Rosario, il motociclista strofottente

Giuseppe Bianchini

Quella che leggerete oggi è una denuncia che deve essere raccolta dalle Forze del’Ordine

Padula – Per concludere l’articolo di ieri che riguardava i dati forniti dall’associazione Life-Onlus di Daniele Campanelli la cui azione va sempre apprezzata e incoraggiata con tutti i mezzi. E’ il momento, però, come dicevo ieri che anche la stampa cominci ad assumersi le proprie responsabilità. Bisogna fare un salto di qualità e passare dalla sterile cronaca di fatti già avvenuti alle denunce preventive di fatti che potrebbero accadere e che solo per caso non sono ancora avvenuti. Ieri avevo parlato della strada provinciale che dal bivio di Padula porta verso Silla e poi verso Teggiano, una strada che nel rapporto Campanelli non risulta ma che ha prodotto già incidenti anche mortali. Vorrei segnalare alle forze dell’ordine che su quella strada provinciale ogni giorno, intorno alle ore 15, sfreccia la nera e potente motocicletta di “Rosario” (così dovrebbe chiamarsi il centauro che ha scambiato quel rettilineo con la pista di Monza). Lo sparo del rumore della grossa cilindrata di Rosario fa tremare addirittura i vetri delle case ed entra nei timpani come un boato assordante. A voce ho denunciato più volte, nel corso di qualche convegno, questo motociclista (che a detta di molti dovrebbe essere di Padula) che si allena quotidianamente sulla pista tra Caiazzano e Varco Notar Ercole sfrecciando, poi, fin sotto Teggiano. Non è accaduto mai nulla e il cosiddetto “Rosario” più strafottente di prima continua nei suoi allenamenti. Mi sono più volte chiesto perché bisogna aspettare qualche incidente o qualche grave investimento per poter intervenire in maniera drastica e definitiva. Mi aspetto, ora, dopo questa denuncia scritta che qualche blocco stradale venga eseguito in più giorni e in più occasioni per bloccare l’impenitente Rosario che certamente non legge i giornali e che, quindi, rimarrà all’oscuro di questa denuncia almeno fino a quando non sarà decisamente fermato. Ci vuole l’intervento di forza, non basta più fare le analisi sulle cause degli incidenti. Bisogna mettere fine alla chiacchiere dei convegni e passare ai fatti, senza se e senza ma.

One thought on “Rosario, il motociclista strofottente

  1. Tale incuranza e disprezzo per l’altrui simile meriterebbe di essere ricambiato cn qualcosa che, ahimé, non può essere messo in atto … un vero peccato! Spero che prima o poi qualcuno della sua “pasta” (e che quindi può e sicramente c’è) si diverta al gioco del “bersaglio mobile”.
    Roller

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *