SALERNO – L’anno nuovo è iniziato anche se non sotto i migliori auspici. Sarebbe potuto andare meglio se tutti i grandi personaggi e le istituzioni di questo benedetto Paese si fossero impegnati a dire la verità, soltanto la verità, nient’altro che la verità. Nell’ordine: Giorgio Napolitano, Matteo Renzi, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni, Argilio Giacomazzi, Giuseppe Canfora, Vincenzo De Luca e “stampa salernitana“; tanto per citare alcuni di quelli che in questi ultimi giorni hanno tenuto banco più degli altri.
NAPOLITANO: Il suo consueto discorso di fine anno, vecchia e inconcludente tradizione italica, probabilmente avrebbe avuto maggiore successo mediatico se il Presidente avesse avuto la bontà di dire se e quando si sarebbe dimesso, invece ha detto che verosimilmente andrà via senza precisare come e quando. Ha mandato in tilt un pò tutti, sostenitori e detrattori. Lo stanno tirando per la giacca da tutti i lati, ma Lui ha indossato la sua proverbiale “cravatta rossa” che aveva contrassegnato la sua indole di “comunista migliorista” che tanto fastidio dava al compianto leader Enrico Berlinguer. Vedremo nelle prossime settimane come andrà a finire. Comunque vada è stato il Presidente che di fatto ed a più riprese ha “modificato e sovvertito” la Carta Costituzionale a disdoro di quelli che alle chiacchiere fanno seguire altre chiacchiere.
RENZI: Ha cercato di fare l’ossequioso nei riguardi di Napolitano, anche se da quest’ultimo viene sempre trattato a mò di scolaretto; ha già un piano preciso ed un nome segreto per il Quirinale ma cerca di sviare l’attenzione. Mente sapendo di mentire. Quando parla durante le conferenze stampa sembra di assistere all’esibizione di De Luca all’ottava con la differenza che a Palazzo Chigi i giornalisti non fanno come a Salerno e non eclatano a tutto tondo le “balle renziane“. In futuro dovrebbe fare meno annunci mediatici e più cose concrete per continuare a mietere i successi che, comunque, merita.
PINOTTI – GENTILONI: Rispettivamente ministro delle difesa e ministro degli esteri, dovrebbero essere più sinceri con gli italiani per la situazione incomprensibile dei due “marò” Massimiliano La torre e Salvatore Girone che il capo dello stato ha dimenticato e che da tre anni vivono un’esperienza drammatica in terra indiana alla mercè di un Paese straniero che sta’ ridicolizzando l’Italia intera. Non si capisce perchè i due ministri non riescano a trovare le parole giuste per dire la verità, soltanto la verità, nient’altro che la verità. La gente comune capirebbe e sosterrebbe con il suo consenso anche un’azione di forza che al nostro Paese manca da tempo immemorabile, fin da quando Bettino Craxi fronteggiò addirittura gli USA nel famoso “assedio di Sigonella“. Ma quelli erano tempi in cui i politici, seppure tra illegalità e ruberie, avevano e mostravano di avere gli attributi.
GIACOMAZZI: Il comandante della Norman Atlantic, troppo velocemente trasformato in un “moderno eroe” da una stampa sempre alla ricerca soltanto dei sensazionalismi pur di vendere qualche copia in più, non dice la verità sul numero esatto dei passeggeri imbarcati sulla nave andata in fiamme, oppure realmente non sa quanti erano i passeggeri che entrano ed escono da almeno due liste di imbarco. In ognuna delle due ipotesi, mente o ignora, appare chiaro che Giacomazzi non era o non poteva più essere comandante di una nave-traghetto di quella importanza tra Italia e Grecia. Il resto ce lo dirà, forse, l’inchiesta giudiziaria in corso.
CANFORA: Il neo presidente della provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, potrebbe essere più sincero con la cittadinanza che è chiamato ad amministrare. E’ chiaramente vittima dello strapotere e della tracotanza di Vincenzo De Luca, anche se Lui non vuole ammetterlo. Quando ha cercato di dire la sua sull’utilità dell’inceneritore di Salerno (ricordando forse che lo stesso De Luca era favorevole) è stato letteralmente travolto dall’irruenza non solo del “capo” ma anche di tutti quelli che gravitano nell’orbita deluchiana; ha fatto un rapido passo indietro ed è stato il prevedibile disastro sotto il profilo dell’autonomia e dell’indipendenza. Un vero peccato!!!!
DE LUCA: Ha chiaramente imboccato la parabola discendente del suo enorme potere personale e politico; continua, però, imperterrito a spendere benissimo la sua immagine facendo leva sulla sua grande abilità di comunicatore. Dispensa proclami, favole e balle ben sapendo che la stampa locale non gli frappone ostacoli di sorta. Sul piccolo palcoscenico locale riporta, ed in alcuni casi amplia e magnifica, e recita tutte le scene e gli atti che Matteo Renzi propone sul grande teatro nazionale ed internazionale. Ma De Luca, che ci creda o meno, è arrivato ai famosi “spaghetti aglio e olio” (come mi ha suggerito il solito lettore che incontro all’edicola sotto casa a Torrione) perchè questi vengono solitamente mangiati dopo la frutta e il dolce. Un pò di umiltà, nel suo caso, non farebbe male; stretto com’è tra le varie inchieste giudiziarie una maggiore serenità, senza digrignare i denti, potrebbe far disporre meglio i suoi giustizieri.
STAMPA: Alludo chiaramente alla stampa salernitana. Avete visto che in Piazza Amendola non c’erano 80mila persone ? Capisco che i titoloni del 31 dicembre servivano a vendere qualche copia in più ma prima di scrivere e sparare “cavolate” per tenersi buono il “capo” (che comunque aveva massacrati ed umiliati tutti i giornalisti qualche ora prima) sarebbe cosa buona e giusta confrontarsi con la realtà di una piazza che non potrà mai contenere più di una decina di migliaia di persone, non una in piû. Così come l’intera Salerno non potrà mai ospitare, anche se spalmati su tre mesi di “luci d’artista”, i vari milioni di visitatori annunciati apoditticamente dal mitico sindaco. E’ vero che su qualche testata giornalistica è finalmente apparso tra virgolette “80mila presenze annunciate dal Comune” ma è anche vero che la stampa ha il diritto-dovere di analizzare e smentire le evidenti super balle di colui il quale ha annunciato a più riprese fatti ed opere mai realizzate.
Nonostante questo, nonostante tutto questo, un sincero augurio di buon anno 2015 per tutti, anche per quelli che ho testè chiamato in causa.