DP: De Luca si accorda con De Magistris per bloccare Vaccaro, e Andria fa da terzo incomodo !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Non so se si tratta soltanto di fantapolitica ma l’annuncio dato da “Cronache del salernitano”, sul presunto accordo tra Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris per una “exit strategy” comune per uscire dal pantano in cui si sono cacciati, non solo è credibile ma anche verosimile. Molto ben centrato, quindi, l’approfondimento politico confezionato dal bravo collega Andrea Pellegrino. Secondo questa notizia i due “congiurati” starebbero studiando il modo di conquistare la Regione (De Luca), lasciare Napoli e rifugiarsi in Europa (De Magistris) e bloccare la straripante avanzata di Guglielmo Vaccaro che nel giro di poco più di un anno potrebbe conquistare tutto, ma proprio tutto, in Campania: Regione, Comune di Napoli, Provincia e Comune di Salerno, segreterie PD sia di Napoli che di Salerno. Una forza incontenibile che negli ultimi decenni non si era mai vista nella nostra regione. Checché ne pensano De Magistris e De Luca il peso specifico di Guglielmo Vaccaro supera di gran lunga quello arraffazzonato dei “due solitari” del Partito Democratico. I due gattopardi della politica campana, Vincenzo e Luigi, tengano conto di un fatto importantissimo, contrariamente a loro due il buon Guglielmo sa esserci senza essere, sempre-comunque e dovunque. Vaccaro è silenzioso e quel che più conta “nel dubbio non ha dubbi” (da L. De Crescenzo, ndr), ovvero si muove sempre su progetti precisi e con una grande intelligenza creativa; non ha bisogno come i suoi due arcigni avversari di gridare, di arringare il popolo (anzi il popolino !!) e di “sbranare” gli avversari di turno; lui gli avversari li cucina allo spiedo sul fuoco lento, anzi lentissimo, e quando la carne è cotta si addenta meglio, lui dalla sua ha il partito che conta e poi, diciamolo con franchezza, è un vulcano in eruzione continua. E i due, De Luca e De Magistris, sembrano davvero cotti, anzi decotti dalle loro stesse intemperanze, dalle loro stesse esternazioni, dai vertici del loro stesso partito che non mancano di attaccare un giorno si e l’altro pure; paradossalmente dopo le luminose vittorie elettorali nei loro rispettivi comuni si sono infilati in un tunnel senza uscita, non riescono a vedere la luce dall’altra estremità e non sanno più a che santo votarsi. Paradossalmente i due, con la loro congiura assolutamente senza forza propulsiva stano facendo ritornare a galla anche l’ex senatore Alfonso Andria che, molto abilmente, si sta infilando nel bel mezzo di questa battaglia. E quale migliore idea, quindi, di unire le loro forze per combattere il nemico, anzi i nemici; ma quali forze hanno nella loro disponibilità i due rivoluzionari nemici di un tempo diventati, soltanto oggi, amici di facciata per non dire di merende (intendendo per merende la conquista della Regione e di Bruxelles !!) ? Luigi De Magistris il partito non l’ha mai avuto dalla sua parte ed a Napoli batte ormai la fiacca; De Luca a Salerno è un dominatore perché ha dalla sua il partito, cioè i voti, cioè le tessere 2012; ma se vogliamo non gli rimane che questo, ammesso e non concesso che proprio sul tesseramento 2012 del PD non allunghi almeno un piccolo sguardo la magistratura inquirente, proprio quella che dall’altra parte della barricata (nel PdL !!) sta facendo sfracelli. Manca una piccola spallata, poi il pm Vincenzo Montemurro non potrà più “non sapere” che anche il tesseramento PD è stato fatto all’acqua di rosa (per non dire altro !!). Ma queste sono cose che arriveranno per tempo e che certamente arriveranno. Per ora meglio tornare al presunto accordo tra Vincenzo e Luigi, un accordo nato dal nulla, basato sul nulla e destinato a naufragare prima del previsto anche perchè  “Gigino” (come lo definisce Cronache del salernitano) non è mai stato “ ’a manetta”, tutt’ al più è stato un pm che ha dato fastidio a qualche grosso politico ed ha utilizzato (raramente) le manette per fare politica; ma adesso non è più nemmeno un pm. Oltretutto non bisogna scippare i titoli a chi veramente li merita e se c’è stato un PM a Salerno e Napoli che ha utilizzato le manette per fare “giustizia” e non  per fare “politica”, questo PM aveva un nome ed un cognome, Alfonso Lamberti, che in tanti avevano denominato “Fonz ‘a manetta”. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e non facciamoci trasportare da facili e roboanti titoli. Ma c’è, come sempre, una postilla aggiuntiva per il caso De Luca; negli ultimi giorni ha ricevuto la solidarietà del sindaco di Sassano, il renziano Tommaso Pellegrino; una solidarietà, come si dice, sfigata perché data ad un personaggio sbagliato e a chi vuole fare carriera (come Pellegrino !!) questi errori possono costare carissimo. E Pellegrino stia attento anche ad Alfonso Andria come ho già scritto qualche giorno fa. Ma di questo parlerò in una successiva puntata.

3 thoughts on “DP: De Luca si accorda con De Magistris per bloccare Vaccaro, e Andria fa da terzo incomodo !!

  1. Al popolo (anzi al popolino, come dice lei) certamente non serve uno come Vaccaro che, sul proprio sito web, si definisce dandy mancato.

  2. Diffido di chi non ha dubbi.
    Trovo l’articolo totalmente di parte. Peccato.
    Cordiali saluti.

  3. Seguo sempre questo giornale e non soltanto perchè conosco Bianchini da circa quarant’anni. Vorrei consigliare a Patrizia Gadaleta di seguire spesso gli articoli del direttore e si accorgerà che “sembra di tutte le parti” e non solo di una parte. Bianchini è fatto così, parla bene e male di tutti, non a seconda le convenienze ma in base ai fatti che si verificano. Buona serata sig.ra Patrizia.

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