Aldo Bianchini
SALERNO – Per caso, soltanto per caso, qualcuno mi ha inviato copia dell’invito che il Comune di Sassano e la Pro Loco hanno diffuso tra la gente per dare vita, questa mattina sabato 4 giungo 2022, ad una cerimonia molto suggestiva per celebrare tutti quelli che hanno operato e operano nell’interesse e per il bene della locale Scuola Media che sicuramente un tempo era intitolata al Sommo Poeta e che oggi sembrerebbe intitolata all’eroe dei due mondi Giovanni Falcone.
Ho utilizzato il condizionale del verbo “sembrare” perché l’intitolazione a Giovanni Falcone, a meno di trasversali artifici amministrativi, potrebbe essere stata superata da un’altra intitolazione della quale, forse, sia il sindaco che il presidente della Pro Loco, così come lo stesso ex sindaco Tommaso Pellegrino e i consiglieri del suo ultimo mandato da sindaco (fatta eccezione per i consiglieri Russo e Spano, assenti nel consiglio che adottò la nuova delibera per una serie di intitolazioni), se ne sono letteralmente dimenticati; sempre che l’intitolazione al compianto preside Guglielmo Apicella non sia stata soltanto una incredibile farsa pubblica andata in scena dinanzi ai tanti cittadini (compresi i familiari dei personaggi ai quali andarono intestate piazze, vie e edifici) accorsi a quell’ultimo consiglio comunale (15 set. 2020) dell’epopea Pellegrino che lasciava dopo dieci anni.
Sicuramente mi sfuggirà qualcosa ed altrettanto sicuramente questa mattina, nel contesto della manifestazione prevista per le ore 10.30 nello splendido cine-teatro “Totò” sarà chiarito ogni dubbio; con l’intervento della stessa conduttrice dell’evento la giornalista Chiara Di Miele (anche lei presente, come me, in quell’ultimo consiglio comunale del settembre 2020) che non mancherà di fare chiarezza sull’intitolazione della scuola più amata dai sassanesi.
Quella seduta del consiglio comunale fu una sorta di amarcord che pose fine alla grande epopea di Pellegrino con un fiume di intitolazioni: “… a tre sindaci: Michele Trotta “don Lilino”, sindaco dal 1955 al 1966, Andrea de Laurentiis, primo Presidente della Comunità Montana, e Vito Michele Priante, sindaco eletto nel 1947. Allo storico Preside Guglielmo Apicella, invece, è stata intitolata dal Consiglio comunale la Scuola Media. Mentre al Generale Giovanni Pizzi, che in Sardegna catturò il bandito Mesina, sarà intitolata la piazzetta nella località Santa Maria, dove mosse i primi passi e per Vincenzo Penna, soldato che ha lasciato la testimonianza della guerra, verrà realizzata un’altra piazzetta nel centro storico. L’area dietro la Chiesa Madre avrà il nome del Maestro Giovanni Rubino, padre della Banda musicale del paese, mentre nell’Area Industriale sarà intitolata una piazzetta ad Achille Frasca, storico imprenditore della Latte Silla …” (tratto dall’articolo a mia firma del 17 set. 2020 su www.ilquotidianodisalerno.it.).
Preciso, ovviamente, e non per mettere le mani avanti, che al momento non risulterebbe l’esistenza di una delibera a cancellazione di quella dell’ultimo consiglio di Pellegrino che per prassi doveva, invece, cancellare la precedente delibera che intitolava a Falcone la scuola media. Può anche darsi, ma qui le notizie sono confuse, che la delibera delle nuove intitolazioni fu soltanto annunciata e mai ratificata, oppure per la scuola media era relativa soltanto ad una piccola di essa.
Mistero che ritornare in gioco la farsa che sarebbe comunque molto deprecabile.
Auguro agli organizzatori della splendida manifestazione di oggi tutto il successo possibile nella certezza che sapranno anche dirimere i piccoli dubbi avanzati sull’intitolazione della scuola.