Discarica di Parapoti: nessun arresto

Il direttore

SALERNO – L’altro giorno una nostra giovane corrispondente, Noemi Giulia Sellitto, parlando della ormai famigerata “discarica di Parapoti” in agro di Montecorvino Pugliano ha utilizzato il termine “arrestati” anziché quello di “deferiti” per stigmatizzare la circostanza secondo cui alcune persone erano state segnalate all’autorità giudiziaria per la verifica della sussistenza di eventuali responsabilità a loro carico. Ovviamente l’errore, seppure dovuto esclusivamente ad una mera disattenzione, è di una portata eccezionale e di questo chiediamo scusa alle persone citate nell’articolo. Solo a parziale giustifica va specificato che negli stessi minuti la nostra corrispondente stava preparando un altro articolo in cui si parlava di alcune persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulla mega truffa all’INPS nell’agro sarnese-nocerino; solo questa la ragione per la quale la parola “arrestati” è rimbalzata anche nell’articolo sulla discarica di Parapoti. Per la cronaca a carico delle cinque persone interessate dalla vicenda della “presunta fuoriuscita di percolato” dalla predetta discarica (Giuseppe Corona, Roberto Infante, Maurizio Buccella, Francesco Manfredi e Angelo Napoli) ci sarebbe stata soltanto una “segnalazione all’A.G.” per l’accertamento di eventuali responsabilità che al momento non sono neppure minimamente ipotizzabili.  

 

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