Amarcord Quando c’era al Governo “Carmelo” Gli anni della politica seria

 

di Enrico Trotta

Dr. Enrico Trotta, giornalista

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, si susseguirono vari governi della Repubblica – certo erano anni “effervescenti”, in cui i governi, come oggi, avevano fibrillazioni. C’erano abbastanza sfiducie parlamentari… cadevano e si rialzavano le varie coalizioni.

Ma con l’abile “regia” di un navigato Presidente della Repubblica, come Francesco Cossiga (1986 – 1992) nei vari e variegati governi dell’epoca, ci fu un emergente uomo politico salernitano, dall’ ’87 all’ ’85 come sottosegretario prima alla Presidenza del Consiglio, con la delega alla Cassa per il Mezzogiorno, e dall’ ’89 al ’93 come Ministro delle Aree Urbane, l’onorevole Carmelo Conte.

Sicuramente un capolavoro di sceneggiatura e frutto di un’interessante mediazione politica, venuta fuori dal dialogo e dall’interfacciarsi di due “colossi” o “cavalli di razza” dell’epoca, come il Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, e il leader indiscusso del Partito Socialista, Bettino Craxi.

L’avvento di Carmelo Conte nei governi dell’epoca, portò fiumi di progetti e soldi soprattutto al Mezzogiorno, l’Italia del Sud, alla Campania ed alla provincia di Salerno. In quegli anni nacquero le nuove portualità, il ripascimento del litorale salernitano, una nuova visione di città e piano regolatore, che prese il nome di “PUC”, la prima metropolitana di una città non capoluogo di regione – una vera rivoluzione, insomma, che un politico di origine cilentana, come l’onorevole Carmelo Conte, contribuì a far nascere e sviluppare in un allora piccola città di provincia del sud, come Salerno.

Altri poi si intestarono i meriti di quella trasformazione “storica” del nostro territorio, perché, nel frattempo, nel 93/94 scoppiò l’ “isterico” fenomeno di Tangentopoli. Molti di quegli uomini politici a livello locale e nazionale furono “spazzati” via ingiustamente da magistrati “nevrotici” e assetati di protagonismo mediatico… arrampicatori sociali… ma questa è un’altra storia, un altro film, un’altra puntata!

 

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