L’agroalimentare traina la crescita del nostro paese

Filippo Ispirato

SALERNO – Dagli ultimi dati resi noti è la produzione agroalimentare a trainare la crescita dell’industria, con un balzo record del 6,9% a luglio rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo afferma in una nota Coldiretti, in riferimento ai dati Istat sulla produzione industriale a luglio. L’alimentare, sottolinea Coldiretti, è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poichè si tratta della principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione, con un importo complessivo di 215 miliardi. Il risultato positivo e’ sostenuto dall’aumento della spesa alimentare degli italiani, che nel primo semestre ha fatto registrare l’incremento più elevato del decennio con una crescita record del 2,5%. Risultato record non solo per quanto riguarda i consumi interni, ma anche nelle esportazioni alimentari, con una crescita media del 10,9% neiprimi sei mesi rispetto alla stesso periodo dell’anno precedente, dopo che nell’intero anno 2016 era stato raggiunto il massimo di sempre a 38,4 miliardi. L’Italia e la nostra regione, come risaputo, detengono un patrimonio agroalimentare ed enogastronomico unico al mondo che può e deve considerato sempre di più un punto di forza del nostro sistema economico, che ci rende unici e ci permette di reggere alla concorrenza nel sistema globale dei paesi emergenti. Un dato importante ma che presenta ancora luci ed ombre, in quanto il cambiamento, secondo la Coldiretti, deve ora trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione. Spesso, infatti, la grande distribuzione impone prezzi bassi ai produttori per aumentare i propri margini di guadagno e mantenere prezzi di vendita piuttosto contenuti per i consumatori finali.

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