IL SISTEMA: cosa ne pensano i lettori

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Mentre la cosiddetta opposizione che da una parte della sinistra (ingolfata di vecchie cariatidi politiche) cerca di sollevare una non credibile opposizione contro la parte (più corposa) della sinistra deluchiana che domina la citta di Salerno dal 1993 affidandosi ad un ex magistrato (Michelangelo Russo, neo giornalista-editorialista, ndr!!) che spara a pallettoni, un giorno sì e l’altro pure, contro un altro ex magi strato (Claudio Tringali, ndr !!) che l’apparato deluchiano ha schierato come lo scudo di Achille contro Ettore, il dibattitto in città comincia a prendere quota.

E questo è un fatto positivo, perché in questi giorni di “apparente quiete prima della tempesta perfetta” (come ho scritto qualche giorno fa) anche altri big del passato (leggasi Salvatore Memoli !!) scendono in campo per profetizzare che le “Cooperative sono la fine del sistema”, per parlare di “Intrighi del calcio contro la Salernitana”, in una sceneggiata alla napoletana in cui “Tri gali imita Crozza” per magnificare De Luca che, stando alle devastanti parole di Michelangelo Russo, sarebbe stato addirittura protetto dalla magistratura.

Per finire a Roberto Celano che, da una destra insipiente, grida allo scandalo e chiede l’intervento della Procura sulle parole che Russo “avrebbe” pronunciato mercoledì sera dal trono di leader della parte della sinistra che si oppone a quella che gestisce la città.

Tutte cose trite e ritrite sulle quali non mancherò di ritornare nei prossimi articoli per “sputtanare” tutti quelli che oggi si ergono a censori della morale pubblica.

A me interessa, oggi, che cosa ne pensano i professionisti (oltre alla gente comune !!) che, magari sotto traccia, cercano di dire la loro rifiutando sdegnosamente ogni eventualeimpegno diretto nella gestione della cosa pubblica salernitana.

Il mio amico prof. Franco Di Giacomo (ci conosciamo da ragazzi) mi ha scritto una bella lettera aperta per rimarcare alcuni aspetti del mio modo di fare giornalismo: “Caro Aldo, ti ho sempre stimato come amico e come giornalista indipendente. Sono d’accordo che non bisogna sparare a zero su chiunque sia indagato come puerilmente fanno molti, ma nemmeno spingere l’opinione pubblica a credere che il cosiddetto sistema Salerno è un’invenzione, che non esiste il deluchismo, che i politici del   “cerchio magico” ed alcuni loro amici sono persone serie, oneste e lavorano unicamente per il bene di Salerno. Indirettamente in tal modo si sconfessa anche l’operato dei giudici che se indagano avranno pure qualche straccio prova. Questa volta, ed anche nelle ultime settimane, i tuoi articoli sono andati oltre alla narrazione dei fatti, sembra che orientino i lettori.   Io non condanno e non assolvo, attendo la sentenza dei giudici. Anche i tuoi articoli antideluchiani di una volta manifestavano troppa animosità, ma allora erano altri tempi. Oggi bisogna ubbidire alla propria ragione senza partecipare ai fatti narrati. E tu hai più volte dimostrato che lo sai fare. Una parola su Aniello. Sai che siamo cresciuti insieme nella DC.  È intelligente, colto e onesto. Ma siccome non è e non è mai stato un avventuriero politico e poiché credo decisamente che non abbia venduto la sua immagine ad un partito che ha sempre combattuto, non l”ha mai fatto, né lo farà mai, perché in extremis ha fatto quella scelta? Spera di ottenere buoni risultati per Salerno combattendo dall’interno dell’Amministrazione ? Non me ne volere. Per quanto possa essere importante il mio parere, dimmi che mi sono sbagliato. Farò ammenda. Ti voglio bene”.

Ineccepibili le riflessioni di Franco, posso comunque offrirgli ogni garanzia sulla mia onestà intellettuale e continuerò a dire, senza spingere l’opinione pubblica, che il deluchismo esiste esattamente come esiste il cerchio magico; ma se tutto è lecito bisogna accettarlo.

Dissento da lui soltanto per il giudizio sui magistrati; purtroppo sì, caro Franco, spesso indagano senza alcuna prova iniziale lanciando la rete a strascico, forzano vere e proprie aggressioni giudiziarie che quasi sempre portano ad assoluzioni incredibili e quando ormai non servono più.

Aniello Salzano lo conosciamo entrambi da tempo; io credo che abbia fatto questa forzatura per liberarsi di un centro destra inerte e per combattere dall’interno, come Tu dici, il “sistema Salerno” che esiste oltre ogni ragionevole dubbio.

 

 

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