FERRAZZANO: ma cosa vuole Forza Italia ?

 

 Aldo Bianchini

SALERNO – Prima di addentrarmi nel ragionamento faccio una premessa essenziale e doverosa. In un clima da personalizzazione radicale della politica è assolutamente possibile cambiare il personaggio di riferimento purchè non si cambino le idee e i programmi, se ci sono. In quest’ottica non mi scandalizzo, più di tanto, se l’avvocato Anna Ferrazzano dovesse, con il suo movimento, trovare nell’apparato deluchiano il terreno giusto e fertile per poter continuare a portare avanti le sue idee e i suoi progetti. Oltretutto l’apparato deluchiano, piaccia o no, appare come il “meno peggio” esistente oggi sul mercato di libero scambio della politica nostrana. Detto questo, mi meraviglio del fatto che alcuni “personaggi” di Forza Italia si stiano tanto scaldando per la presunta sconcertante “vicinanza operativa” della Ferrazzano nei confronti di alcuni esponenti dell’area deluchiana; o che qualcuno si interroghi del perché la stessa terrazzano sia andata alla cena periodica organizzata dallo staff di De Luca; per la cronaca anche l’avv. Antonio Pierro (capogruppo FI) qualche tempo fa veniva spesso ospitato a quelle cene, anzi De Luca pretendeva che si sedesse sempre accanto a lui e nessuno gridava allo scandalo !! Se ora si meravigliano della Ferrazzano è segno che questi personaggi non hanno mai, neppure lontanamente, compreso ed appoggiato il valore aggiunto che l’ex vice presidente della Provincia aveva portato in dote ad un partito che non le apparteneva per cultura storica familiare ma che sembrava potesse darle i supporti necessari per la realizzazione dei suoi progetti rispondenti alle sue idee ed al suo modo di essere trasparente ed assolutamente in linea con la massima esposizione possibile in fatto di legalità. Come si fa a criticare una professionista, non della politica, che aveva capito da subito che la sua vicinanza all’allora ministro Mara Carfagna non l’avrebbe portata da nessuna parte e che aveva sponsorizzato, ed anche teorizzato, la macchina innovatrice messa in piedi da Edmondo Cirielli. Come si fa a criticare una professionista che dopo essersi immersa, anima e corpo, in quell’avventura aveva anche accettato il sacrificio di immolarsi sull’altare della causa contro Vincenzo De Luca. Come si fa a criticare le probabili future scelte di una professionista che non ha esitato a prendere subito le distanze appena si è resa conto che quella “macchina innovatrice” altro non era che un postificio per parenti, amici ed amici degli amici senza escludere neppure qualcuno dal “nomignolo” tipicamente camorristico. Alla luce di questa tempesta di critiche mi chiedo dove erano tutti questi personaggi quando la Ferrazzano lanciava a gran voce grida d’allarme per quello che stava per accadere e che poi è accaduto: due presidenti, decine di assessori, diversi direttori generali, espulsioni, entrate, cacciate, avvisati, inquisiti, arrestati. Non posso e non voglio credere che persone come Antonio Roscia, Giuseppe Zitarosa, ed altri, possano schierarsi così apertamente ed anche brutalmente contro un personaggio di una certa levatura culturale e morale della nostra Città senza che quest’ultima abbia ancora espresso il suo pensiero o abbia chiaramente indicato le sue scelte future. Chi lo fa, a mio modestissimo avviso, è lontanissimo dall’autonomia e dall’indipendenza che dovrebbe caratterizzare qualsiasi politico che voglia rimanere fermamente ancorato alla proprie idee ed ai propri progetti. Che poi i progetti e le idee si portino avanti con Matteo Renzi anziché con Mara Carfagna non deve pregiudicare il giudizio generale sull’affidabilità del personaggio. Schivando opportunamente Vincenzo De Luca, che in fatto di lealtà politica è assolutamente inaffidabile perchè è abituato a distruggere tutti i suoi eventuali competitori, non deve destare inquietudine che l’avvocato Ferrazzano pensi semmai di rivolgersi proprio a Renzi  per portare avanti il suo messaggio politico-sociale; del resto non vedo a chi possa rivolgersi se non a Renzi; in questo quadro politico così confuso il sindaco di Firenze appare come l’unica soluzione alternativa che, badate bene, non è una soluzione “comunista” perché Renzi appartiene chiaramente a quella classe politica che porta addosso l’acre odore della DC (l’ho scritto anche qualche settimana fa !!), quella fatta di gente con un cervello pensante e mai portato all’ammasso, quella che era capace di dividersi in undici correnti per meglio manifestare le proprie idee e i propri progetti, quella che era unita e solidale quando si trattava di fare scelte precise per il Paese, per poi dividersi ancora e ricominciare. Ecco, Anna Ferrazzano proviene da quella scuola politica, non ha mai portato il cervello all’ammasso ed è rimasta sempre la stessa, con la sua identità e con la sua personalità sia quando si avvicinò alla Carfagna (priva di ogni progetto politico !!) che quando si avvicinò a Cirielli (che un progetto l’aveva ma non l’ha saputo sviluppare o non l’ha potuto sviluppare a causa di chi aveva intorno !!) e sia quando, bistrattata ed impallinata da tutti, accettò il ruolo di sfidante di De Luca ben sapendo che andava incontro al massacro. Un atto di grande dignità politica che è stato, invece, brutalmente strumentalizzato dai suoi oscuri e vili detrattori fino al punto di indurla lasciare con sdegno (ma con signorilità) quello che rimaneva di quel grande progetto della destra locale per far “Tornare grande Salerno”. Anna non ha bisogno della politica, semmai è il contrario. Continui il suo cammino senza tentennamenti, la gente capirà.

2 thoughts on “FERRAZZANO: ma cosa vuole Forza Italia ?

  1. Caro Direttore, non mi sono mai scagliato contro nessuno e men che meno contro Anna Ferrazzano.
    Sono semplicemente intervenuto per controbattere una sua affermazione , a mio avviso , errata che , lasciata cadere , avrebbe solo creato equivoci. Ribadisco : dire che il centro-destra salernitano avrebbe votato Renzi in massa era una boutade , un tanto per dire. Ma,soprattutto, se nessuno può parlare a nome unitario del centrodestra, francamente non lo può fare l’ avv. Ferrazzano che ha scelto di stare da tutt’altra parte. Tutto qua.

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