FONDERIE – BUONECO: a caccia delle lontra per trovare solo nutrie

 

Aldo Bianchini

La lontra

SALERNO – Meno male che non faccio politica; assecondare a tutti i costi l’onda del pensiero popolare per una manciata di voti sicuramente non mi farebbe esultare anche in caso di improbabile successo elettorale.

Non vorrei, quindi, essere nei panni di quei poveri cristi di candidati alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno per il rinnovo del consiglio comunale di Buccino, così come non vorrei essere in quelli dei sindaci di Oliveto Citra (Mino Pignata) e di Sicignano degli Alburni (Giacomo Orco) ma anche dell’uscente sindaco di Buccino (Nicola Parisi) che, essendo direttamente interessati al futuro e presunto inquinamento dovuto agli eventuali insediamenti delle Fonderie e della Buoneco (azienda che tratta i rifiuti), sono quasi costretti (almeno così appaiono !!) a rincorrere il ritrovamento di una stupenda, ormai inesistente, lontra per ritrovarsi con un fetido branco di nutrie, lontanissimo e schifoso parente della più nobile lontra.

Ricordo, come un flash di attualità, la battaglia che i presunti ambientalisti della Valle del Calore condussero contro la realizzazione dell’omonima  strada a scorrimento veloce che ancora oggi viene evocata come la panacea di tutti i mali; ebbene anche in quei lontani primi anni ’90 la lontra fu messa al centro della battaglia ambientalista; uno splendido esemplare della fauna fluviale che da tanto tempo ha fatto la fine del Duomo nella nebbiosa Milano con il mitico Totò che diceva “se si potesse vedere !!” (dal film “Totò, Peppino e la mala femmina”).

Ma si sa, oggi come allora, le campagne elettorali, anche quelle che interessano le piccole comunità, si combattono su tre temi importanti: ambiente, lavoro e turismo; anche se almeno da settant’anni a questa parte tutti fanno davvero ben poco per mantenere fede alle promesse pre-elettorali.

La nutria

Nel caso specifico “i nostri politici” si preoccupano più dei rischi eventuali e futuri (e fanno bene, per carità) dimenticando che nella stessa cosiddetta zona industriale di Buccino il pericolo del sicuro inquinamento è già stato interrato con il rischio di inquinare anche le falde acquifere del Tanagro prima che si riversi nel Sele. E questo grave fatto, scusate se è poco, non è all’ordine del giorno di nessun candidato e nessun sindaco del comprensorio.

Ero presente nell’aprile 2018 in Piazza Corinto di Buccino per assistere ad un convegno sul tema “Ambiente e Fonderie Pisano” (presenti Michele Cammarano e Oreste Agosto per i grillini, Gigi Casciello per Forza Italia, e Gregorio Fiscina – presidente ass. Paese Mio); in quell’occasione partì da uno dei convegnisti la chiara e pesante denuncia pubblica circa: “… l’interramento nell’area industriale di un indefinito ma pericolosissimo quantitativo di sostanze tossiche e scorie radioattive che costituiscono la vera preoccupazione ambientale per i cittadini di Buccino prima ancora che per le associazioni esistenti sul territorio …”.

Sono passati oltre quattro anni ma nessuno ha avviato una seria inchiesta conoscitiva a tutela della salute della gente.

Purtroppo, da noi, anche il candidato più sfessato (per usare un’espressione deluchiana) ha la smania di farsi eleggere e per questo è disposto anche a giocarsi ogni dignità; anche a costo di calpestare la propria libertà di pensiero per rincorre la mitica e quasi introvabile lontra.

 

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