DE ROSA: il maratoneta dei “sogni”

 

Aldo Bianchini

SALA CONSILINA – Da ragazzo facevo atletica leggera (mezzofondo) agli ordini del compianto prof. Domenico Varricchio (responsabile tecnico C.S.I.); parlo della fine degli anni ’50 e l’inizio dei miracolosi anni ’60. Noi del gruppo CSI di Salerno soffrivamo, in forma leggera e non parossistica, i continui confronti cui eravamo chiamati a sostenere, soprattutto nelle gare studentesche, con i giovani rappresentanti di due licei in particolare: Sala Consilina e Vallo della Lucania. Loro mostravano, almeno come forza di volontà ed a livello ideale, di avere sempre qualche stimolo in più rispetto a noi giovani atleti del capoluogo.

All’epoca non conoscevo né Sala Consilina e men che meno Vallo della Lucania, non sapevo neppure dove fossero; ma quel tarlo che si insinuava nel cervello prima di ogni gara dava un certo fastidio; anche se alla fine la nostra maggiore abitudine e attitudine alla gara aveva quasi sempre la meglio.

In epoca molto più recente, parlo di questi ultimi anni, sono rimasto sorpreso per il notevole sviluppo delle competizioni podistiche che nel Vallo di Diano e in tutto il Cilento proliferano anno dopo anno e gara dopo gara.

Ho preso atto che nel Vallo di Diano (parlo del Vallo perché è una realtà che conosco molto meglio delle altre) esiste un movimento podistico che va oltre ogni più rosea considerazione e che coinvolge diverse centinaia di giovani podisti che, con alterne fortune, fanno da ponte tra le vecchie generazioni e quelle emergenti di giovanissimi atleti in erba.

Ho scoperto, anche, l’esistenza di un personaggio estremamente interessante sia dal punto di vista della personalità che da quello dell’attaccamento alle origini, al territorio ed al grande piacere di correre.

Il suo nome è Giuseppe De Rosa e vive nella fraz. Trinità di Sala Consilina; notissimo a livello internazionale, un po’ meno a livello locale, anche perché la sua grande passione per la corsa e per l’esplorazione la svolge in gran parte al di fuori dei confini nazionali.

Nella sua ormai lunga vita di maratoneta, Giuseppe De Rosa, ha fatto di tutto e partecipato ad imprese podistiche che hanno, spesso, il sapore della rivendicazione personale nella sua eterna ricerca per l’ottimizzazione del difficile rapporto “cervello – ambiante – corpo” che consente di vivere bene in un ambiente pieno di ostacoli, di pensare il meglio per scacciare il peggio e di stare bene con se stessi, a cominciare dalle condizioni fisiche per finire a quelle mentali nell’ottica di una relazione positiva verso il mondo esterno.

Per ristrettezza di spazio giornalistico, e soltanto per quello, non è qui il caso di rifare l’immenso elenco delle imprese podistiche che hanno visto Giuseppe De Rosa si come protagonista assoluta che come comprimario; difatti l’atleta salese è dotato di una enorme sensibilità verso il prossimo che lo porta facilmente a rapportarsi con gli altri in forza di un “senso di appartenenza e di gruppo” che lo pone al di sopra del livello medio-alto della grande famiglia di “podisti – esploratori” perché Giuseppe è, forse, essenzialmente un esploratore dell’incognito con un forte bagaglio di ricerca innanzitutto su se stesso e sulla sua trasformazione psico-fisica fin da quando, da ragazzo sovrappeso (pesava circa 130 kg.) si lancio nella prima seria e concreta esplorazione del suo corpo anche come conoscenza generale di tutto quello che lo circondava per chiudere il cerchio di una vita migliore, più sana e più adeguata all’ambiente naturale che circonda tutto il genere umano.

Ed in questo suo lungo cammino mentale, spirituale, fisico e mentale Giuseppe De Rosa ha trovato al suo fianco non soltanto mici sinceri che lo hanno seguito nelle sue imprese ma anche intelligenti sponsor che gli hanno consentito di raggiungere traguardi impensabili.

E’ una fisa, dunque, quella di De Rosa che si distingue anche per il fatto di non avere, alla base della sua preparazione fisica, schede o tabelle di allenamento; lui veste l’abbigliamento adeguato alla bisogna e va di corsa verso l’infinito da esplorare; e sogna, chiude gli occhi e corre, sempre comunque e dovunque.

Ma ha anche un messaggio da trasmettere ai giovani che intendono avvicinarsi alla disciplina da lui praticata: “Vorrei solo far capire ai ragazzi che possono riuscire in tutto, se si desidera veramente raggiungere un obiettivo. Io sogno ed ancora continuo a sognare di viaggiare, scoprire, vivere ogni attimo della mia vita”.

 

 

 

One thought on “DE ROSA: il maratoneta dei “sogni”

  1. Congratulazioni vivissime e sinceri rallegramenti al grande ultramaratoneta di Sala Consilina, Giuseppe De Rosa, Campione del Mondo,vincitore della Roadsign Continental Challenge, le ultramaratone corse in cinque continenti. Un meritatissimo plauso a due imprenditori illuminati e lungimiranti del Vallo di Diano, main sponsor, Renato Auleta e Carmine Cardinale che hanno sostenuto il campione mondiale ,l’eroe Giuseppe De Rosa,orgoglio del nostro territorio, premiato, nella sua Città Sala Consilina, dalle mani di Jerome Lollier di Canal Aventure, ideatore della Roadsign Continental Challente.

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