Famiglia TOTTI: La CARTA DI TREVISO 1990 a difesa dei minori sui mezzi di informazione!

Dr. Pietro Cusati

(giurista – giornalista)

 

La famiglia TOTTI in vacanza

L’informazione deve  ispirarsi al rispetto dei principi e dei valori su cui si radica la  Costituzione a proteggere l’infanzia e la gioventù per attuare il diritto alla educazione ed una adeguata crescita umana. Nessun bambino dovrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua “privacy” né ad illeciti attentati al suo onore e alla sua reputazione. Le disposizioni che tutelano la riservatezza dei minori si fondano sul presupposto che la rappresentazione dei loro fatti di vita possa arrecare danno alla loro personalità. Il settimanale Gente ha pubblicato sul numero 34  la foto di un personaggio sportivo al mare con sua figlia di 13 anni. Unanime reazione di indignazione contro la direttrice del settimanale Gente Monica Mosca  per le foto  poco appropriate di una minore. Come è noto a difesa dei minori sui mezzi di informazione esiste una carta deontologica precisa, la Carta di Treviso, che disciplina la  materia in modo assoluto. Le scuse della direttrice  del settimanale Gente  che , a suo dire , avrebbe fatto un errore in buona fede, senza intento denigratorio o lesivo. Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine  dei Giornalisti Carlo Verna  ha segnalato  al collegio di disciplina territoriale competente la direttrice responsabile di Gente,la giornalista Monica Mosca, al fine di valutare la sussistenza di eventuali violazioni della Carta di Treviso , inserita nel testo unico della deontologia , per aver pubblicato in copertina del settimanale la foto della figlia minorenne di due personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo focalizzando l’attenzione sull’aspetto fisico. Anche la Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale ordine Giornalisti  ha stigmatizzato l’episodio. “Sono molto dispiaciuta e amareggiata per le reazioni generate dalla pubblicazione sulla copertina di Gente numero 34 della foto di Francesco Totti e della figlia Chanel, scattate in spiaggia.” ha detto la Direttrice del settimanale Gente Monica  Mosca. “Come direttore ho sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia: era l’intento anche di questa pubblicazione, in cui si è voluto semplicemente ritrarre la famiglia Totti in un momento di normalità. In alcun modo, ovviamente, abbiamo mai inteso uscire da questo obiettivo” si giustifica la Direttrice Monica Mosca. Non può essere una giustificazione il fatto che si tratti di figlia di personaggi noti.  Semmai è un’aggravante, perché la minore, di cui si fa anche il nome, è perfettamente identificabile. Per una manciata di copie vendute in più, il corpo di minorenni viene sbattuto in copertina. In barba a ogni basilare principio di etica e buon senso . Il rispetto dell’immagine e della privacy degli adolescenti è un diritto inderogabile che va pienamente tutelato .I minori ,pertanto, sono soggetti bisognosi di una tutela privilegiata,della  integrità psico-fisica, affettiva e di vita di relazione. L’Ordine dei giornalisti e la FNSI, Federazione nazionale della Stampa Italiana hanno individuato  norme vincolanti per gli operatori dell’informazione. I giornalisti sono tenuti ad osservare tutte le disposizioni penali, civili ed amministrative che regolano l’attività di informazione e di cronaca giudiziaria in materia di minori, in particolare di quelli coinvolti in procedimenti giudiziari. Va garantito l’anonimato del minore coinvolto in fatti di cronaca, anche non aventi rilevanza penale, ma lesivi della sua personalità.Tali norme vanno applicate anche al giornalismo on-line, multimediale e ad altre forme di comunicazione giornalistica che utilizzino innovativi strumenti tecnologici per i quali dovrà essere tenuta in considerazione la loro prolungata disponibilità nel tempo. Tutti i giornalisti sono tenuti all’osservanza di tali regole per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge istitutiva dell’Ordine.

 

One thought on “Famiglia TOTTI: La CARTA DI TREVISO 1990 a difesa dei minori sui mezzi di informazione!

  1. La normativa sulla protezione delle informazioni personali in ambito giornalistico pone specifiche garanzie a tutela dei minori.E’ richiesta l’adozione di particolari cautele volte ad evitare di esporre i minori alla diffusione delle informazioni che li riguardano, ivi compresa la loro immagine, con conseguenze negative che possono riverberarsi sul loro sviluppo sereno all’interno del proprio contesto di vita.Il diritto del minore alla riservatezza deve essere sempre considerato come primario rispetto al diritto di critica e di cronaca. Anche qualora, per motivi di rilevante interesse pubblico e fermo restando i limiti di legge, il giornalista decida di diffondere notizie o immagini riguardanti minori, dovrà farsi carico della responsabilità di valutare se la pubblicazione sia davvero nell´interesse oggettivo del minore, secondo i principi e i limiti stabiliti dalla “Carta di Treviso.”

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