Pagani/25: dalla bufera di Forza Italia al successo di Grillo … passando per la Madonna delle Galline !!

Maddalena Mascolo

 

PAGANI – Pochi giorni fa molti fedeli paganesi in religioso silenzio hanno assistito all’alzata del panno della cosiddetta <<Madonna delle galline>> in preparazione della festa vera e propria che sarà celebrata nella prima domenica dopo Pasqua. Molti i paganesi che hanno pregato per l’arrivo di una nuova giunta comunale in grado di rimettere in sesto non soltanto l’economia della Città ma anche l’immagine della stessa agli occhi dell’intero Paese ancora scioccato da quelle brutte immagini del 15 luglio 2011. Insomma dopo circa tre anni di commissariamento, di dissesto economico, di disastro politico, sarebbe doveroso per chiunque dare il massimo nella ricostruzione della società paganese assai scossa dagli avvenimenti giudiziari. Mentre, come avevamo ampiamente previsto, Forza Italia si spacca al suo interno a causa della politica non politica dell’on. Mara Carfagna che su Pagani certamente si giocherà gran parte del suo prestigio romano, dall’altro lato sembra volare il candidato della sinistra Angelo Grillo che è intenzionato a <<riaccendere la speranza nei giovani, risanare le casse dell’Ente e rilanciare le attività produttive>>, come programma minimo iniziale della sua probabile avventura al timone della cosa pubblica paganese. Lo fa, a nostro opinabile giudizio, nella maniera più sbagliata possibile, chiamando cioè alla sua investitura ufficiale (lo portano il PD, il PSI, Progetto Comune, Pagani in Movimento e La Città) nell’affollata sala della “caffetteria Vergati” il vecchio del vecchio dei suoi sostenitori: i parlamentari Tino Iannuzzi, Fulvio Bonavitacola, il segretario provinciale del PD Nicola Landolfi e addirittura l’ex rettore Raimondo Pasquino che non si è capito bene a che titolo di rappresentanza fosse presente in sala. C’erano anche Renato Casone e il figlio Luca con Enzo Maraio (assessori di Salerno), Nello Mastursi, Gina Fusco e Paolo Russomando. Una ripetizione storica di un altro fatto incredibile accaduto il 3 dicembre 1993, ultimo giorno di campagna elettorale del ballottaggio, quando Pino Acocella che partiva in vantaggio rispetto a Vincenzo De Luca commise l’errore storico della sua vita convocando al suo comizio finale (nel cinema Capitol di Salerno) i mammasantissima del suo partito, la DC, che nessuno più poteva tollerare. Finì che Acocella perse il ballottaggio e la storia di Salerno cambiò. Probabilmente adesso, a Pagani, questo non accadrà, ce lo auguriamo per Grillo che comunque riteniamo certamente all’altezza del gravoso compito. Ma la cosa più importante ed al tempo stesso inquietante è stata l’assenza totale di rappresentanti della maggioranza del partito che fa capo a Renzi; per rappresentanti intendiamo un qualche esponente della segreteria regionale e/o nazionale e non i tanti renziani locali. C’è stato lo stop di Matteo Renzi che non vuole mischiarsi ai presunti renziani di Vincenzo De Luca? In tanti sostengono di si, per avere certezze è però necessario aspettare gli eventi. Certo sentire oggi il segretario provinciale del PD Nicola Landolfi dichiarare che <<Anzitutto l’indicazione di Angelo Grillo è sembrata la scelta migliore. Una scelta che può consentire alla città di vivere una fase di transizione sicura. Grillo è un amministratore  di lungo corso e io non credo che l’esperienza sia un’aggravante. In questa fase di confusione ritengo che Angelo Grillo possa garantire buon governo ma anche il rinnovamento e il ricambio generazionale>> fa una certa impressione rispetto alle contumelie lanciate dal suo stesso partito contro Grillo non più tardi di qualche anno fa; ma si sa la politica è camaleontica ed è capace di dire e di don dire. Sul fronte opposto, quello dei Fratelli d’Italia con il candidato simbolo Massimo D’Onofrio niente di nuovo, tutto sembra filare liscio e lo staff organizzativo sta affilando gli artigli per la prima uscita ufficiale che, a dire di molti, farà clamore e scalpore. Vedremo !! Intanto irrompe sulla scena della campagna elettorale la richiesta di intitolazione di una strada al compianto grande Franco Califano <<Il califfo>>; la richiesta è stata avanzata dal nipote Sasà Sorrentino e dall’amico Pasquale Gargano ad un anno dalla scomparsa del grande ed inimitabile artista. Anche <<il califfo>> fa proseliti e vedremo se su questo tema bipartisan le forze politiche in campo sapranno mettersi d’accordo.

2 thoughts on “Pagani/25: dalla bufera di Forza Italia al successo di Grillo … passando per la Madonna delle Galline !!

  1. Gentile dott.ssa Mascolo,
    non comprendo la Sua sorpresa per le dichiarazioni del Segretario Provinciale del Pd.
    Non comprendo perchè io, invece, vedo tutto normale considerato che da sempre “esiste la doppia morale che alberga nella mente e nell’animo di soggetti come il Dott. Landolfi allevati nell’odio e nel rancore e permeati dalla cultura del nemico”.
    Oggi il dott. Grillo li rappresenta e quindi va bene ed è il meglio sulla piazza (Per Landolfi)….. anzi si può aggiungere ” che se il Dott. Grillo ieri l’altro era un esponente del centro destra ed è stato parte integrante dell’Amministrazione cd. Gambino” ebbene non c’è nulla di male “perchè si è ravveduto e si è convinto che il bene ora sta a centro sinistra”.
    E questo ravvedimento fattuale, ovviamente, giustifica anche le non brillanti esperienze manageriali recenti di cui pure Pagani ha subito strascichi — alloggi FUTURA docet….
    E che a presenziare vi fossero Luca Cascone, Tino Iannuzzi, etc. etc…. non vedo che ci sarebbe di male considerato che “parteciparono anche alla marcia contro la mafia paganese all’indomani di quel drammatico 15 Luglio 2011”. E se hanno avuto quel coraggio, figuramioci ora…
    Non sorprende neanche la presenza del Russomando considerato che in solo dodici mesi ha avuto la capacità di “dimenticare quello che Landolfi fece nelle primarie del 2012 W e quello che “lo stesso Russomando ebbe modo di dire sul Landolfi”.
    Oggi viaggiano a braccetto sotto l’insegna RENZIANA …. è proprio vero che la politica è un divenire….. ma d’altra parte se il Russomando è stato capace di ” bruciare sul rogo anche lo zio” immaginiamoci cosa può essere oggi camminare a braccetto di Landolfi….. d’altra parte Russomando è stato renziano della prima ora… Landolfi si è convertito sulla Via di Damasco….
    Quello che veramente stupisce, però, è cosa ci facciano ” il nuovo Pd di Pagani con Grillo e con questi volponi presenzialisti e pronti a girare le vele ad ogni soffio di vento ed a seguirne la scia”.
    Sono convinta che ben presto si accorgeranno dell’errore, perchè sono intelligenti e capaci, anche se sarà troppo tardi…..

  2. in una elezione amministrativa i deputati e dirigenti prov reg naz non contano una mazza.
    al massimo possono raccogliere pacchetti iscritti da far pesare sui tavoli lucubri.

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