LAVORO & SICUREZZA: da Michele Rinaldi a Luana D’Orazio e Sabri Jaballah il file-rouge è sempre lo stesso: “Sicurezza e prevenzione”

 

Aldo Bianchini

Il piccolo Andrea tra il dr Cusati e il prof Senatore

MONTESANO sulla MARCELLANA – In tantissimi ricordano il gravissimo infortunio mortale della giovane Luana D’Orazio (22 anni) finita stritolata in un orditotio (di costruzione tedesca e dal costo di circa 1milione di euro) avvenuto il 3 maggio 2021 e dell’infortunio, sempre mortale, di Sabri Jaballah (21 anni) deceduto il 2 febbraio 2021 schiacciato sotto una pressa; entrambi in aziende industriali façoniste del tessile nel cuore pulsante del centro Italia in materia di attività super produttive. Oppure la morte di Matteo Leone (34 anni) causata da un carrello elevatore (condotto da un suo compagno di lavoro) nel porto di Salerno il giorno 25 maggio 2021.

Una sequenza di “morti bianche” impressionante nel breve volgere di qualche mese; e tutti, come sempre, a riproporre l’antico dilemma della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro senza alterare il difficilissimo equilibrio uomo-macchina.

Della gravissima disgrazia caduta come un macigno sul capo del giovane Michele Rinaldi (36 anni, marito dell’allora 32enne Angela Fornino e padre del piccolo Andrea di appena un anno), che non ha avuto risonanza mediatica nazionale quasi nessuno, eccezion fatta per i più intimi, ricorda la tragedia che un triste mattino del 13 settembre 2012 sconvolse la tranquillità di Montesano sulla Marcellana che era già stata scossa terribilmente la mattina del 6 luglio 2006 per la morte di Giovanna Curcio (nata nel 1990) e Annamaria Mercadante (nata nel 1957) bruciate vive nell’incendio del materassificio Bimaltex.

Un momento della cerimonia

In quest’ottica, più di amarcord che di sostanziale presa di posizione in favore della sicurezza sul lavoro, si è svolta qualche settimna fa (esattamente il 5 novembre 23) nell’abitazione montesanese in cui vivono la vedova di Rinaldi e il figlio Andrea, oggi undicenne, una suggestiva e per certi aspetti anche commovente cerimonia in ricordo dello scomparso Michele ma anche per testimoniare al figlio Andrea la vicinanza delle istituzioni a lui ed alla sua famiglia.

Una cerimoni intima, quasi riservata, ottimamente organizzata da Mario Salvatore Senatore (docente – scrittore – poeta) che fu tra i primi ad interessarsi del caso del piccolo Andrea rimanendo a lungo vicino all’intera famigli Fornino-Rinaldi.

Presente anche il sindaco di Montesano, prof. Giuseppe Rinaldi, come si evince dalla foto

La presenza del sindaco di Montesano sulla Marcellana “prof. Giuseppe Rinaldi” ha sugellato la vicinanza dell’Amministrazione Comunale che non ha dimenticato la tragedia del 13 settembre 2012 e che si ripromette di ricordare anche pubblicamente il sacrificio di Michele che pur di lavorare e di creare reddito per la famiglia rischiava la sua vita in ambienti di lavoro poco sicuri da tutti i punti di vista. Ovviamente presenti anche i quattro nonni di Andrea: Rosario Fornino e Rosa Romano per parte di madre; Antonio Rinaldi e Antonietta Loprete per parte di mamma.

La cerimonia è stata condotta con garbo e senso di umanità dal noto giornalista valdianese Pietro Cusati (giurista e segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano) che ha evidenziato le spigliate caratteristiche del piccolo Andrea il quale non si è perso d’animo ed ha risposto alle tante domande toccando anche il lontano ricordo di un papà rimasto con una immagine nebulosa ma indelebile in un angolo speciale del suo cervello.

Cosa dire o augurare al giovanissimo Andrea Rinaldi ? Innanzitutto di mitizzare nel suo inconscio la figura paterna come punto di riferimento inamovibile per il resto della sua vita e poi di studiare per far sì che un giorno, nei panni di un giovane ispettore del lavoro, possa contribuire a migliorare la situazione legislativa e pratica della prevenzione – sicurezza e igiene sul luoghi di lavoro affinchè fatti gravissimi come quello accaduto al padre non si ripresentino mai più.

 

 

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