il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

CITTA’ VALLO: e De Luca disse … “in verità, in verità vi dico”

Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Domenica 7 ottobre 2018 rimarrà, forse, nella storia del Partito Democratico (ovvero delle ceneri di quel partito che fu …) del Vallo di Diano come la giornata in cui finalmente Gesù è sceso tra i comuni mortali per annunciare che “In verità, in verità vi do un consiglio, non perdete tempo con queste sciocchezze: per me i Comuni sono sovrani”. Il riferimento era per la famosa Città Vallo tanto sospirata non solo dal suo ispiratore Carmelo Bufano ma anche da quasi tutti i sindaci dei comuni del comprensorio che in questi ultimi tempi hanno deliberato, liberamente, almeno per l’indizione di un referendum istitutivo tra l’intera popolazione avente diritto al voto.
Questa la notizia che ho letto con attenzione da un report giornalistico dell’ottimo Antonio Sica (Italia/2 tv) per dare vita a questo mio approfondimento.
La cosa più umiliante per loro stessi è stata che molti dei sindaci, assessori, presidenti presenti hanno applaudito a piene mani quando Vincenzo De Luca (Gesù di Ruvo del Monte) accompagnato dall’immancabile figlio Piero, nel Vallo per partecipare al La Mura Day, ad un pranzo in suo onore presso l’agriturismo Fattoria Alvaneta di Padula ed, infine, al taglio del nastro di un nuovo asilo nido in loc. Bivio di Padula alla presenza di quasi tutti i sindaci della zona e di personaggi noti e meno noti, ha preso la parola dal palco allestito alla bisogna e come da par suo ha dato fiato alle trombe della sua apodittica megalomania. Meno male che non ha detto “Io vi ho portato l’asilo con le mie mani !!”.
La cronaca di Antonio Sica non aggiunge altro; soprattutto non dice che, in verità, non tutti i sindaci e i personaggi presenti hanno applaudito a piene mani per dare ragione al “capo supremo” e mortificarsi ai loro stessi occhi e condannare quanto da loro stessi scritto nelle varie delibere di sostegno all’azione pervasiva ed efficace di Carmelo Bufano. Per questo ho ritenuto doveroso fare questa precisazione in quanto anche uno dei non ammessi al palco imperiale non ha applaudito e merita, quindi, la giusta citazione; parlo di Raffaele Accetta (sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana) che con grande dignità è rimasto impassabile quando molti altri, invece, applaudivano con lena e convinzione.
Il governatore probabilmente era un po’ stanco dopo l’intensa mattinata e l’ottimo pranzo in Fattoria e molto verosimilmente ha preso asso per figura; il referendum che vogliono, o meglio volevano, i sindaci è con il quorum e, dunque, a maggior ragione appariva come uno strumento altamente democratico che il solito “uomo solo al comando” non può azzerare con una delle sue, non più esilaranti, battute come se il territorio non si fosse impegnato da decenni in quella direzione.
Ma con quale classe politico-amministrativa ha a che fare la gente del Vallo di Diano se da decenni viene rappresentata da personaggi pronti ad applaudire anche le cavolate sparate dal governatore che, nella fattispecie, non era stato forse ben informato dai suoi collaboratori sulla tipicità del referendum richiesto in massa dalla comunità valdianese ?
C’è solo da sperare che detta classe venga spazzata via, a turno, nelle prossime elezioni amministrative perché fin quando esisterà al governo della cosa pubblica il territorio perderà, dopo la ferrovia – il tribunale – il carcere ecc., anche le altre infrastrutture pubbliche.
Nella foto, scattata sul prato della Fattoria Alvaneta, vedete tutti gli amministratori affannarsi per la conquista di un posto al sole; due signori sghignazzano nelle retrovie, mentre i benpensanti cercano comunque di defilarsi. A proposito, è stata notata la presenza anche del fedelissimo Nello Mastursi, l’uomo che aveva la suo arco tutte le frecce per abbattere il “sistema di potere deluchiano” dopo aver contribuito a costruirlo, che ora deve accontentarsi di brevi apparizioni in quarta fila.
Un’ultima curiosità; sembra che il Comune di Sassano si sia pubblicamente candidato ad ospitare un nuovo rendez-vous enogastromico per far assaporare al governatore il mitico piatto di “patan e cicc” che tanto campanilismo con Monte San Giacomo ha creato durante la scorsa estate.
E la storia continua.

3 Commenti

  1. Domenica 10 ottobre? La mura day? Mi sembra un po’ spaesato, ha perso anche la cognizione del tempo. La cosa più umiliante non è questo articolo che nulla dice, che è fermo ad una critica faziosa e priva di qualsiasi spunto. La cosa più umiliante è che si sbandiera la città-vallo, il grande referendum dei cittadini, ma non si è mai spiegato nulla su quello che i cittadini dovrebbero votare. Ha mai partecipato, lei che scrive, a questi incontri di carmelo bufano? ha visto quanta gente li segue? sa, per caso, se chi vive nel vallo di diano abbia la minima idea della cosa? il carcere, il tribunale, questo, quello. blablabla. Lei stesso, sa per caso i riflessi della città vallo? Sa se i cittadini voterebbero si oppure no? ha mai pensato di scrivere un bel pezzo sulla proposta città vallo, invece che questi articoletti? Ha mai pensato a fare informazione seriamente? Nel vallo abbiamo bisogno di gente che si impegna fattivamente, non di queste chiacchiere. AH dimenticavo: all’indomani del contratto di governo giallo-verde si è anche diffusa la notizia di una riapertura del tribunale…attendiamo fiduciosi le imprese di castiello & i nuovi “protagonisti” su questa vicenda. Mi sembra l’unica cosa azzeccata nell’articolo: la storia si ripete.

  2. Ringrazio l’anonimo e “sciacallo” lettore per la segnalazione della data sbagliata che ho provveduto rapidamente a correggere. Tutto il resto lo rimando all’anonimo e temerario mittente, con la speranza che si faccia vivo e declini le sue vere generalità. Soltanto così potremo, semmai, avviare un sereno dibattito storico-politico.

    • Concordo in pieno ,…….. farò leggere a più persone possibili questo tuo articolo , mi chiedo , ma come è possibile farsi incantare ancora dal governatore dei poveri . Se fossi stato presente mi sarei indignato ,ci avrei messo la faccia a differenza del tuo anonimo contestatore ed avrei se costretto sfatato il falso mito che circonda questo personaggio. Essendo io di Salerno , ma residente per motivi contingenti vicino polla ho modo di sperimentare con mano tutti i giorni la differenza in qualità della vita sotto tutti gli aspetti tra le due realtà……….altro che Carlo Levi ed il suo libro . La realtà dopo Eboli è veramente molto peggio ed investe tutto quello che per un cittadino dovrebbe essere normale vedi alla voce trasporti , sanità etc etc.
      Diciamo che per motivi istituzionali ci sta’ una visita in occasione di di un inaugurazione di una struttura pubblica
      un politico serio ,si sarebbe comportato in modo sobrio ed umile , senza enfatizzare un evento normale in un paese civile , non avrebbe portato in passerella il proprio figlio ne sarebbe andato in alcun agriturismo a mangiare
      si sarebbe accontentato di un caffè nel bar del paese , avrebbe stretto qualche mano e sarebbe ripartito .
      Avrebbe fatto senz’altro più bella figura , ma si sa ormai la gente va a vedere il personaggio de Luca non il politico magari ci si fa anche un selfie , ride alle battute del governatore felice di poter raccontare un giorno di aver visto nel vallo di di Diano la presenza di un personaggio famoso.

      Per ovvi motivi di spazio e tempo mi viene difficile approfondire in questa sede la carriera politica di de Luca e di dare una valutazione complessiva sul suo operato , mi limito a giudicare il tuo articolo , non ho motivo di dubitare sull’accaduto anche perché si parla sempre più spesso di mitiche tavolate , organizzate per compiacere il governatore e quindi non sarebbe la prima volta ne l’ ultima ,……………mi chiedo solo quali sono stati i commenti sulla via del ritorno dello staff di de Luca a proposito dei politici locali presenti e del loro comportamento……………
      Posso immaginarlo …………………..lascio a voi ogni interpretazione eventuae ,ti saluto augurandoti che i cittadini di questo remoto luogo , possano un giorno risvegliarsi dal torpore che li tiene prigionieri da troppo tempo ormai e ritornino ad essere il popolo combattivo e fiero di una volta .

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