PORTO: dai Ro-Pax alla Porta Ovest

Aldo Bianchini

SALERNO – L’occasione era di quelle rare e preziose e Lui (il presidente dell’autorità portuale) l’ha colta al volo ed ha recitato la parte di primo attore interessato. Parlo della conferenza stampa svoltasi negli eleganti saloni del Circolo Canottieri Irno di Salerno al fine di presentare il nuovo programma ideato e strategicamente attuato dalla “Grimaldi Group”, un gruppo fondato nel 1947 con l’acquisto di navi post-belliche Liberty e tuttora ai vertici internazionali del complicato mondo dei trasporti marittimi.  In ballo il potenziamento della linea Salerno-Catania una direttrice che dagli esperti è ritenuta di fondamentale importanza per gli scambi prevalentemente commerciali tra il medio oriente, il nord Africa e l’Europa attraverso l’Italia. Evitare i fastidi della Salerno/Reggio Calabria e del traghettamento sullo stretto consente una indiscussa qualità e quantità dei trasporti anche e soprattutto per la sicurezza. I Ro-Pax sono quanto di meglio la marineria metta a disposizione; in pratica essi sono i “giganti del mare” esattamente come quelli utilizzati per crociere turistiche. Eugenio Grimaldi, il line manager del gruppo, è stato molto chiaro nel sottolineare l’importanza di tale collegamento anche ai fini di un incremento qualitativo dell’offerta che produrrà notevoli ricadute migliorative per gli investitori e gli operatori del settore. Per non parlare, ovviamente, dei vantaggi in favore dei flussi di viaggiatori che quasi quotidianamente devono spostarsi da e per Catania e la Sicilia in generale. Parlavo in apertura dell’occasione che il presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, ha saputo cogliere anche da una progettualità che non riguarda molto direttamente l’Autorità da lui presieduta ma che a distanza di tempo potrò comunque incidere sull’economia del bacino portuale. Andrea Annunziata è un uomo che bada poco alle apparenze e mira dritto alla sostanza; sa benissimo che la sua politica espansionistica prima o poi cozzerà con le esigenze organizzative degli investitori/operatori. Il porto di Salerno, lo diciamo da anni, rischia un’implosione senza precedenti perché non ha sbocchi collaterali e nell’entroterra; non a caso il presidente Annunziata da un lato si preoccupa giustamente di attrarre l’attenzione degli investitori e dall’altro lancia avvertimenti precisi ed inderogabili alla “classe politica” che deve darsi una regolata per scelte certe, concrete e ravvicinate. Se Salerno ha un porto non ha, però, un retro porto ed un interporto capace di inglobare l’imponente traffico commerciale e crocieristico che da qualche tempo la Città vive sulla sua pelle. Per questo motivo, e giustamente, il presidente Annunziata ha salutato con entusiasmo il taglio del nastro della Porta Ovest (quella che dovrebbe garantire i collegamenti tra il porto e il retro porto –ancora tutto da inventare- in località Cernicchiara) anche se sa benissimo che dopo il nastro non c’è nulla se “la politica” (anche quella molto strombazzata da De Luca a suon di nastri !!) non decide di fare per davvero le cose che promette. Ecco perché il presidente Annunziata, con la stessa enfasi, ha presenziato alla conferenza stampa della Grimaldi Group; perché si è reso conto da tempo che non può basare tutta la sua politica espansionistica sulla “politica reale” che è assolutamente inaffidabile, e gioco forza è costretto da tempo a mediare con grande abilità e professionalità tra esigenze improcrastinabili anche se opposte. Molto spesso l’economia ormai globalizzata e velocissima non può attendere i tempi biblici della politica (almeno quella nostrana) che sempre lunga e farraginosa è, anche a Salerno nonostante le “grida” da strillone del sindaco Vincenzo De Luca. Fortunatamente, però, la politica a volte fa anche scelte azzeccate, come quella di mettere Andrea Annunziata alla presidenza dell’Autorità Portuale e di confermarlo all’unanimità qualche mese fa. Ma su questo argomento non tarderemo a ritornare con nuovi approfondimenti.

One thought on “PORTO: dai Ro-Pax alla Porta Ovest

  1. Grazie, Aldo. È la prima volta che interloquisco con il tuo Quotidiano. Grazie per la Buona informazione che fai. Per me, non per falsa modestia, una “esagerazione” di complimenti che, invece, meriti tu, come pochi in questa città, per il TUO BEL GIORNALISMO. Come per te, Solo il Dovere di lavorare per il bene di tutti, specialmente dei tanti giovani ai quali abbiamo l’obbligo di restituire una solida SPERANZA. A presto e ancora grazie. Andrea Annunziata.

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