Anche la Filtrona abbandona Salerno

                                                     Filippo Ispirato

Un altro pezzo della storia industriale salernitana è andato via per sempre; dopo la chiusura della Etheco, dell’Ideal Standard, dell’ACG Flat Glass anche la EssentraFilterProducts Spa, meglio conosciuta come Filtrona, ha deciso di chiudere lo stabilimento di Salerno. Uno stabilimento di medie dimensioni che fino ad oggi occupava 81 unità.

Una vicenda del tutto simile a quella che stanno vivendo gli operai veneti e friulani dell’Elecrolux, obbligati, nella migliore delle ipotesi, a dover scegliere tra un trasferimento negli stabilimenti polacchi o a vedersi decurtare lo stipendio di oltre il 30% in nome della produttività e del recupero di efficienza.

O ancora quella della Fiat e del loro “super manager”, tanto apprezzato dalla comunità finanziaria internazionale, Sergio Marchionne, che, dopo avere utilizzato fondi pubblici a sostegno del comparto negli anni passati e, in tempi più recenti,ridotto sensibilmente le garanzie e le tutele per i propri dipendenti senza realizzare contemporaneamente nuovi modelli d’auto efficaci ed in grado di reggere la concorrenza, ha deciso di spostare la sede del gruppo dall’Italia all’Olanda e di far quotare le azioni del gruppo a Londra.

Questi episodi sono la conferma che ormai la nostra classe politica non puòe non deve più perdere tempo; vanno prese decisioni efficaci di politica economica a sostegno della produttività e creare delle condizioni favorevoli alla nascita e allo sviluppo d’impresa.

E’ importante parlare di legge elettorale, ma lo è ben di più cercare di trovare delle soluzioni alla disoccupazione dilagante, alla lenta ed inarrestabile emorragia di posti di lavoro e alla desertificazione industriale ed imprenditoriale che si sta vivendo da dieci anni questa parte.

Va abbassata la tassazione in maniera intelligente, attraverso un’attenta analisi costi/benefici, vanno incentivati in maniera selettiva ed accuratai punti di forza della nostra economia reale, le peculiarità della nostro sistema produttivo, difficilmente standardizzabili e realizzabili in altri paesi con manodopera  a basso costo.

Al giorno d’oggi chi vuole fare impresa in Italia si trova a dover affrontare una tassazione molto elevata, uno stato di polizia finanziaria ed un sistema di controlli che soffocano in maniera miope il sistema economico,  un costo del lavoro che disincentiva le assunzioni  con contratti a tempo indeterminato ed una macchina burocratica lenta e farraginosa che non fa dell’Italia uno dei paesi migliori nei quali investire.

La vicenda salernitana della EsseniaFilterProducts SPA, che opera in un settore molto delicato e difficile quale quello dei filtri per sigarette, si inquadra esattamente in questo contesto, dove le diverse criticità si intrecciano e si sommano, determinando, da parte delle imprese, scelte perentorie e radicali, quali quella di chiudere la produzione in Italia per trasferirla in altre nazioni dove il sistema pubblico incentiva e sostiene chi vuole fare impresa, e la tassazione rimane a livelli accettabili.

2 thoughts on “Anche la Filtrona abbandona Salerno

  1. la Filtrona è uno dei tanti casi che ormai la fanno da padrona in Italia. Comunque voglio sottolineare la puntualità e la critica misurata e ben gestita dell’articolo. Un plauso ancora una volta ad una buona penna del ”
    Quotidiano di Salerno” .

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