TERRENO MINATO PER LA RELAZIONE DEL GUARDASIGILLI ALFONSO BONAFEDE SULLO STATO COMATOSO DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA?

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista – giornalista)

 

Roma,22 gennaio 2021.La giustizia la vera scommessa del governo Conte e del Guardasigilli Bonafede. La  minaccia saranno le astensioni? Senza le riforme si blocca il Recovery Plan . Il primo banco di prova per il governo potrebbe essere la prossima  settimana al Senato sulla relazione del Guardasigilli Alfonso Bonafede sullo stato della giustizia. Uno scenario problematico,c’è  il rischio che il governo mercoledì vada sotto al Senato e il Ministro Bonafede sceglie la strada del silenzio?Il Senatore Luigi Vitali  ha annunciato  che non potrebbe mai “sostenere un governo che ha come ministro della giustizia Alfonso Bonafede”. L’opposizione ha dichiarato di votare contro , la senatrice Fiammetta Modena, membro della Commissione giustizia di Palazzo Madama, parla di “un anno nero per la giustizia”. L’opposizione è agguerrita,Italia viva gioca la sua partita più dura nelle due commissioni giustizia di camera e senato,la riforma della prescrizione è il primo obiettivo,l’ ostacolo è nei numeri  al Senato la maggioranza non lì ha dalla sua parte. Se pure mercoledì il governo dovesse farcela, l’iter delle riforme nelle Commissioni non è  facile, il presidente della Commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni  ha lanciato l’allarme: le riforme su processo civile e penale, Csm e ordinamento giudiziario “sono parte integrante del Piano nazionale di resilienza e ripresa, sarebbe un gravissimo errore ostacolarle”. In bilico c’è anche la riforma della prescrizione, la separazione delle carriere in magistratura, a cui il governo è contrario. Matteo Renzi ha annunciato il voto contrario senza averla letta  la relazione di Bonafede . Il primo febbraio in commissione scadranno gli emendamenti sulla riforma del processo penale, che contiene anche la nuova norma sulla prescrizione, e che Italia viva, già a febbraio dell’anno scorso, quindi in era pre Covid, aveva trasformato in un nemico da abbattere. Tant’è che fu lanciato il lodo Annibali, far slittare nel tempo, un anno in più in avanti, l’entrata in vigore della prescrizione di Bonafede,i cui tempi sono bloccati dopo la sentenza di primo grado, a patto che sia di condanna. Gli investimenti previsti nel Recovery plan  in tema di giustizia ammontano a tre  miliardi circa. Somme che dovrebbero servire  ad azzerare l’arretrato e consentire il recupero di efficienza della giustizia .Il Consiglio nazionale forense ha individuato le proposte dettagliate e sistemiche a supporto del ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’, già inviate al Governo e Guardasigilli, per dare un contributo alla modernizzazione della giustizia, intesa quale motore di sviluppo di una società inclusiva, caratterizzata da più ampi livelli di benessere collettivo, e quindi capace di garantire la soluzione migliore rispetto all’aspettativa di tutela dei cittadini. Il settore della giustizia non può essere revisionato soltanto in termini di bilancio e contenimento della spesa ma anzi deve essere rivolto costantemente al miglioramento del servizio offerto a cittadini e imprese, attraverso tre coordinate strettamente interconnesse: la razionalizzazione e semplificazione del quadro normativo esistente, l’investimento nell’organizzazione della giustizia, la formazione di professionalità di alto livello per la gestione degli uffici e l’implemetazione di competenze specifiche degli operatori del settore. “Per contenere il rischio della crisi della giurisdizione – ha sottolineato l’Avv. Maria Masi, Presidente facente funzioni del Cnf,Consiglio Nazionale Forense – e a parte ogni altra considerazione nel dettaglio delle singole proposte di modifica e soprattutto del  processo civile e del processo penale, reputiamo necessario invocare l’esigenza di  competenza e di responsabilità cosi come indifferibile è da considerarsi la specializzazione del giudice, elemento valutato in termini di miglioramento della qualità e dell’efficienza dalle istituzioni europee”.“L’emergenza sanitaria ,secondo la Presidente del Consiglio Nazionale Forense ha reso ancora più evidenti le condizioni strutturali dell’amministrazione della giustizia: edilizia giudiziaria, sicurezza delle aule, organizzazione dei ruoli e del personale, oltre alla necessità di rafforzare e implementare il sistema informatico a supporto dell’attività giudiziaria.  In questa prospettiva si inserisce la proposta del Cnf di superare l’ambiguità del doppio profilo amministrativo e giudiziario affidando l’organizzazione amministrativa a professionisti”.“La proposta di riforma mira ad esprimere una visione globale della giustizia, sottesa ai principi di competenza e responsabilità, nella consapevolezza che il sistema complesso, già messo a dura prova nell’ultimo anno, non può e non deve svilirne la funzione essenziale all’attuazione dei valori e dei principi della Costituzione”.

 

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