Coronavirus: il giorno dopo … con un altro morto; e non finisce qui !!

Aldo Bianchini

SALERNO / VALLO di DIANO – L’articolo che ho pubblicato martedì (Coronavirus: un’altra morte inquietante … ma qualcuno uno scrupolo di coscienza ce l’avrà ? don Michele Totaro e Mons. Antonio De Luca dove siete ?) ha provocato, come era facile prevedere, una serie di reazioni positive a catena, ma anche qualche contestazione ed una in particolare alquanto violenta.

E’ il rischio di chi fa questo mestiere, purtroppo è così e bisogna farsene anche una ragione; se non si vogliono contestazione è necessario fermarsi alla cronaca dell’avvenimento dando a tutti la parola fuorchè al giornalista.

Certo, ci sono anche modi e sistemi subdoli per dire e non dire e per rimanere sempre nella posizione di presunta indipendenza; a me purtroppo piace il sistema diretto di esprimere il mio pensiero tenendo sempre conto di capire in anticipo quale potrà essere la reazione della gente comune e del lettore assiduo.

Nell’articolo di ieri ho utilizzato l’avverbio “presunto” (giornalisticamente correttamente ineccepibile) per definire il termine “organizzatore e coordinatore” in capo al sacerdote don Michele Totaro e questa formula mi consente oggi di chiarire che il sacerdote di Monte San Giacomo (in quarantena a Roma) non sarebbe stato “organizzatore e coordinatore” ma soltanto e semplicemente “spettatore”; questo per sintetizzare le notizie che ho raccolto e che mi sono state offerte nel corso di tutta la giornata di ieri.

Per tutto il resto confermo, parola dopo parola, la mia visione dei fatti che sempre nella giornata di ieri sono stati vieppiù confermati dalla disgraziata morte del povero anziano ricoverato in quella casa di riposo di Sala Consilina; e questo grave fatto apre a chissà quali drammatici scenari futuri sui quali, spero, venga fatta un po’ di luce anche attraverso la presa di coscienza di chi ha preso parte a quei raduni catecumenali e non ha ancora ritenuto, come dovere civico, di autodenunciarsi per consentire alle Autorità competenti di poter individuare e tamponare nuovi focolai di contagio.

In casi di emergenza sanitaria assoluta, come questo, è giusto cercare di difendersi e tutelare la propria immagine e la propria responsabilità anche al fine di arginare la marea di ripercussioni sociali ed economiche che terranno in allerta tutti quelli che hanno partecipato a quei raduni e che il governatore della Campania si accinge ad identificare ove sia possibile; ma è anche molto giusto uscire allo scoperto, non nascondersi, e spiegare le ragioni (anche ovviamente comprensibili !!) dell’esigenza ineluttabile di quei raduni anche in costanza di severi provvedimenti restrittivi già adottati dal governo centrale con D.L. 31/01/2020, del DPCM 23/02/2020 e della ordinanza da parte della Conferenza dei Sindaci del Distretto n. 72, tutti provvedimenti che sicuramente baipassano le lettere circolari che ha comunque emesso la Chiesa in quei giorni (anch’esse tardive e contraddittorie) in favore della sicurezza generale. Addirittura il  Decreto Legge n. 6 del 23 febbraio 2020; dal quale all’arti 1 – lettera c, si legge testualmente: “c) sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi  natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo  pubblico  o  privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche  se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”; e sottolineo il termine “religioso”.

don Gabriele Petrocelli - parroco di trinità di Sala Consilina

Non solo; c’è anche la paradossale storia del cosiddetto “prete dissidente” (così definito da Erminio Cioffi sul quotidiano La Città del 18 marzo 2020) che avrebbe chiuso le porte agli organizzatori dei raduni che volevano la disponibilità della sua Chiesa a Trinità di Sala Consilina; ovviamente parlo di don Gabriele Petrocelli (prete intelligente e rispettoso delle regole e niente affatto dissidente !!) che rifiutò decisamente l’evento nella sua struttura.

Ma di questo, cioè della pedissequa scaletta ricostruttiva dei provvedimenti governativi, regionali e comunali dedicherò uno specifico articolo nei prossimi giorni.

Oggi mi preme rendere di dominio pubblico cosa mi ha scritto un avvocato di Teggiano dopo aver letto l’articolo di martedì; almeno per il momento ometto le generalità del professionista ed a stralcio pubblico il suo pensiero condensato in una frase di grande effetto: <“ … Debbo, a tal proposito, dire che davvero apprezzo e condivido quanto da Lei sostenuto nell’articolo a sua firma  “Coronavirus: un’altra morte inquietante …… Il suo ricordo del caro Comandante Luigi Morello è preciso, puntuale e soprattutto mirato a che il pianto non cancelli le tracce di quanto successo (e tuttora sta esplicando effetti) nel nostro amato Vallo di Diano>. Le parole evidenziate in grassetto (e tuttora sta esplicando effetti) danno un preciso significato a quanto è già accaduto, a quanto sta accadendo ed a quanto potrebbe accadere.

 

 

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Continuano, comunque, a pervenire a questo giornale testimonianze di dolore e di solidarietà per la famiglia del compianto Comandante dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina:

 

Comune di Teggiano

Il Comandante Luigi Morello non è più! Il Sindaco e l’intero Consiglio Comunale, interpreti del sentimento cittadino, si stringono al dolore della famiglia Morello, e lo fanno proprio e personale. Luigi, cittadino probo, fiero servitore dello Stato, padre e marito encomiabile, lascia nella nostra Comunità un vuoto incolmabile per capacità morali, competenza e professionalità, dedizione alla famiglia, attaccamento alla Nazione ed al suo paese, cui mai ha fatto mancare il suo sapere, il suo agire, la sua innata passione per la gente e il loro benessere e sicurezza.

 

 

Pro Loco di Sassano

Il Presidente, il Consiglio Direttivo e tutti i soci della PROLOCO DI SASSANO desiderano manifestare ed esprimere, anche nome di tutte le associazioni culturali di Sassano, ai Familiari del carissimo Comandante VV.FF. LUIGI MORELLO, il più sentito e più vivo cordoglio per un grave lutto che colpisce profondamente l’intero Vallo di Diano. Comandante del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina è stato un punto di riferimento per le Istituzioni e per l’intera Comunità del Vallo di Diano, per l’esempio di professionalità e di dedizione al lavoro per tutti coloro che lo hanno conosciuto e che adesso lascia in noi un profondo vuoto, che hanno apprezzarono la sincera amicizia, la generosità, il garbo e l’umiltà di una persona speciale. Alla moglie, alle figlie, ai genitori e ai familiari tutti si porgono le più sentite condoglianze. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e tutti i soci della PROLOCO DI SASSANO.

 

 

 

Michele Albanese (Direttore Generale Banca Monte Pruno)

Scrivere anche se un semplice pensiero, in questo momento, sul Comandante Morello non è assolutamente cosa facile. Forse il silenzio rappresenta un modo semplice, ma particolarmente rispettoso di ricordare un uomo di grandissimo valore. Le parole, però, in questo momento sono un segno leggero che lasciamo alla sua cara famiglia e mandiamo a lui che, dall’alto sicuramente continuerà a proteggerci . Persona umile, con un’educazione fuori dal comune, che non amava le luci della ribalta ma dalle retrovie riusciva a dare sempre il suo prezioso contributo.
Come ricordavamo’ poche ore fa, con il comune amico Daniele Campanelli, stavamo organizzando, insieme, il rilancio della “Life Onlus Sicurezza Stradale”, di cui era rappresentante, in quest’anno. Avevamo pensato a varie cose da proporre e fare per questo territorio, lui ci teneva molto. Ora sapere che non c’è più e dover fare a meno del suo ausilio, fa molto male.
Lo porteremo sempre nel nostro cuore e avrà un posto riservato durante gli appuntamenti della nostra Banca, a cui partecipava con la sua consueta vicinanza. Risale solo a pochi giorni fa la sua presenza presso il nostro sportello di Teggiano. Caro Comandante, caro Luigi, riposa in pace e continua a proteggere tutti noi dall’alto, dando supporto e forza alla tua splendida famiglia.
Il tuo amico Michele.

 

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