CAIMANGATE: “De Luca” v/s “Il Mattino” … dalla puzza dell’antrace agli esercizi di stile !!

Aldo Bianchini
SALERNO – La guerra di potere tra le istituzioni della nostra città e il quotidiano più rappresentativo della Campania, Il Mattino”, ha contrassegnato da sempre la vita sia delle amministrazioni che della stessa testata giornalistica, almeno per quello che riguarda la sua conduzione sul territorio di competenza. Non c’entra nulla, dunque, la lezione di stile che Il Mattino vorrebbe impartire all’ex sindaco Vincenzo De Luca e neppure gli apodittici anatemi che dal 1993 il “kaimano” lancia come strali contro chi si mette sul suo cammino (dovreste limitare le cose che fumate o inalate la notte, fa disinformazione con un suo mentitore di professione). Tutti dovrebbero, però, fare bene attenzione ad un fatto fondamentale che neppure “il prestigioso Il Mattino” deve dimenticare: questo è il De Luca che piace alla gente e la gente non ama né i giornali e né i giornalisti. Quando “Vincenzo il kaimano” affonda i suoi colpi lo fa con un’avvedutezza che negli ultimi venti anni ha trovato riscontro soltanto nella figura di Berlusconi. Le lezioni di stile, quindi, lasciamole stare un momentino da parte anche perchè i 123 anni di storia evocati dall’anonimo editorialista de Il Mattino possono essere frantumati in poche battute. Del resto la storia, almeno quella recente, è tutta dalla parte delle affermazioni di De Luca. Negli anni di tangentopoli, non dimentichiamolo, il prestigioso quotidiano sponsorizzò in pieno la battaglia di “presunta legalità” sfoderata dal pm Michelangelo Russo che portò sul trono il kaimano; fino al punto che qualche tempo dopo il giornalista (Luciano Pignataro !!) che era stato strumentalmente usato come testa di ariete contro il sistema socialista fu premiato con la conduzione della redazione salernitana. Ma la sua testa saltò perché spalleggiato dall’allora on. Andrea De Simone che si era messo di traverso rispetto a De Luca ed agitava le pagine de Il Mattino (famosissima la storia della puzza dell’antrace scaraventata contro il pur bravo Luciano Pignataro, storia che qualcuno all’interno della redazione farebbe bene a ricordare all’anonimo editorialista di oggi); e questo solo per ricordare alcune piccole circostanze. Ma quale lessico e stile adeguati alla candidatura, se De Luca non fa così è finito e Il Mattino forse inconsapevolmente gli offre la spalla. E poi come dimenticare che alle gente, ed anche alla piazza, piacciono tantissimo i tribuni; quella stessa piazza che il kaimano sa condurre a suo piacimento anche se non so se gli sarà sufficiente per la vittoria. Se per anni si idolatra un personaggio è chiaro che quando si prende un’altra strada si rischia fatalmente di impattare contro un muro di gomma che tutto respinge al mittente; in tantissime occasioni ho assistito anche io direttamente a come moltissimi giornalisti (anche quelli de Il Mattino) si sono prestati al compiaciuto godimento del padrone. E adesso che volete ? Cercate soltanto di fare le cose perbene e il vostro mestiere (alludo ai giornalisti !!) con coraggio e soprattutto con chiarezza, cose che vanno ben oltre l’indipendenza e l’equilibrio (anch’essi evocati dall’anonimo editorialista !!). Sincerità per sincerità non vorrei che fra qualche tempo venisse a galla un’altra (l’ennesima !!) “congiura della stampa” e che cadesse un’altra testa coronata perché quella di Paolo Russo è fin troppo importante per l’intera città.

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