di Sarli è un personaggio al centro di mille affari, anche poco leciti. La cosa che, però, mi ha sorpreso di più è la descrizione che fa di lui Giovanni Citarella nel corso di uno dei tanti interrogatori giudiziari. Secondo Citarella il giovane Luigi è al vertice del “cartello” di imprese per l’aggiudicazione della gare indette dalla Provincia di Salerno. Possibile, mi sono chiesto, che un piccolo seppur intraprendente imprenditore di provincia possa disporre a suo piacimento l’assegnazione delle gare anche nei confronti di un “colosso imprenditoriale” come quello della “famiglia Citarella” con esperienze vastissime e delicatissime condotte spesso sul filo della lama di un rasoio tra legalità e illegalità? Per saperne di più vi do appuntamento alla prossima puntata di questa storia intrigante.

One thought on “Provincia Under Attack/29: Luigi Di Sarli, il personaggio ovunque !!

  1. Un interrogativo cruciale che anche chi sostiene l’accusa avrebbe dovuto porsi e che e’ ancora in tempo a fare: mi compiaccio per la sua serena obiettività.

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