Autorità Portuale: la consacrazione di Annunziata verso Napoli ?

 Aldo Bianchini

SALERNO – Martedì 28 ottobre scorso il governatore della Campania, on.le Stefano Caldoro, ha fatto una visita a sorpresa presso l’Autorità Portuale di Salerno e di conseguenza al suo presidente Andrea Annunziata che ha ben gradito. Chiariamo subito che non si è trattato di una visita ispettiva, come farebbe pensare la sorpresa della stessa visita, ma di un doveroso saluto a chi si sta imponendo all’attenzione nazionale per come conduce e guida quasi per mano l’organizzazione del porto di Salerno verso eccellenze inaspettate fino a qualche tempo fa. Dopo i complimenti di rito il governatore Caldoro avrebbe anche dichiarato <<che Salerno è uno dei primi porti d’Italia su alcun tipologie di merci. Dobbiamo conservare questo primato, anche ampliandolo al resto, soprattutto alla crocieristica>>. Proprio su questo fronte, del resto, il presidente Annunziata si sta impegnando da tempo e con tutte le sue forze per proporre quanto il “polo crocieristico” ai tour operator di tutta l’Europa ed anche oltre. Ma oggi mi voglio soffermare su un altro aspetto che, ovviamente, è sfuggito a tutti. In pratica il presidente Andrea Annunziata ha ottenuto sul campo anche la consacrazione da parte del governatore Caldoro che, sul piano squisitamente politico, è sulla sponda opposta in quanto a vedute ed a modelli organizzativi. Ebbene il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno è il primo caso di convergenza positiva tra i due grossi blocchi politici che governano il Paese; un esempio da additare anche fuori regione e tale da far riflettere per il futuro. Non è facile, difatti, dalle nostre parti trovare un soggetto capace di catalizzare il consenso sia della sinistra che della destra; da ciò dovrebbe discendere una considerazione altrettanto produttiva. Stiamo assistendo da molti mesi alla battaglia per l’aggiudicazione della presidenza dell’Autorità Portuale di Napoli con nominativi, per niente accreditati o accreditabili, che spuntano come mosche e come mosche muoiono alla prima soffiata di insetticida. E allora perché i politici nostrani, primi fra tutti il governatore Caldoro e il vice ministro Vincenzo De Luca, non aprono gli occhi e non si impegnano a risolvere l’esasperante problema con un personaggio che hanno già sotto mano: Andrea Annunziata. Niente vieterebbe, difatti, ai due big politici campani di rompere gli indugi e di imporre ai vertici dell’Autorità Portuale di Napoli proprio il nostro Andrea Annunziata che potrebbe, comunque, continuare a detenere la delega anche sul porto di Salerno. Questa potrebbe essere una soluzione indolore ma anche di grande spessore politico vista la professionalità dell’interessato e la sua assoluta indipendenza da forzati schieramenti politici; ovviamente Annunziata è e resta un uomo di sinistra, ma in questi anni è riuscito a dimostrare una capacità aggregativa difficilmente riscontrabile in altri soggetti impegnati nella corsa verso l’Autorità Portuale di Napoli. La visione della portualità da parte di Annunziata è largamente interregionale e basterebbe questo a garantire una progettualità di sicuro successo anche per il porto napoletano che langue ormai da troppo tempo nell’incertezza operativa. Partendo dalla riorganizzazione e dalla ristrutturazione del porto salernitano Annunziata ha fatto ben capire quali sono le sue vedute e qual è il suo “modello operativo” che non guarda in faccia a nessuno; non sono rari, in effetti, i suoi diktat sia verso il Comune di Salerno che verso la Regione Campania con chiare denunce sulle rispettive lentezze burocratiche che impediscono uno sviluppo più rapido ed armonico al suo disegno di sviluppo e occupazione. Sapranno i nostri “eroi politici” raccogliere la proposta ? Il tempo ci dirà la verità.