Aeroporto Costa D’Amalfi : i sindaci dovrebbero tutelare la salute della gente non fare cortei per costruire criticità ambientali . Raccontiamo i fatti .

 

Vincenzo Petrosino Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Oncologica

Nel  rapporto ambientale  sull’ aviazione europea del 2019 l’EASA ( Europian Union Aviation Safety Agency )   ha scritto chiaramente che  : L’esposizione a lungo termine al rumore aereo provoca numerosi problemi di salute, quali ischemia cardiaca, disturbi del sonno, fastidio e deterioramento cognitivo. Ha stabilito che Il disturbo riportato dai soggetti esposti ad un determinato livello di rumore aereo è risultato superiore rispetto a quello causato da altri mezzi di trasporto.

Inoltre secondo stime attendibili la maggior parte degli inquinanti emessi dalle attività dell’aviazione influenza la qualità dell’aria con conseguenti effetti sulla salute, anche se le lacune conoscitive permangono (come l’impatto di particelle ultrafini) nb: studi che il mio gruppo ha effettuato e pubblicato  negli ultimi mesi .

Bisogna prendere atto e coscienza che un aeroporto per la presenza di inquinanti dovuti direttamente agli aerei che sono veicoli a motore e alla gestione di tutto l’aeroporto, è una criticità ambientale grave  non trascurabile e da comprendere.

Quello che sta accadendo a Pontecagnano è un fatto gravissimo. Non solo il livello di percezione del pericolo non è giunto alla popolazione perché si è scritto per  troppo tempo che si trattava “ di semplice allungamento della pista” ma si è evitato di fare comprendere quanto fosse grande l’opera.

In realtà si tratta di espropriare ben 54 ettari di terreno agricolo con case e attività, deviare due torrenti e costruire opere che andranno a modificare notevolmente tutta la zona. Per dare un’idea si tratta di opere da costruire su una estensione pari a ben 60 campi di calcio di serie A. Molti invece parlano di 200-400 metri di allungamento della pista.

Sul territorio saranno notevolissime le ripercussioni, sia sulla salute della gente ed è certo questo dato in quanto già a progetto si prevede il 20% di peggioramento della qualità dell’aria, che sui terreni e prodotti agricoli e caseari   che risentiranno della ricaduta di inquinanti persistenti entro i 10-20 km .

Potrebbe accadere che tutte le produzioni agricole e casearie della zona diventerebbero “ meno competitive rispetto ad altri produttori della Piana”.

Non esiste al momento nel progetto dell’ aeroporto ( master plan )  “ il cargo “ pertanto nessun prodotto potrà essere messo su aerei per sviluppare esportazioni a fronte di problemi con inquinanti per la produzione della quarta gamma e rucola con marchio igp .

 Inoltre ed è bene raccontarlo, il progetto dell’aeroporto Costa D’Amalfi ha avuto approvazione dal ministero per  circa 500.000 passeggeri a 10 anni , quindi nulla a che vedere con i milioni di cui si parla e con il famoso “ piano industriale e accordi vari  “ .

Non credo che a nessuno faccia piacere avere i 737 sulla testa , basterebbe andare a leggere cosa sta accadendo nelle altre città sedi di aeroporti e la disperazione dei cittadini, non ultimo Capodichino . Capodichino  vedrebbe in questo progetto di fusione tra  Gesac e Aeroporto Salerno addirittura un aumento dei voli su Napoli.  La gente a Napoli è a rischio di disastro ambientale e non solo.

 Nella mia posizione di scienza e di autore sia delle osservazioni ai master plan aeroporti in Italia  che delle relazioni ambiente- patologie presso il Tar e di lavori scientifici sull’argomento inquinanti ,  non posso che sottolineare l’evidente carenza di informazione sia dei giornalisti, che della politica locale e anche in parte Nazionale.

Notevole sembra in questo mese l’appello di forze politiche e imprenditori  che sono completamente non informati o non interessati all’ambiente e  alla salute dei cittadini e alle certe conseguenze della costruzione di un simile aeroporto.

Tutti evitano di fare conoscere che, proprio i cittadini  riuniti, hanno impugnato entrambi i decreti  ( Via e compatibilità urbanistica al  Mit e si è in attesa della fissazione dell’udienza.

 Il problema aeroporti è un problema molto serio per le popolazioni ,nulla di diverso da altre criticità ambientali gli stessi medici per l’ambiente si sono schierati apertamente contro le criticità aeroportuali, il problema esiste davvero non è un gioco. 

A Firenze e non solo ,  M5s ha fatto battaglia per anni , inspiegabilmente forse per incompetenza nella materia ambientale o solo confusione e non coordinamento tra loro, stanno perorando la costruzione dell’aeroporto a Salerno , dimenticando proprio qui la loro quinta stella che è l’ambiente .

 Si sta dimenticando ,  che non si può andare contro una fonderia Pisano per non inquinare Salerno  e contro un impianto a biomasse a Paestum per non inquinare Albanella e Paestum e poi schierarsi pro aeroporto e inquinare la piana del sele e Pontecagnano Bellizzi.

 Negare la scienza e l’evidenze dei ricercatori ? La scienza si confuta nelle sedi opportune non si deride o si nega. Racconto che nel mondo sono state trovate particelle di metalli pesanti nei cancri delle mammelle delle donne e il mio gruppo in contemporanea ha rilevato le stesse nelle altre matrici biologiche in donne di Napoli !  Queste particelle che sono in sospensione nei PM  non solo sembrano indurre la carcinogenesi ma impediscono il buon fine di alcune cure.

Forse molti amano riderci sopra? Invece è solo scienza basterebbe andarla a leggere.  Il compito della scienza è raccontare le cose a volte anche semplicemente , non devono mai altri sorridere se non competenti della materia e peggio non “ titolati ad esprimersi in argomenti del genere “ .

 La politica deve ascoltare la scienza e indirizzare bene le proprie scelte, inutile poi piangere.

Allarmismo ? No si tratta solo di fatti e situazioni molto ben codificate , non è  fantascienza o delirio ma scienza ,  credo che oggi si ascolta da più parti  nel mondo.

 Comunque anche le minacce al Ministro Toninelli del Governatore di fare “ una manifestazione a Roma con i sindaci se non si mette il timbro per fare l’opera “ è inopportuna perché i sindaci devono , dico devono  “ salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini e non fare le sfilate per costruire opere che poi diventano come l’Ilva di Taranto o altro.

Bisognerebbe inoltre “ tutti “ e dico tutti  avere rispetto non solo per la scienza, quella che serve a raccontare che il progresso non può avere un prezzo e che si stà esagerando  e ne stiamo pagando le conseguenze;  ma per i cittadini che per discutibili interessi  di territori lontani  devono perdere terra e case e per tutti quelli che restano e vedrebbero ridotta la qualità della vita per sempre.

 Bisogna poi avere rispetto per la giustizia  , raccontare che il decreto Via è stato impugnato al Tar , che è stato impugnato il decreto di compatibilità urbanistica e che i chiamati in giudizio devono venire in Tribunale. Bisogna raccontare che le parti si sono costituite e se il decreto venisse  annullato diventerebbero  inutili i cortei e le suppliche .

Basterebbe a volte solo raccontare le cose e i fatti alla gente , non sparare sui media titoli altisonanti evitando  di raccontare “  cosa davvero sta accadendo e cosa si vuole fare a Pontecagnano “ .

One thought on “Aeroporto Costa D’Amalfi : i sindaci dovrebbero tutelare la salute della gente non fare cortei per costruire criticità ambientali . Raccontiamo i fatti .

  1. Sarebbe veramente pretestuoso voler confutare o disconoscere le argomentazioni del dr. Petrosino la cui preparazione scientifica, teorica e pratica, non può minimamente essere messa in discussione, specie per quanto attiene i problemi di salute connessi con la presenza di scali aeroportuali nelle vicinanze di centri abitati.
    Giustamente egli fa notare che, quando si tratta di impianti industriali con rilascio di sostanze inquinanti e potenzialmente pericolose, viene richiesta l’applicazione delle regole più stringenti, mentre invece per gli aeroporti si è più transigenti. In questo caso per quello di Pontecagnano sembra che si stiano ignorando le più elementari prescrizioni (e conseguenze) a salvaguardia della salute dei cittadini e della integrità delle coltivazioni agricole situate nei paraggi.
    Una latente disinformazione distoglierebbe l’attenzione da tale problema, che è invece grave e prioritario, e farebbe credere che si tratta solo di una questione di allungamento della pista di atterraggio, ottenibile con una operazione di esproprio compensativo verso i proprietari dei terreni coinvolti.
    Credo che, pur riconoscendo la validità di quanto l’eminente studioso va asserendo in varie sedi, il problema vada esaminato in un contesto più ampio, ben oltre il caso specifico del Costa d’Amalfi, riguardando in genere ogni tipo di realizzazione che si riconosce e si ritiene opportuno porre in essere.
    Ogni decisione logicamente non deve essere presa come un atto d’imperio che non ammette contraddittorio o esame di suggerimenti migliorativi. L’iterazione delle proposte contribuisce alla definizione finale di un progetto nel quale sono ben evidenziati anche le prescrizioni tecniche normative e di specifica attinenza con l’opera.
    Da noi purtroppo questo iter diventa spesso esasperato e si prolunga fino alle estreme conseguenze.
    Non tutti conoscono il proverbio dei Baluba del Congo: “A forza di cercare la perfezione della statuetta, si finisce per tagliarle la testa”.
    Di recente ho visitato l’aeroporto di Tel Aviv. Si trova lontano dal centro città e tuttavia la pista di decollo e atterraggio è affiancata a un paio di chilometri di distanza da agglomerati urbani costituiti da numerosi edifici multipiano.
    È solo un esempio per rimanere nel tema. Ma se guardiamo altrove, perchè in pieno centro di Copenaghen sorge e va in funzione un grosso inceneritore per rifiuti urbani, sormontato addirittura da una pista di ghiaccio? Da noi sappiamo per quotidiana esperienza che anche se si concepisse la costruzione di un tale impianto in una landa deserta per scongiurare inquinamenti e altro, sarebbe molto probabile un finale da “statuetta con la testa tagliata”.
    Non ho il conteggio preciso degli anni trascorsi da quando si è ipotizzato l’ammodernamento e il potenziamento dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano. C’è chi è da sempre contrario, forse c’è ancora chi punta al perfezionismo. Auguriamoci soltanto che ci sia qualche altro proverbio africano che dia effetti inversi rispetto alla conclusione di quello dei Baluba.

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