LAGONEGRO: “Libertà e progresso” ricusata … ma è stato davvero un errore ?

 

Aldo Bianchini

LAGONEGRO (PZ) – Seguo spesso “lecronachelucane.it” e non soltanto perché sono lucano doc essendo nato e cresciuto a Muro Lucano; lo seguo soprattutto perché è un giornale quotidiano-online fatto davvero bene, con garantita professionalità e con una impaginazione gradevole e facilmente leggibile.

Dunque proprio scorrendo le pagine di “lecroncahelucne.it” del 17 aprile scorso mi sono soffermato con molto interesse sulla pagina n.4 che a tutte colonne titolava: “Iannibelli, Pittella e La Guardia: che figuraccia a Lagonegro” e come occhiello “Ricusata la lista a cui aveva partecipato anche FdI. Motivo ? A venti minuti dal deposito ancora non completa”.

Nel contesto dell’articolo, firmato dall’ottimo giornalista Massimo Della Penna, vengono spiegate le ragioni della “presunta figuraccia” che racchiudo sinteticamente nel fatto che la lista non essendo pronta per le ore 12.00 è stata depositata completa alle ore 13.45 e, quindi, ricusata; con l’effetto che la lista “Libertà e Progresso” è rimasta fuori (a meno di capovolte giudiziarie sempre dietro l’angolo) dall’attesissima consultazione elettorale amministrativa in cui si doveva contrapporre in un miscuglio non ancora ben definito tra FdI e PD alla lista capeggiata dalla sindaca uscente (perché sfrattata maldestramente dalla magistratura) Maria Di Lascio per “Lagonegro riparte”.

Nell’utilizzo del termine contrapposizione non c’è nessuna invenzione giornalistica; nel senso che se FdI e PD fanno una lista insieme diversa da quella del resto del cdx (e/o del csx) che supporta, nella fattispecie, la Di Lascio anche i bambini sono autorizzati a credere cha lo scontro che è in atto si sta estendendo in molte altre zone del Paese.

Effetti ubbriacanti della vittoria elettorale politica del cdx ?, ognuno può pensarla come crede.

E se invece dello scontro ci trovassimo di fronte ad un manovra molto ben orchestrata per favorire la corsa a sindaco dell’indomabile Maria Di Lascio ? L’errore nel ritardo della presentazione della lista lascia pensare proprio a questo, senza alcuna malignità. Difatti si fa fatica a credere che un personaggio di navigatissima esperienza come l’on. Marcello Pittella o l’avvocata Concetta Iannibelli possano essere incappati in questo strano e puerile errore.

Si potrebbe a questo punto ipotizzare una sostanziale solidarietà, anche del PD (e la cosa sarebbe anche giusta per la giustizia !!), nei confronti della ex sindaca che è stata brutalmente scalzata dalla sua poltrona per ragioni del tutto incomprensibili. Del resto Pittella, con la sua famiglia, conosce molto bene i danni che può produrre un’inchiesta giudiziaria portata avanti con stoica perseveranza in presenza del nulla o soltanto di fumose ipotesi di reato. E da questa sua posizione di superinquisito-innocente potrebbe benissimo, a mio modo di vedere, aver deciso di soccorrere la malcapitata Maria.

E forse è stato un bene per tutti che le liste di Concetta Iannibelli e di Antonio Brigante (il quarto concorrente sindaco) siano state ricusate dall’attenta commissione elettorale che con le sue determinazioni ha, comunque, aperto la strada della riconferma per la Di Lascio che se la dovrà vedere con il solo giovane concorrente Salvatore Falabella (Lagonegro nel futuro).

In questo modo sarà il popolo-elettore a giudicare nel merito politico-giudiziario la posizione della Di Lascio che nei primi due anni del suo mandato stava facendo bene e velocemente il suo lavoro di sindaco.

La parola, e la matita, agli elettori; ne sapremo di più nel pomeriggio del 16 maggio prossimo.

 

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