Terza dose: una nuova circolare del Ministero della Salute sulla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti COVID-19.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma, 15 settembre 2021 .Da lunedì 20 settembre 2021sarà somministrata la terza dose di vaccino anti Covid ai soggetti fragili ,per consentire l’inoculazione della terza dose verranno messe a disposizione ulteriori dosi di vaccino a mRna Pfizer e Moderna. Sono circa tre milioni gli italiani immunocompromessi ai quali per primi verrà somministrata la terza dose di vaccino anti Covid. Tra questi rientrano i pazienti trapiantati, oncologici e con patologie autoimmuni,subito dopo si procederà con gli altri soggetti fragili, gli ospiti delle Rsa e gli ultraottantenni. Il Comitato tecnico scientifico raccomanda  la terza dose “nei soggetti trapiantati, e, più in generale, in quelle categorie di soggetti connotati da significativa alterazione della funzionalità del sistema immunitario per cause legate alla patologia di base immunodeficienza comune variabile  o a trattamenti farmacologici determinanti marcata compromissione della risposta immunitaria”.I dati attualmente disponibili sull’efficacia del vaccino non supportano la necessità di un nuovo richiamo per la popolazione generale: è la conclusione di una revisione condotta da un gruppo internazionale di scienziati, fra cui anche esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità Oms e dell’Agenzia del farmaco americana Fda, pubblicata su “The Lancet”. La dose addizionale di vaccino anti-Covid va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose. Con la circolare del Ministero della Salute  vengono fornite indicazioni preliminari sulla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19. Facendo seguito al parere del Comitato Tecnico Scientifico, tenuto conto del parere di AIFA  , sarà possibile considerare la somministrazione di dosi addizionali  e di dosi “booster” ,come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario. Per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Secondo la circolare del Ministero della salute che porta la firma del Direttore Generale Dott.  Giovanni Rezza,le attuali evidenze sui vaccini anti COVID-19 in soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria, a seguito della somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino. In base alle indicazioni del CTS, si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi.La circolare del ministero della salute sulla terza dose aggiuntiva di vaccino anti-Covid distingue  tra dosi ‘addizionali e dosi cosiddette ‘booster’. Per dose addizionale “si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria”. Per dose “booster”, invece, “si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale”.La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose. Al momento, in base alle indicazioni del CTS, precisa la circolare, “si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi.Sono 10 le categorie di pazienti che potranno ricevere una terza dose ‘addizionale’ di vaccino anti-Covid: trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; AIDS. Si potrà utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati: Pfizer nei soggetti di età  12 anni e Moderna in d’età  18.

 

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