‘A meveza ‘mbuttunata la tradizione culinaria salernitana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nei vicoletti del centro storico, in giro nei rioni della città di Salerno, durante i festeggiamenti della festa del Santo Patrono, San Matteo, potreste inebriarvi dell’odore di aceto sprigionato nell’aria dalla “Meveza ‘mbuttunata”

La Meveza ‘mbuttunata, è un’antichissima ricetta della cucina povera,  quando, in tempi più remoti, i ceti meno abbienti cercavano di sfamarsi con le interiora di animali, tra cui appunto la milza.

Essi andavano nei macelli per richiedere le interiora degli animali, che rappresentavano le parti scartate dai nobili, quelle meno costose, per preparare un pranzo modesto per la propria famiglia.

Un cibo poverissimo da unire a pochi altri ingredienti: aceto, olio ed odori.

La Meveza ‘mbuttunata dall’ aroma intenso prodotto dall’aceto e dal vino, che le danno carattere e la rendeno  più succosa…

Suggeriamo di accompagnarla in tavola  con un buona birra, come le trappiste belghe, strutturate ed aromatiche, in quanto il vino sarebbe poco indicato per l’interferenza con l’aceto…

 

INGREDIENTI

2 milze di vitellone di media grandezza

1 lt di aceto di vino rosso

2 bicchieri di vino rosso Aglianico Taurasi

2 cucchiai di mosto cotto

2 spicchi di aglio

prezzemolo fresco

peperoncino

olio extravergine di oliva

menta

sale

 

PREPARAZIONE:

Lavare ed asciugare la menta ed il prezzemolo, e preparare un battuto con l’aglio, il peperoncino ed il sale.

Lavare ed asciugare la milza e spellare con una punta di coltello.

Creare una piccola tasca , inserire prezzemolo,aglio, olio menta e peperoncino Richiudere con lunghi stuzzicadenti, oppure cucire con dello spago da cucina.

Far rosolare, dorandola in una capiente pentola con dell’olio.

Aggiungere a questo punto una miscela di aceto di vino rosso( aglianico )ed il mosto cotto, quindi far sfumare a fuoco lento per circa tre ore, girando di tanto in tanto…

Servire fredda, tagliata a fette ed accompagnata da crostini.

Il piatto è servito!!

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