Gli amici di Allah

Barbara Filippone

PALERMO – In questi giorni pieni di cronaca nera, dove bambini vengono portati via alle famiglie e uccisi, femminicidio che continua a spopolare senza che si contragga di una virgola, anzi che diviene un atto da vantare su facebook, cerco di trovare delle notizie che mi aiutino a comprendere la natura dell’uomo. E seppur strano la piattaforma di Facebook diviene un parco-giochi spettacolare per comprendere la varietà di personaggi che popolano questa terra. E poiché sono una persona curiosa da sempre, non c’è funzione di facebook che io non conosca alla perfezione, perché se devi vincere un nemico devi innanzitutto conoscerlo, e questo mi porta spesso a girovagare fra i profili degli utenti e alle pagine cosiddette fan. Così scopro mio malgrado degli strani profili di italiani che da quello che riesco a carpire dalla poche notizie visibili sulle bacheche, sono affiliati di Allah. Giovani e non sempre giovani affascinati da questa cultura.

“Non ti inganni la facilità con cui i miscredenti si muovono in questo paese.”[…] “O voi che credete, perseverate! Incitatevi alla perseveranza, lottate e temete Allah, sì che possiate prosperare.” Questa la frase che ti accoglie in una pagina dei simpatizzanti, ops, dei credenti adottati di Allah. Così alla notizia battuta dall’Ansa  di pochi minuti fa secondo la quale  un colpo grosso è stato fatto nella lotta all’Isis: l’intelligence militare libanese ha infatti arrestato una moglie e una figlia del capo dei miliziani jihadisti, Abu Bakr al-Baghdadi, la pagina facebukkiana è pronta a smentire tale notizia. Non voglio soffermarmi sull’aspetto propriamente politico, ma solo raccontare qualche curiosità. Queste pagine così attraverso i passi del Corano fanno propaganda di questa cultura, di questa religione in cui la fede rispettosa dei valori musulmani non ammette deroghe. Si è fedeli e basta. In poche parole: “Per i musulmani é vietato allearsi con i non musulmani per combattere contro altri musulmani.” Vari concetti vengono reinterpretati anche attraverso la Bibbia, così si fanno riferimenti al digiuno dei musulmani riportato sulla Bibbia, come alla necessità di pregare 5 volte al giorno, di non mangiare il maiale…tutte accezioni che vengono ritrovate nei versetti della Bibbia. Tutti comportamenti che il credente non segue, e che il musulmano invece segue alla lettera, dimostrando una maturità religiosa ed un attaccamento alla fede maggiore del semplice cristiano… dunque, non si dovrebbero considerare strane le pratiche della religione islamica, poiché queste, rappresentano l’obbedienza al comando dell’ Onnipotente. Questa forte fede così sembra attrarre tanti non musulmani di nascita, tanti occidentali che così si avvicinano alla fede islamica che nel tempo diventa fazione guerrigliera, perché per affermare la superiorità della fede islamica nel mondo, i musulmani sono sempre stati pronti a sacrificare la loro vita in nome di Allah… Così tanti italiani che hanno il loro profilo su Facebook sponsorizzano la loro fede religiosa… leggo della giustificazione del velo della donna islamica, che secondo loro non è un atto di sottomissione all’uomo, bensì un rigoroso rispetto in Allah, e dopo una serie di esempi che fanno comprendere la loro scelta femminile sembra quasi che abbiano ragione; non è così in realtà perché il vero cristiano non sa per esempio che la donna nel matrimonio è sottomessa al suo compagno, molte mie amiche stanno spalancando gli occhi suppongo… ma è così davvero, diversi passi nella Bibbia raccontano di una sudditanza femminile nei confronti dell’uomo: sudditanza che oggi si è trasformata negativamente diventando potere dell’uomo sulla donna, ma questo è un altro tema…

Non voglio comprendere le ragioni per le quali molti occidentali si avvicinino alla realtà musulmana, non sono all’altezza anche perché non credo di avere quelle necessarie competenze che potrebbero portarmi a capire una scelta diversa dal Cristianesimo; ma sono convinta che uno studio serio della Bibbia farebbe crollare tutti i loro assunti. Forse è così, forse non lo è, ma la verità non ci è data sapere, la cosa importante da sapere è che una fede va testimoniata con opere buone e non con lo spargimento di sangue… Purtroppo Facebook diventa uno strumento come sempre ambiguo nel senso che ci si imbatte in realtà diverse e lontane da noi. Un microcosmo che viaggia sul web, in questo caso  aspiranti jihadisti e imam radicali inneggiano allo Stato islamico. Su siti e pagine Facebook connazionali convertiti, ostentano le bandiere dell’Isis e la democrazia viene dichiaratamente condannata.

Ma è pur vero che dall’altra parte quei sentimenti come l’autoritarismo politico, l’intolleranza, la violenza e il terrorismo, hanno avvicinato milioni di uomini e di donne al cristianesimo. Pare infatti che in Iran un milione di persone si siano segretamente convertite al cristianesimo negli ultimi cinque anni.

Un sito musulmano chiude la sua nota sul velo cristiano vs il velo musulmano con una frase che sento anch’io di adottare per chiudere l’articolo:

“Che Dio ci guidi tutti sulla retta via.”

One thought on “Gli amici di Allah

  1. articolo incomprensibile.
    i padroni del mondo hanno bisogno di guerre. Prima erano guerre nazionalistiche/imperialiste/coloniali poi ideologiche e ora usano la religione.
    non esiste nessun dio se no quelle che vive dentro di noi. Coloro che credono che il loro dio sia migliore dell’altro dio sono condannati alla stupidità eterna

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