UCRAINA: tra rane e spaghetti la nuova “Troika” peggio di Pagliuca (anni ’50) nonostante la banalità di Medvedev

 

Aldo Bianchini

La "troika" in viaggio sul treno di ritorno dall'Ucraina

SALERNO – Negli ultimi giorni continuano le fotografie a tenere testa ad ogni importante reportage giornalistico: la foto dello staff della Banca 2021 sulle scale della Certosa di Padula, quella dei presunti “scopatori” di Salerno e buon ultima, ma soltanto in ordine di tempo, quella relativa al viaggio in treno fatto dalla nuova “troika” composta da Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz che di recente ha sostituito la troika originale (Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Theresa May) per non parlare di quella più astrusa di tutte: Angela Merkel, Cristine Lagarde e Ursula von der Leyen.

La foto è stata oggetto dei commenti più disparati; dalla destra sorrisi denigratori, dalla sinistra elevazione sugli altari della storia, per non citare Dmitrij Anatol’evič Medvedev che ha tacciato i tre grandi d’Europa come semplici mangiatori di rane e di spaghetti.

Immediate le reazioni brutali e senza appello di mezzo mondo occidentale nella condanna delle parole del russo apparse gravi ma anche banali.

Non entro nel merito del botta e risposta, lo lascio volentieri alle migliaia di analisti del settore; dico che la verità non sta mai da una sola parte.

Comunque sia la faccenda degli spaghetti (piatto italiano tipico e noto in tutto il mondo come la pizza) ha radici antiche soprattutto per noi cittadini del “bel paese”. Difatti all’inizio della seconda metà degli anni 50 un parlamentare della Repubblica Italiana fu protagonista in Norvegia (non vorrei sbagliarmi) di un fatto molto simpatico, ma che all’epoca suscitò un certo scalpore.

On. Avv. Salvatore Pagliuca - deputato italiano per due legislature (1948 - 1958) e presidente di varie commissioni parlamentari; un personaggio che ha segnato in positivo la storia politica di Muro Lucano (PZ)

Il deputato della D.C. avv. Salvatore Pagliuca (Muro Lucano -PZ- 1895 / 1973, deputato dal 1948 al 1958) alla sua seconda legislatura venne inviato nel nord dell’Europa per una importantissima missione diplomatica (insieme ad una delegazione allargata) in materia economica e scambio commerciale tra l’Italia e la Norvegia. Ebbene a quella missione, pur meritevole di attenzione, la stampa dedicò pochissimo spazio; allora non c’era questo sfondamento dell’informazione e neppure i TG o i talk show. La missione fu citata soltanto per un attimo in un ristretto “notiziario radiofonico”, tra la generale sorpresa il radiogiornalista annunciò che il capo delegazione, cioè l’on. Pagliuca, aveva messo a ferro e fuoco la città di Oslo per rintracciare un ristorante in cui poter gustare (con tutta la delegazione) gli spaghetti cucinati all’italiana con condimento alla murese. Poco accorto quell’improvvisato giornalista mancò di precisare che quegli spaghetti rientravano a giusta ragione nel cuore della missione italiana.

Cosa molto diversa per gli spaghetti e le rane, con salsicce, consumate sul treno dalla troika di oggi che, a differenza degli spaghetti datati anni ’50, c’entrano davvero poco con la missione svolta in Ucraina; ma i tempi cambiano e addirittura la foto dei tre rischia di passare alla storia, sempre che la vicenda Russia-Ucraina si concluda (come mi auguro) per l’intero occidente.

 

 

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