Ricaviamo dai numeri di Camerota nuovi impulsi per il Turismo

 

da prof. Nicola Femminella (docente – scrittore)

28 gennaio 2022, per il quarto giorno si (non)vota il Presidente della Repubblica. Maratone logoranti sugli schermi delle TV nazionali, con i giornalisti in affanno a rincorrere i leader dei partiti e i grandi elettori; ciascuno degli inviati, per entrare nel magma della loro mente, e annunciare per primi il nome del futuro Presidente della Repubblica. Il resto delle ore, che ogni giorno ci propinano i mezzi di informazione, sono dedicate al Covid, per diffondere le posizioni antitetiche tra favorevoli e contrari al vaccino. Naturalmente tutte ampiamente motivate da pseudoscienziati che, sicuramente, si divertono a creare jacovelle con studi e documenti misteriosi. Un dibattito che si propone da mesi, sempre uguale, coinvolgendo anche medici e ricercatori che dovrebbero avere una posizione univoca su cure e provvedimenti che il governo e ognuno di noi deve adottare per limitare i danni e le paure causate dalla pandemia, che da due anni opprimono la nostra quotidianità. Moltissimi cittadini comuni partecipano sui social, cercando notizie rassicuranti, ma finendo con l’assumere una scelta meccanica e supina. Spesso la controversia rende feroci le due schiere e non mancano gli avvoltoi che ne approfittano per fare soldi. Il che deprime l’animo ancora di più. E il tempo trascorre senza dare attenzione e spazio ai mille problemi nei quali rotolano criticità incombenti. Ne cito alcune che interessano direttamente le famiglie: l’aumento delle bollette, dei carburanti, dei prodotti nei supermercati. E i paesi che si spopolano? I nostri ragazzi che emigrano? Chi ne parla abbastanza?

Alla ricerca di notizie alternative, di prossimità, mi dirigo sui giornali on-line e sulle televisioni locali, per sapere cosa accade in giro, nelle nostre comunità. Ed ecco una bella notizia, ne avevo bisogno e perciò su di essa mi soffermo per leggerla tutta. Da Info Cilento 22  gennaio scorso scopro con grande meraviglia che Camerota, nota per il Meeting del Mare, si è collocata al terzo posto in Campania per numero di presenze, portando nelle casse comunali 420 mila euro per imposte di soggiorno. Una somma importante che potrà essere usata per le esigenze della comunità. L’estata appena trascorsa ha, quindi, segnato indici importanti per il numero di turisti che hanno trascorso le proprie vacanze nella suggestiva località del basso Cilento. Il tesoretto è derivato da ben 650.000 pernottamenti che ci sono stati, tra il mese di aprile e settembre, portato dai vacanzieri alla ricerca di un gradito soggiorno. Favorito da un’estate lunga che ha reso suadente il clima sulle coste del mare, dalla bellezza delle grotte e delle calette, dal mare cristallino, da una ricettività ben curata da alberghi, villaggi turistici, B & B, appartamenti e case private. Interessante il dato riguardante gli ospiti (3580) che hanno soggiornato su imbarcazioni ormeggiate nella zona portuale, a significare l’importanza di tale infrastruttura.

Analizzando i dati si scoprono i margini di crescita ulteriore che sono a portata di mano degli operatori turistici locali. Si evidenzia il gran numero (circa il 48,02%) di turisti giunti da Napoli, a palesare una tradizione consolidata nel tempo, che uniti a quelli provenienti dalle altre province campane fanno quasi il 64% delle presenze. Ciò significa che ci sono molte regioni, specie nel nord, che potrebbero portare flussi aggiuntivi di turisti. Inoltre, sono ancora deboli quelli derivanti dai paesi stranieri che vedono la Germania, Svizzera e Austria nelle prime posizioni, ma con numeri esigui, rispetto alle potenzialità turistiche delle nostre località costiere. Anche qui si può fare molto di più, avendo avuto, durante l’estate, occasione di incontrare molti turisti stranieri che non hanno lesinato complimenti e sorrisi assai benevoli nei riguardi del territorio cilentano. C’è da aggiungere che il resto dei paesi che seguono Camerota, in direzione sud, come Scario (frazione di S. Giovanni a Piro), Policastro  (di Santa Marina), Capitello (di Ispani), Villammare (di Vibonati) fino a Sapri, sono ugualmente seducenti e in grado di esercitare un grande richiamo su turisti e tour operator nazionali e stranieri. E così le zone interne, alle loro spalle, costellate di meraviglie straordinarie che, fatte conoscere, potrebbero rivolgere lusinghe irresistibili ai gitanti, con ricadute e contributi consistenti sull’economia di questa zona a sud di Salerno. La monumentale Certosa di Padula, l’oasi naturalistica di Morigerati, le grotte di Pertosa-Auletta e Castelcivita, le alture del Cervati e la catena degli Alburni, Teggiano la città d’arte, Roccagloriosa e Roscigno per citarne alcune. E allora occorrono ricette confacenti per promuoverle con iniziative vincenti, al fine di guarire i ritardi accumulati nel passato. Le Proloco e gli assessorati dei comuni e degli enti comprensoriali devono elevare il proprio grado di vigore ed efficienza, eliminando per prima il tarlo delle separatezze che intralciano il cammino della crescita e dello sviluppo. È da creare un organismo unitario, coeso, come più volte ripetuto, che studi le risorse disponili nei territori e ne scopra tutte le vocazioni insite, che predisponga strumenti e costruisca iniziative e progetti per valorizzarle con tutti i mezzi disponibili della comunicazione. È stata finalmente istituita una legge per lo sviluppo delle aree interne e la Regione Campania si è dotata di una commissione attiva e solerte, chiamando dai singoli comprensori esperti a far parte di sottocommissioni di studi. Ne è presidente e responsabile l’on. Michele Cammarano che le riunisce e le sprona per individuare obiettivi possibili, ancorati ai patrimoni e agli accumuli economici, culturali, storici, naturalistici delle zone interne. Con passione e spirito di servizio si definiscono e si redigono progetti che sono sottoposti all’attenzione degli assessorati regionali che li valutano ed eventualmente li propongono per l’approvazione e il relativo finanziamento, se in linea con la programmazione generale della Regione Campania. Le risorse finanziarie non mancano, assicurate da bandi e capitoli finanziari sicuri.

Prof. Nicola Femminella

Avendo io visitato per alcuni anni il Cilento da nord a sud, ho avuto la possibilità di osservare da vicino e toccare con mano le ricchezze sedimentate nei nostri borghi e nelle nostre cittadine.  Mi sento di assicurare che la storia, l’arte, la natura ci hanno resi privilegiati, regalandoci luoghi luminescenti che riflettono suggestioni ed emozioni rare da trovare altrove in misura maggiore. Abbiamo la costa, la pianura, le montagne e le colline, i fiumi, il fenomeno carsico, il clima, la biodiversità, le tradizioni che hanno creato per le popolazioni uno spartito di incomparabile armonia. Dobbiamo solamente ascoltarne il suono e la voce narrante e comprendere i brani che esso esprime per noi. E poi ci vogliono gli esperti della comunicazione per confezionare i giusti accordi. Non possiamo mettere nelle vetrine solo la dieta mediterranea e la gastronomia. Mortifichiamo troppo le altre composizioni.

 

 

3 thoughts on “Ricaviamo dai numeri di Camerota nuovi impulsi per il Turismo

  1. Carissimo Nicola condivido i tuoi articoli concernente i due territori Cilento e Vallo di Diano e grazie anche all’impegno che profondi insieme alla Commissione presieduta dal Consigliere Regionale per le aree interne Michele Cammarano. Sono affascinanti i nuovi impulsi le case vacanza di famiglie a Marina di Camerota (SA),meritano .complimenti vivissimi per l’impegno ,il Comune di Camerota(SA),la perla del Cilento,il Sindaco Mario Salvatore Scarpitta,l‘assessora al turismo Teresa Esposito e tutta l’Amministrazione Comunale di Camerota, per l’ottima qualità dell’offerta turistica. E’un fiore all’occhiello il regolamento delle tre perle,condiviso dall’Assessore al Turismo della Regione Campania Prof.Felice Casucci ,relativo al progetto turistico per le case-appartamenti per vacanze, consistenti nell’assegnazione delle famose perle. Il Comune di Camerota consegnerà una mattonella in ceramica, prodotta dai locali artisti con incise le perle, alla casa vacanza che dovrà apporla avanti all’abitazione .

  2. Carissimo Nicola ,come ti è ben noto,Il Vallo di Diano ha perso la ferrovia Sicignano-Lagonegro, il Tribunale e il Carcere di Sala Consilina (SA) , alcuni enti ed uffici pubblici e privati. Se tutti i paesi del Vallo si dessero una mano? “L’unione fa la forza” e fa “la differenza”.
    Una buona occasione il PNRR e le aree interne, l’alta velocità,il ripristino del Tribunale e del Carcere di Sala Consilina ,l’istituzione di un Commissariato di Polizia,l’importanza strategica nazionale del progetto del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro,che prevede la costruzione di una DIGA a Casalbuono(SA),a schema idrico di connessione idraulica dei comprensori del Vallo di Diano,dell’Alto Bussento e della Piana del Sele.Le risorse idriche serviranno alla regolazione dei deflussi per l’utilizzo in agricoltura. Nelle nostre aree interne l’agricoltura rappresenta un presupposto essenziale per la lotta allo spopolamento e alla destrutturazione demografica delle Comunità locali.

  3. ti ringrazio, caro Pierino per la cortesia che usi nei riguardi delle mie modeste note. È necessario che taluni concetti, se ritenuti utili, possano diffondersi e affermarsi. Uno, a cui tengo molto, è quello dell’unità del Cilento una prerogativa che può rendere più forti le istanze delle comunità che abitano a sud di Salerno. lo ha ribadito più volte lAssessore Casucci. Spero che gli amministratori tutti e i nostri rappresentanti regionali e sprattutto i giovani ne condividano l’opportunità.

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