La salma di Priebke a Cava

 

da Alfonso Senatore

CAVA de’ TIRRENI – Cava è la città della pace, della carità, della solidarietà e della pietà. Non vorrei apparire come un novello nazista . Non lo sono, e ho sempre censurato le guerre, i tanti crimini e in special modo le leggi razziali contrarie alla umanità. Detto questo non posso non esimermi da alcune considerazioni, conoscendo il processo celebratosi a carico di Priebke. L’uccisione di molti tedeschi da parte dei partigiani provocò l’applicazione della legge di guerra nazista che prevedeva la fucilazione di dieci italiani per ogni tedesco ucciso. Di qui la crudele e inumana rappresaglia,– strage delle fosse Ardeatine. Priebke capitano delle S.S. non potè rifiutare di comandare il plotone di esecuzione, pena la sua immediata morte con un colpo alla nuca che comunque non avrebbe evitato la strage ma avrebbe aumentato di uno il numero dei sacrificati. Responsabile fu chi indusse il capitano ad ordinare il fuoco su poveri e inermi italiani. Parlare di questo  ormai non serve più. Priebke ha pagato caro e amaro il suo rifiuto con l’ergastolo. Un ergastolo espiato fino alla sua morte, una pena così severa che mai ergastolano ha espiato totalmente, essendo previsto dal nostro codice penale la liberazione dell’ergastolano dopo aver espiato 25 anni di carcere con buona condotta, ma buona condotta che essendo svolta in carcere appare molto, ma molto ovvia. Con la morte, ora, si parla di funerale e sepoltura. Di fronte alla morte, anche a quella di Priebke che non è Hitler, nessuno deve erigersi a giudice, se non solo Nostro Signore. La sepoltura anche se mesta come deve essere quella di Priebke non si deve negare a nessuno e mi meraviglio non poco che questa negazione avvenga proprio dalla chiesa che ha dimenticato la misericordia di Cristo e la “pietas dei romani”. Sono certo che Papa Francesco che sta dimostrando al mondo intero il volto di un Gesù misericordioso riparerà l’errore. Per me non accettare i poveri resti è da forte indignazione. Per cui mi rivolgo al Santo Padre perché si celebri una mesta cerimonia funebre in chiesa e al Sindaco di Cava de’ Tirreniperchè consenta a che il corpo di Priebke venga tumulato nel nostro cimitero. Pace eterna a Priebke sul cui feretro stendiamo un velo pietoso, fatto di carità e misericordia, riservata a tutti i morti da qualsiasi parte essi stiano e a prescindere dalla maglia indossata.

22 thoughts on “La salma di Priebke a Cava

  1. Caritatevole Sig. Alfonso Senatore,

    la sua acuta osservazione sul “caro e amaro” ergastolo espiato da Priebke, lascia molti dubbi in proposito ma a ogni modo, ciò che lei forse attentamente trascura è che se mai pietà o misericordia – fosse anche solo dettata dalla fede cristiana – poteva esserci nei confronti di quest’essere (perchè mi rifiuto di considerarlo un essere umano) questa poteva rivolgersi a chi, anche troppo tardi avvese sviluppato in se pentimento per ciò che aveva compiuto – pur anche “non potendosi rifiutare” in quel periodo oscuro e inenarrabile della storia dell’umanità.
    Se non erro il Priebke non si è mai pentito, anzi fedele all’ideologia che ha generato queste bestie, ha sempre negato l’esistenza delle camere a gas e di conseguenza l’uccisone di milioni di persone, ritenendo il tutto “una pura invenzione USA”.
    Le ricordo, che la stessa patria che ha generato questa ideologia, questi mostri, ha in vigore una legge che prevede la cremazione e la dispersione definitiva delle ceneri dei nazisti colpevoli di crimini contro l’umanità.
    Non può esistere pietà e misericordia nei confronti di chi non si pente, per chi non riconosce di aver fatto parte di un regime che ha torturato e ucciso nei modi più atroci, milioni e milioni di persone.
    Non pentirsi signica ritenere giusto ciò che si è compiuto e quindi, pronto a rifare lo stesso, se mai la storia dovesse ripetersi.
    La Chiesa Cattolica, – e parlo da non cattolico – ha saggiamente preso posizione nei confronti di un assassino dichiarato e orgoglioso. Le rammento, che la Chiesa Cattolica nega il rito funebre ai morti suicidi, ai bambini non battezati non capisco quindi come mai potrebbe permettere un rito funebre a un pluriassasino che se ne avvesse avuto possibilità – ne sarebbe rcitivo – come Priebke.
    Priebke è stato ed è un fortunato. Fortunato perchè ha scontato il suo inperdonabile crimine comodamente a casa sua, protetto da parenti amici e avvocati indegni ma soprattutto perchè se dovesse essere cremato, le fiamme del forno crematorio arderanno le sue carni morte senza provocarli alcuna sofferenza, al contrario di tutti i deportati, della sua età o magari dell’età dei suoi figli, dei suoi nipoti, che quelle fiamme le hanno subite come torture e su carni vive.
    Non ho mai voluto credere all’esistenza dell’inferno ma oggi mi trovo a sperare nella sua esistenza. Ardi per l’eternità e nessuna traccia resti in questo mondo del suo putrido esistere.

    Forse dice il vero quando dice che lei non è un novello nazista, credo infatti che lei sia uno stagionato nazi/fascista, nostalgico e forse inconsapevole.
    Portare le spoglie di Priebke a Cava de’ Tirreni? Bene ci comunichi il suo indirizzo e faremo il possibile per fargliele recapitare e se ha un gatto è ancor meglio, le potrà sempre utilizzare nel caso si trovi senza il ricambio per la lettiera. Se Cava de’ Tirreni è città della pace, della carità, della solidarietà e della pietà non insozzi il suo sacro terreno con il putrido. La pietà e la carità è per i buoni e quindi non per Priebke!

    1. Gentile avvocato,
      caro Alfonso,

      mi dispiace tantissimo dover leggere queste tue esternazioni che sono libere ma, non le posso tollerare.
      Sono così inferocita con te e con quei cretini che ieri sera hanno provocato disordine, violenza che non mi vengono neanche le parole.
      IL mio pensiero o è diverso dal Signore che mi ha preceduto e, anzi, da subito ho pensato perchè Alfonso non te lo fai recapitare a casa tua??
      IL boia come ha sottolineato bene il Signore di sopra, non si è mai pentito dei suoi crimini. E’ vero non siamo onniscienti, onnipresenti, non siamo Dio ma, se ci si chiede anche questo di perdonare e accogliere la qualsivoglia feccia umana allora cosa resta davvero di quello che è stato, di quello che avremmo o abbiamo imparato, dei nostri sacrifici, di alzarsi al mattino e cercare di essere migliori. E, sopratutto che esempio stiamo e vogliamo dare a questa generazione che è già perduta, flashata?
      Per piacere, Alfonso, sei vuoi are dell’ironia, presentati al made in sud o a colorado cafè. e, ogni tanto, sempre per piacere cerca di contare fino a dieci prima di parlare perchè anche delle tue cazzate ne abbiamo abbastanza.

  2. Caro Alfonso Senatore, mi meraviglio di questa sua uscita di portare la salma di questo tedesco, qui a Cava de’ Tirreni’ citta’ della pace. Ma mi faccia il piacere!!! La terra che ha visto nascere il Generale Martelli Castaldi, e vilmente ucciso alle fosse ardeatine; le la propone a dare sepoltura ad un centenario della risma di uomo piu’ sanguinario, per lui quello che fece la eseguito perche’ era un ordine datogli. Non mi dilungo piu’ di tanto su questa notizia che fara’ raggelare il sangue anche a quella santa donna di Mamma Lucia, che di ossa di “figli di mamma” su per monte castello e dintorni ne trovo’ e diede sepoltura. Ma a LUI no!!!

  3. se era una battuta non era divertente.
    Cava è la città della pace non l’asilo delle SS che non hanno mai mostrato pentimento.
    Se ha una proposta da fare al Sindaco ne faccia una per il bene della città, non per suscitare scalpore.

  4. Carissimo Alfonso Senatore,
    lei dimostra scarsa coscienza di ciò che è stato l’olocausto. Il crimine più grande di Priebke, insieme a quello comune alla maggioranza dei tedeschi di non essersi opposti anche con la propria vita, è quello di aver negato l’esistenza delle camere a gas. Creo che cio’ che è successo nei campi di sterminio serva ancora oggi per interrogarci sul destino dell’umanità e sulla condizione umana. Da allora conosciamo benissimo chi sono i buoni e chi sono i cattivi eppure tale confine diventa sempre più sfumato. Si metta nei panni di un ebreo: cosa proverebbe sapendo che un suo genitore è stato ammazzato e che il suo assassino ha vissuto cento anni e ha scontato una pena irrisoria di fronte al crimine che ha commesso? Be io mi ci sono messo nei panni di quell’ebreo: senso di colpa per essere vivo, rancore verso gli ebrei che non hanno fatto niente per ostacolare ciò che stava accadendo, rancore verso i tedeschi. Risparmiamo a quell’ebreo l’onta di veder seppellito un criminale come un essere umano.
    Negare la memoria, come fanno anche i cattolici lefebvriani, è negare l’identità di un popolo e denigrare la dignità dei morti. Credo che ripensando all’olocausto ciascuno di noi dovrebbe dire a se stesso: “farò in modo che nelle mie azioni, nelle mie parole, nei miei insegnamenti, sarà presente il monito del MAI PIU'”
    Da cavese ritengo che Cava non meriti uno scempio del genere.
    Forse le riflessioni di Hannah Arendt e di Primo Levi possono essere utili per chi ha dubbi.
    Con rispetto

    Marco Greco – Cava de’ Tirreni

  5. Gentile signor senatore, riguardo al giudizio storico in parte potrei anche condividerlo, se Priebke si fosse rifiutato di commettere quei crimini anche lui avrebbe pagato non salvando le vite di nessuno; o doveva fare l’eroe passando dall’altra parte per salvare quanta più gente fosse stato possibile o venire ucciso anche lui come sabotatore. Ma il punto non’è questo io vorrei che una buona volta ci si tenga conto della sensibilità umana di disprezzo non solo verso Pribke, ma del nazismo in quanto tale, di cui Pribke era un altro esponente, punto numero 2, l’eventuale arrivo di naziskin cretini e deficienti che vengono a commemorare come un eroe un assassino sarebbe un affronto che la gente perbene, che magari ha avuto padri o noni vittime delle barbarie naziste non potrebbe tollerare, e si creerebbe solo un pretesto per uno scontro ideologico, perciò il signor Priebke è un cittadino tedesco e dev’essere la Germani a farsi carico della sepoltura di un suo concittadino, se non lo fanno suol dire che perfino la sua madrepatria che lui ha servito durante la guerra o ha rinnegato.

    1. Buongiorno come tutti gli uomini Priebke aveva la possibilità di scegliere ..ma ha preferito salvarsi..le ricordo innumerevoli eroi che hanno donato loro stessi per salvare anime innocenti..Lei vuole accogliere la salma di una persona che ha avuto 100 anni di vita per pentirsi e non lo ha fatto?..che ha rinnegato l’esistenza delle camere a gas? che dice.. magari faccia stampare anche la prece e la regali un pò a quanti hanno avuto vittime in famiglia..si creerebbe solo turismo fanatico e violento a Cava..e questo non gioverebbe di certo alla nostra cittadina.

  6. Salve Avvocato Senatore,
    questa è una manovra da vero genio del marketing. Pubblicizzare o pubblicizzarsi, promuovere o promuoversi rappresentano una delle fonti di questa materia. Peccato che la sua osservazione è puramente di carattere personale e non collettivo.
    Cercare di valorizzare la NOSTRA città (o valorizzarsi) con un cadavere/salma è un atto INDEGNO.

  7. Mi urta molto leggere, in un articolo di giornale, riferimenti al Vostro Signore e al buon Gesù. Io, lettrice e salernitana, non credo, ergo non prendo sul serio questo articolo su cui comunque ci sarebbe molto da dire. Buone cose.

  8. Mi riferisco a tutti coloro che stanno attaccando questa iniziativa,ma vi rendete conto vi state scagliando su un povero vecchio ormai morto…tutti meritano una sepoltura…è un diritto di tutti…anche i più spieatati dittatori dellasoria hanno avuto questo diritto….non vedo il perchè negarlo a un capitano delle SS….

  9. Cretino! “a prescindere dalla maglia indossata”: il finale della nota Ti qualifica. Un Ultrà, e pure scemo.

  10. Siamo tutti sempre più convinti, e mi riallaccio al messaggio del sig. D’Amico, che l’articolo del Sig. Senatore è solo un operazione di marketing, un modo come un altro per far parlare di se. Va constatato ovviamente che le persone realizzate e socialmente riconoscite come valenti non hanno necessità di incorrere in queste subdole provocazioni per farsi notare.
    La vanità non può sopprimere il buon senso, e la voglia di notorietà non deve tentare di falsificare la storia, banalizzando e sfruttando sentimenti come la pietà, la misericordia e il perdono.
    Fortunatamente oggi la gente è sempre più informata e non si lascia abbindolare da strambalate ipotesi di un nostalgico fascista, e a dirla tutta anche codardo, in quanto se per lo meno avvesse dichiarato apertamente il suo orientamento, si sarebbe almeno potuto “apprezzarne” il coraggio, invece…nemmeno quello.
    Io non sono di cava, ma non ci è voluto molto per informarmi su chi è l’avv. Senatore!
    Le reazioni al suo articolo, sono la riprova che per fortuna, le persone sane, per bene e con ancora saldi i ricordi e principi della morale umana, sono tante.

  11. ..a me sembra una contraddizione.. ..non ci rispettiamo da vivi perchè mai dovremmo rispettarci da morti?.. “senza” rispetto parlando: che gli dessero fuoco e lo buttassero in una discarica!!!!!!!

  12. Disgustato, nauseato, schifato…. da codesta persona che tra l’altro è un uomo politico della nostra città…. !!! VERGOGNATI

  13. Se il papa e voi cattolici siete così pii, perché non ve lo tenete nel vatic.ano?Nessuna pietà, neanche dopo morti.

  14. avvoca” ma fatt i cacchi i tuoi .. ma chi s” tuu che pigll sti polemiche di cacchhio x tutti noi cavesi .. tu solo un semplice consigliere e non altro alla giunta , facci il piacere se ti vengono ancora sti pensieri , tienatell x te hai capito ,, e non infangare piu’ il nome di cava de tirreni e di noi cavesi che gia’ come politicanti ci avete rotto …

  15. ha ragione potremo usare la salma come cavia…. proviamo a buttarla nella Cavaiola e basta con questa pubblicità da baraccone.

  16. gentile signor Senatore,
    le ricordo che ogni uomo nasce con valori e ideali, perciò non può fungere da giustificazione l’ordine che quella bestia riceveva dai superiori poichè uomini come Salvo D’acquisto hanno sacrificato la propria vita pur di salvare una o più persone, pur sapendo che magari il giorno dopo sarebbero state uccise lo stesso. credo che lei parli da “ignorante” (non nel comune significato dispreggiativo ma bensì nel significato latino della parola, ovvero colui che nn sa),o quanto meno da persona estranea ai fatti. sepoltura si ma solo per coloro che ammettono le proprie colpe e non che rinneghino anche i lager. attenzione la sua scelta, qualora fosse appoggiata da altri incoscienti al suo pari, oltre che pubblicizzare cava la renderebbe sede di scontri ideologici e non solo tra i “pochi folli” e i tanti rispettosi della storia e della memoria di chi ci ha lasciato le penne.!!!

  17. Il Boia non s’è mai pentito e non ha scontato la pena in carcere, l’ha scontata “lavorando” nello studio del SUO avvocato, quindi tutta questo pietà non la provo.

    Un articolo che non è degno d’essere pubblicato.

  18. Gentile avv.

    leggo purtroppo con rammarico che nella suo articolo i fatti sono quanto meno leggermente distorti, le ricordo che altri nazisti sono stati processati e condannati subito dopo le guerra scontando pene ben più severe, mentre il Boia Pribke che lei vorrebbe seppellire a prima vissuto da uomo libero e solo in ultimo è stato arrestato.
    Penso che tutti i condannati all’ergastolo vorrebbero scontare la pena come questo nazista, ma lei stesso non riserverebbe lo stesso trattamento all’ergastolano di turno.
    Accetto tutti i pareri, in democrazia ognuno è libero di pensarla come vuole ma non ritengo serio travisare i fatti storici, qui stiamo parlando di qualcuno che ha stilato una lista di morte, di qualcuno che non si è rifiutato di eseguire un ordine e poteva farlo, di qualcuno che ha scontato l’ergastolo prendendo il cappuccino nelle vie di Roma, di qualcuno che non si è mai pentito di quello che ha fatto, di qualcuno che la degna sepoltura come dice lei la ha negata facendo esplodere l’ingresso delle fosse ardeatine.
    A tutto c’è un limite e se anche la chiesa cattolica si è rifiutata, qualcosa questo segnale le dovrebbe dire.
    Le ripeto ognuno la pensa come vuole, ma io oggi e fino a quando un boia esisterà sulla terra continuerò a rivolgere i miei pensieri ai trucidati e non agli assassini.
    Un ultima cosa, spero che abbia gli stessi pensieri sicuramente onesti e puliti anche verso le famiglie dei caduti di tutte le guerre, quei caduti che a vario titolo le hanno dato oggi la possibilità di esternare il suo pensiero.

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