Di Lorenzo: I lettori dicono che ha sbagliato … e la Commissione Trasparenza ?

Aldo Bianchini

SALERNO – Io personalmente non ho mai creduto nelle “commissioni d’inchiesta” e o nelle “commissioni trasparenza” incardinate, queste ultime, negli Enti Locali quasi come uno strumento decorativo, di immagine e di potere presidenziale, piuttosto che come uno strumento operativo che dovrebbe garantire la massima efficienza dei “modelli organizzativi e lavorativi in relazione alla spesa publica” per cui sono chiamate ad operare. Faccio solo un esempio per ribadire la mia assoluta scetticita’ rispetto a tali organismi di controllo.

            Qualche anno fa esplose il caso nella sanita’ pubblica di quel medico della ASL Salerno che, grazie alla sua attivita’ professionale di medico analista-ricercatore, nel giro di un anno era riuscito a guadagnare oltre 700mila euro in virtu’ di una serie di combinazioni (tuttre piu’ o meno legittime) e di accavallamenti di orari fino all’ipotesi che vedeva il baldo medico al lavoro per 24h al giorno senza un attimo di tregua. La notizia fece grande scalpore e fu pubblicata a piu’ riprese da tutti i giornali, anche nazionali; la ASL dispose una commissione d’inchiesta con a capo il dr. Della Monica e tutto lasciava pensare ad una rapida conclusione dela vicenda. Sono passati alcuni anni e del caso non si e’ avuto piu’ notizia, l’eco si spense subito, il nome del medico non rimbalzo’ piu’ sui giornali (tanto non faceva piu’ notizia) e i lavori della Commissione si sono arenati per sempre.

            Non voglio, con questo, dire che la Commissione Trasparenza del Comune di Salerno presieduta dall’avv. Antonio Cammarota fara’ la stessa fine di quella della ASL anche perche’ in questo caso la trasparenza di Cammarota e’ un baluardo di garanzia. Pero’ e’ passato un mese dall’inizio dello scandalo e ancora la Commissione non ha dato segni di vitalita’. Parlo della squallida vicenda consumatasi la notte di San Silvestro quando il dirigente del Comune, Alberto Di Lorenzo, ha brindato con amici al nuovo anno dal balcone di palazzo Guerra (il Comune !!) in barba ai poveri cristi assiepati nella calca della piazza. Un fatto che, anche se non dovrebbe avere risvolti di natura penale, e’ gravissimo sotto il profilo dell’etica comportamentale. Capisco che i riflettori della cronaca si sono spenti, purtroppo accade sempre cosi’, ma esistono anche testate giornalistiche che non dimenticano facilmente.

            Nell’attesa di notizie da parte della Commissione Trasparenza, non per altro ma almeno per sapere i dati anagrafici degli eventuali approfittatori di quell’ agognato palcoscenico e per capire fino a che punto c’e’ stato un uso distorto di strutture pubbliche, questa testata giornalistica ha lanciato un sondaggio attraverso le sue pagine online ponendo ai lettori la seguente domanda: “Ha sbagliato Alberto Di Lorenzo a festeggiare il capodanno sul balcone del comune di Salerno?”.

            Al sondaggio hanno risposto complessivamente 455 lettori dei quali il 99% (450 voti) hanno risposto “SI” ha sbagliato e soltanto l’ 1% (5 lettori) hanno risposto “NO” non ha sbagliato. Ogni giudizio lo lascio a Voi lettori.

            Per parte mia vorrei tanto conoscere quei 5 lettori, che hanno detto che Di Lorenzo non ha sbagliato, per stringere loro la mano e invitarli a ripassare velocemente le regole non scritte della civile convivenza e  dell’etica comportamentale, soprattutto quando si e’ in presenza di un bene pubblico. E il balcone tanto ambito e’ un bene pubblico.

            L’ultima speranza e’ riposta nell’azione di Antonio Cammarota; deve avere soltanto un po’ di coraggio e poi apprezzero’ comunque la sua decisione; che essa sia “SI” oppure “NO” conta poco, quel che conta e’ arrivare ad una decisione per non far apparire per l’ennesima volta l’inconsistenza di un organismo pubblico creato a tutela dell’interesse pubblico. Un interesse che deve andare sempre e ben oltre al di la’ degli interessi privati.

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