Assemblea pubblica di Confindustria su Bond, investimenti e territorio

                                                 

Filippo Ispirato

Martedì 12 Novembre, presso il Teatro Municipale G. Verdi si Salerno, si terrà l’Assemblea Pubblica annuale di Confindustria Salerno. All’evento prenderanno parte imprenditori sia legati al nostro territorio che stranieri interessati ad investire in zona, diversi funzionari e dirigenti di gruppi bancari presenti sul territorio, oltre che esponenti del mondo politico locale. I temi scelti quest’anno riguardano i nuovi sistemi di finanza alternativa legati al territorio e nascono dalla consapevolezza e dalla necessità che in periodi di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo, si rende sempre più necessario un intervento diretto e congiunto di tutte le forze economiche, politiche e sociali presenti sul territorio.  I tempi in cui al Sud si aspettavano gli aiuti dall’alto, i trasferimenti a pioggia dallo stato e dal governo centrale sono finiti, in quanto le risorse finanziarie a disposizione si sono notevolmente ridotte e per rilanciare l’economia del nostro territorio c’è bisogno di efficienza, competenza, know how e capacità di adattamento alle mutate condizioni economiche. Il primo passo da seguire è ricercare maggiore cooperazione ed interazione tra i diversi attori che operano sul territorio, una classe imprenditoriale attiva, lungimirante ed attenta non solo alle esigenze del mercato di riferimento locale o nazionale, ma anche aperta ad una maggiore internazionalizzazione per cogliere delle opportunità di sviluppo in nuovi mercati, una pubblica amministrazione centrale e locale meno burocratizzata e farraginosa, che faccia al contrario da sostegno al sistema economico, ed un sistema bancario che sostenga, attraverso un’attenta e concreta politica creditizia, le aziende salernitane. Per realizzare questo progetto, secondo Confindustria, grande attenzione dovrà essere dedicata alle nuove modalità di finanziamento alternative, tra cui spiccano la finanza locale, il crowdfunding o i bond territoriali “made in Salerno”, ovvero realizzati da Salerno e per Salerno. I bond di territorio rappresentano una fonte di finanziamento alternativa ai tradizionali canali di approvvigionamento del credito e sono finalizzati a sostenere progetti di crescita delle imprese del territorio di riferimento. Un sistema di finanza che raccoglie risorse finanziarie nella nostra provincia ma che allo stesso tempo reinveste quei fondi sul territorio per finanziare imprenditori ed idee per lo sviluppo e gli investimenti locali. Spesso, soprattutto in passato, i grandi gruppi bancari hanno drenato risorse finanziare per poi reinvestirle al settentrione, considerando quei territori a maggiore vocazione imprenditoriale. Si vuole oggi, in qualche modo, avviare un circolo virtuoso per far crescere le aziende salernitane, valorizzando la nostra provincia anche attraverso un’opportuna azione di marketing territoriale , mirato a far emergere le specificità e le produzioni di qualità del salernitano.  Salerno, come affermato dal presidente Mauro Maccauro, ha tutte le carte in regola per intraprendere questa sfida, seppur ambiziosa, in quanto sul territorio c’è anche del capitale umano preparato in termini di competenze ed altamente qualificato. “Confindustria Salerno prosegue Maccauroha, dunque, deciso di avviare un’operazione di finanza alternativa per le Piccole e medie imprese, il lancio sul mercato degli investitori istituzionali di un bond di territorio made in Salerno. L’analisi delle criticità che si riscontrano nella rappresentanza dei territori – infatti – evidenzia un crescente ritardo nella nascita dal basso di soggettività orizzontali in grado di “cucire” il tessuto di reti piccole e locali con reti medie e grandi: infrastrutturali, di servizi, di relazioni, di saperi e di management. Ed è in questo contesto che la scelta del bond ancorato ad un sistema di sviluppo locale assume il senso di recuperare il valore di territorio nella sua valenza aggregativa: anche dal punto di vista della strategia finanziaria di tante imprese virtuose che si propongono sul mercato dei capitali per intraprendere percorsi di innovazione, di rimodulazione qualitativa del proprio know how produttivo, di maggiore capacità penetrativa sui mercati internazionali”.

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