Elezioni 2019: a Sala C. il caos dei cinquestelle e la scelta oculata del sindaco Cavallone

Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Con la visita nel Vallo di Diano del 7 ottobre scorso il governatore Vincenzo De Luca a Sala Consilina ed a Padula ha ufficialmente lanciato la volata per la lunga campagna elettorale che ci porterà alle elezioni europee ed amministrative della primavera 2019. L’ha lanciata chiamando, ovviamente, a raccolta tutti i suoi riferimenti locali (peones !!) che come al solito lo hanno soltanto acclamato senza chiedergli conto e ragione delle promesse fatte tre anni fa nel corso della campagna elettorale per le regionali e mai mantenute.
Prima di andare avanti con le mie considerazioni è necessario chiarire che è in aumento il numero dei sindaci valdianesi che non hanno applaudito le “cavolate” sparate dal governatore dal palco predisposto per l’inaugurazione dell’asilo nido al Bivio di Padula; al sindaco di Monte San Giacomo (Raffaele Accetta del cui gesto ho già scritto) si aggiunge il sindaco di Sassano (Tommaso Pellegrino) che sebbene presente sul palco non ha applaudito quando De Luca l’ha sparata grossa sulla Città Vallo ed a lui si è unito, fortunatamente, anche l’assessore regionale al turismo (nominato !!) Corrado Matera. Vedremo in seguito se spunterà qualche altro che non ha applaudito come tutti fecero quando, diversi mesi fa, a Polla “Gesù di Ruvo del Monte” sentenziò che nel Vallo mancava una vera leader schip; anche in quell’occasione quasi tutti i sindaci invece di vergognarsi applaudirono.
Fatto questo necessario preambolo è giusto ritornare alla campagna elettorale che De Luca ha letteralmente stravolto riuscendo a far passare il concetto che la perdita del tribunale, della ferrovia, e del carcere è stata colpa degli altri, di tutti gli altri tranne la sua persona che comunque nel corso della campagna elettorale regionale della primavera 2015 aveva sacrosantemente promesso che gli sarebbero stati necessari pochi giorni di mandato per risolvere il problema della ferrovia e del tribunale, anche perché in quel momento nessuno avrebbe osato toccare il carcere. Incredibile ma vero, De Luca con la sua eccellente comunicazione riesce a convincere gli altri che quello che dice è sacrosanto, sebbene da anni la filiera di comando (regione, provincia, comuni e prima anche governo nazionale) sia stata e sia nelle mani del Partito Democratico nelle cui fila Lui stesso dovrebbe militare, un partito che si prepara a rieleggere un suo rappresentante alla Presidenza dell’Ente Provincia prima dall’auspicabile disfatta finale. E’ giusto qui rimarcare che per il tribunale l’unica domanda pertinente l’ha posta a De Luca il noto giornalista Pierino Cusati che ha provocato la risposta più inconcludente: “Tribunale e carcere ko, scelta stupida del vecchio governo”, come se il vecchio governo fosse stato dei marziani e non del PD; ed anche qui sono seguiti fragorosi applausi.
Nel comune capofila del Vallo, Sala Consilina, si voterà nella prossima primavera e già fervono preparativi, contatti, scontri e incertezze per la composizione delle liste dei candidati.
Il caos regna sovrano nel Mov. 5 Stelle per una ragione fondamentale (e qui non necessita essere docenti universitari per scoprirla !!) legata all’esplosione del Movimento in campo nazionale e territoriale senza aver prima conquistato le amministrazioni locali che sono la base su cui costruire il consenso vero. Ci sarebbe anche un’altra ragione, ma questa è legata all’eccessiva corsa inquinante di tanti verso quel movimento che in verità già era bisognevole di uno spurgo interno per ripartire e lanciarsi alla conquista del consenso. Non si intravede ancora una soluzione, ci sono tanti che si propongono ma, come avveniva per Forza Italia negli anni d’oro, sono anche in tanti che si oppongono alle new-entry come se il Movimento fosse una proprietà privata. Tra i Pentastellati non si capisce ancora con certezza chi, anche nei rapporti con la stampa, detiene o debba detenere l’incarico di rappresentanza, portavoce o addetto stampa che sia. Difatti se uno dice di essere il portavoce del movimento, c’è subito qualche altro che lo ridimensiona e lo restituisce a piccole realtà locali. Insomma i Pentastellati hanno ancora bisogno di dialogare al loro interno per eliminare gli estremismi (alcuni personaggi andrebbero subito cacciati) e per uscire con annunci certi e condivisi senza perdere tempo appresso a quelle inutili meetup; altrimenti non andranno da nessuna parte.

Non va così male, invece, nelle file del cosiddetto PD salese con il sindaco attuale, Francesco Cavallone, che ha tirato fuori dal cilindro una trovata intelligente e condivisa da tutti i suoi uomini: la nomina di portavoce della maggioranza del giornalista Antonio Sica (molto noto nel Vallo di Diano) per la serie che “anche i veri giornalisti servono” e Sica è un giornalista vero. Con lui e grazie alle sue capacità comunicazionali l’intera Amministrazione Comunale salese ha cambiato volto nel giro di pochi mesi e tutte le manifestazioni vengono presentate con un piglio ed una professionalità decisamente diversi da quanto eravamo abituati ad assistere. Il sindaco Cavallone, proprio all’indomani della visita del Governatore, ha lanciato su YouTube il suo pensiero sulle promesse annunciate e mancate da De Luca. Non ha bacchettato il governatore ma ha puntualizzato che è lui, da sindaco, a seguire personalmente le vicende del tribunale e del carcere (altro che Regione !!) e che sempre lui sarà a Roma il prossimo 16 ottobre per essere ricevuto al Ministero della Giustizia. Un sistema comunicazionale che già in passato Cavallone aveva sporadicamente utilizzato e che ora sembra essere stato istituzionalizzato e migliorato. Insomma il PD salese, nonostante gli sgarri e le contestazioni interne, appare molto più solido e concreto del Mov.5 Stelle; e se le cose rimarranno queste per i Pentastellati sarà molto dura.

Qualche parola, infine, va spesa per “Sala Polo Commerciale” annunciato a squarciagola da De Luca; sarà ma io non ci credo, anche perché non basta realizzare un capannone (se mai sarà realizzato) per creare il polo commerciale che deve nascere, invece, dall’iniziativa e dall’alleanza di tutti gli imprenditori del settore; e questo sembra ancora non esserci a Sala Consilina.

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