Angellara Home/20: tra turbolenze clericali e connivenze romane … passando per Patrizio !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Un tale “Patrizio”, splendidamente anonimo, ha commentato la puntata n. 18 di questa lunga ricostruzione giornalistica della vicenda che ha scandalizzato i miscredenti ed ha atterrito i credenti della Diocesi di Salerno; alludo all’inchiesta giudiziaria su Angellara Home, la casa per ferie utile a presbiteri, monsignori e gente meno abbiente, che la Procura di Salerno ha scambiato per un “albergo a quattro stelle” ed ha prima inquisito e poi indotto il tribunale a condannare l’arcivescovo emerito Mons. Gerardo Pierro, monsignor Comincio Lanzara e l’architetto Giovanni Sullutrone a pene variabili tra i dieci mesi e l’anno di reclusione, pene ovviamente sospese. Sulla sentenza di primo grado pende naturalmente l’appello interposto sia dagli imputati che dalla Procura; se ne parlerà a marzo prossimo. Fatta questa premessa introduttiva devo anche precisare che, senza falsi infingimenti, io conosco perfettamente l’identità nascosta di “Patrizio” e che soltanto per questo motivo mi accingo a rispondergli. Che cosa ha scritto l’anonimo Patrizio; riporto integralmente il suo commento: <<… diciamola tutta: il presbitero era don Antonio Galderisi della parrocchia di Santa Maria a Mare, non nuovo a leccate di piedi a Pierro. Caro direttore nei vari capitoli faccia nomi e cognomi che l’emerito ha saltato. non racconta però dei continui viaggi a Roma per portare i soldi al segretario del vescovo. dove prendeva dei soldi. non parla dei due appartamenti dati in cambio della costruzione del seminario dal costruttore nicodemi ed intestati ad un suo fedelissimo. prima di continuare nelle sue puntate provi a parlare con il sacerdote di Piano, ascolterá un’altra veritá, che non sia magari la reale, fatta di furti, magheggi, soprusi, ricatti etc… Mi fido di lei, l’apprezzo per la sua onestà intellettuale, ma se vuole continuare nel cammino, ascolti le altre campane. non sia mai le raccontino tutta un’altra veritá. a proposito ma nessuna le ha detto del consumo al villaggio di derrate alimentari del banco alimentare poi fatturate come acquistate altrove?>>. Il commento la dice tutta ed in pratica da ragione a quanto da me sostenuto nelle precedenti puntate di questa storia, cioè che quasi tutte le accuse contro Mons. Pierro e don Comincio sono soltanto strumentalmente frutto della fantasia e delle dicerie senza il minimo supporto di prova, ragion per cui in sede giudiziaria non potranno mai trovare rispondenza in specifici capi d’imputazione perché non potranno mai assurgere a dignità di prova. L’ho detto e lo ripeto più volte, la giustizia si costruisce sulle carte e non sui “sentito dire” o sulle dicerie da marciapiede; queste cose lasciamole agli appassionati del bar dello sport ed a quei ridicoli pennivendoli che inseguono soltanto la notizia senza curarsi se essa sia frutto di prove o di fantastiche elucubrazioni paranoiche. Queste cose le lascerei anche all’anonimo “Patrizio” che racconta soltanto scemenze perché non fornisce a sostegno alcun elemento di prova. Ad esempio la supposta donazione di due appartamenti in cambio dei lavori di costruzione del seminario è una storiella vecchia di secoli; da sempre la prima cosa che si butta su un personaggio pubblico o religioso per ingiuriarlo è la donazione occulta di beni immobili, soprattutto quando si parla di lavori edili. E’ un luogo comune che percorre il mondo dell’imprenditoria e si intreccia con le vicende giudiziarie, da sempre. Non c’è nulla di più spregevole, poi, che lanciare gratuite accuse di compra-vendita di prodotti alimentari sotto le mentite spoglie del “banco della caritas”; ma questo modo di accusare lasciamolo al popolino assetato di vendetta. Un solo aspetto del commento di “Patrizio” mi è piaciuto, devo essere sincero, ed è il punto che riguarda le “dazioni di danaro” da parte della Curia di Salerno direttamente al Vaticano. Vorrei invitare Patrizio ad un confronto, anzi ad una risposta concreta e corretta magari via web, per fargli capire che a mio sommesso avviso non c’è una Curia di questo Paese che non abbia dovuto finanziare il Vaticano a causa di un papato, quello di Giovanni Paolo II, che aveva svuotato quasi completamente le casse della Chiesa per via delle enormi spese affrontate per i lunghi viaggi pastorali e per le supposte “iniezioni-sostegno di fiducia” (cioè soldi !!) che la Chiesa di Roma è stata costretta a sborsare innanzitutto per la libertà della Polonia e poi per la lotta intestina e clandestina contro il comunismo sovietico. Questa, caro Patrizio, è la storia reale di quello cui abbiamo assistito nel corso di circa trent’anni, esattamente quanto è durato il papato di Karol Wojtyla. Il fatto che Pierro, molto verosimilmente, abbia portato denaro a Roma non è un’aggravante, caro Patrizio, ma un’attenuante concreta e non generica; anzi, se proprio vogliamo essere corretti fino in fondo, l’azione di Pierro si sarebbe svolta nel solco della doverosa e silenziosa accettazione degli ordini che venivano dall’alto e direttamente dal Vaticano e se, come penso, don Gerardo è stato capace di portare somme congrue ecco che si spiega anche la grande considerazione che godeva in Vaticano fino ad arrivare al cuore del potere del vescovo di Cracovia, Stanislao Dziwisz, segretario generale del Papa fin dai tempi del suo ministero in Polonia. Altro che storielle inventate, caro Patrizio.

5 thoughts on “Angellara Home/20: tra turbolenze clericali e connivenze romane … passando per Patrizio !!

  1. la credibilità si acquista nel tempo anche per un giornalista, e se la si è avuta, si può perdere anche in un istante. Una difesa così appassionata del vescovo Pierro, a tal punto da cadere in supposizioni fantasiose nel perfetto stile di cui accusa Patrizio, che si imbarca in una differenziazione di attenuanti generiche e concrete che se anche fossero vere sarebbero comunque immorali, che offre per scontate supposizioni di fantasiosi ordini superiori, beh qualche dubbio lo insinua. Chi è il vero dottor Bianchini? quello attuale o quello del passato? O verosimilmente è tutti e due? In ogni caso gioca con le persone, è questo è il vero, presunto, giornalismo.
    grazie Patrizio, non te la prendere, il dott Bianchini con la sua credibilità e a modo suo ha confermato le tue ipotesi.
    saluti. Luigi

  2. Luigi, Luigi, perchè ti nascondi dietro l’anonimato (come del resto fa il mitico Patrizio !!) e favbelli sciocchezze ? Bianchini è Bianchini, punto. Io che con lui ho lavorato (non come giornalista) per oltre trent’anni lo conosco benissimo e so che Bianchini così come attacca sa anche difendere quando si rende conto di certe situazioni. Del resto se il bravo Luigi avesse letto anche la puntata precedente di “Angellara Home” avrebbe più facilmente capito che Biancvhini ha definito se stesso come “pennivendolo” quando attaccava sulla base di chiacchiere senza prove l’allora arcivescovo Pierro; e se vai a rileggere ti accorgerai che lo ha attaccato senza se e senza ma. Quando, invece, ha capito che contro l’arcivescovo c’erano solo chiacchiere ha cominciato non dico a difenderlo ma almeno a cercare di scoprire la verità. Ma lo stesso Bianchini ha scritto che in queste puntate cerca solo di pubblicare quanto scritto dall’arci8vescovo emerito sul suo libro “Una vicenda amara lunga cinque anni per servire la comunità” che per volere di Moretti il disciplinato Pierro non ha presentato alla stampa. Oltretutto Luigi dovrebbe tranquillizzarsi perchè nell’indole di Bianchini c’è sempre istintivamente la difesa per gli ex poitenti che, in caduta libera, ormai non gli possono dare più niente. E questo dovrebbe essere una sicura imparzialità. A presto, caro Luigi, Bianchini è così ed è fatto così. Prendere o lasciare, come dice Renzi.

  3. Paolo, Paolo, anche la tua è una difesa d’ufficio che sembra così autoreferenziale da sembrare scritta sotto dettatura. Tuttavia è imprecisa. Pierro è stato condannato, è tutt’ora sotto processo e questo farebbe apparire il dott. Bianchini oggi più “pennivendolo” di ieri. Nobile intenzione la difesa dei deboli, meno nobile quella degli ex potenti. A rigor di logica se questo modo di fare fosse encomiabile, bianchini dovrebbe difendere Stalin, Hitler, Mussolini. Tutti personaggi che hanno in comune con Pierro l’essere stati dei potenti, processati e condannati. Che belle le notizie su don Scarano, chissà se è stato Pierro a favorirlo nella carriera mandandolo a Roma. Domanda retorica, in quanto Pierro lo ha creato mandandolo a Roma. A volte Paolo, la miglior difesa è tacere, si evita di fare altro male.
    Saluti. Luigi

  4. Si vede che Luigi è distratto !! Bianchini ha già scritto che a mandare Don Scarano a Roma fu proprio Pierro mentre Don Grimaldi lo aveva fermato. Poi, tanto per essere precisi, Pierro è stato si condannato ma in primo grado e con la cancellazione delle imputazioni più gravi. Tutti devono essere ritenuti innocenti fino a sentenza passata in giudicato; questo ovviamente per la giustizia terrena che anche in Cassazione resta sempre terrena. Per concludere, la difesa degli ex potenti (certamente non quelli citati da Luigi che sono altra cosa !!) almeno può significare una lontananza di fatto dai favori e dalle prebende. E non è poco, almeno per noi mortali.

  5. Paolo, non sono distratto, bensì ho smascherato la tua difesa priva di ragionevolezza. La retoricità della mia domanda sull’invio di Scarano a Roma da parte di Pierro, comprendeva la consapevolezza che il dott. Bianchini aveva già scritto. Mi faceva gioco far ricordare da te che ne è consapevole anche il dott. Bianchini, e questo onora ancora meno la sua metamorfosi.
    Circa la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato nulla questio, ma si converrà che rispetto a chi non subisce processo, chi è stato indagato, rinviato a giudizio e condannato in prima istanza non è certo il santo che dipinge il dott Bianchini. Forse, e senza il forse, era più vicino alla realtà quando ha contribuito con dovizie di informazioni a farlo cadere dal piedistallo a cui era ancorato saldamente.
    La lontananza da prebende che riconosco al dott Bianchini, dalle sue repentine giravolte è solo adombrata. Il motivo è semplice, la vera lontananza è costante e non mutevole e non messa in opera per ogni personaggio. altrimenti diventa per se stessa coagulante di prebende.
    cordiali saluti
    luigi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *