Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo le anticipazioni di questo giornale del 15 e 17 novembre scorsi, c’è stata anche la rivelazione de “Il Mattino” della cena riservata, se non proprio segreta, tra il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e quello di Salerno Vincenzo De Luca che sarebbe stata propedeutica all’attivazione di una strategia per mettere fuori dal Consorzio il presidente Salvatore Memoli, assolutamente non gradito a De Luca come avevo in precedenza descritto. L’anonimo articolista de Il Mattino non svela tutto l’arcano complotto perché, forse, non lo conosce fino in fondo. Il giornalista non dovrebbe mai fermarsi alle imbeccate ma andare sempre e comunque oltre il chiacchiericcio indagando di persona. La prima cosa che mi sono chiesto leggendo la notizia è stata quella di capire quando questa benedetta cena è stata consumata. La strategia per abbattere Memoli deve forzatamente essere cominciata diversi mesi fa, prima delle ultime nomine del giugno 2011 che hanno sostituito ed integrato alcuni ruoli chiave dell’organizzazione strutturale e gestionale del Consorzio Farmaceutico Intercomunale. La cena, quindi, potrebbe essere stata consumata proprio in quel periodo, perché a giugno risale l’importante inserimento nel Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio di Flaminio Budetti, fratello del più noto Raffaele Budetti, patron dell’emittente televisiva privata LIRA-TV e notoriamente amico di Vincenzo De Luca. La notizia è reperibile sul sito ufficiale del Consorzio, basta cliccare per leggere e credere. Del resto Budetti lo ha voluto e inserito proprio Aliberti. L’improvviso interesse manifestato da Lira Tv verso le vicende del Comune di Scafati mi aveva meravigliato, non lo nascondo, soprattutto quando ha mandato in onda un lungo reportage sull’azione, poco condivisibile, messa in atto dal sindaco Pasquale Aliberti che, mutuando l’atteggiamento tipico degli anni ’50 del compianto commendatore Achille Lauro, si era messo a distribuire pacchi dono (con pasta, caffè e zucchero) ai suoi concittadini meno abbienti. Cosa voglio dire con questo. Niente. Soltanto che le alleanze politiche passano anche attraverso questo tipo di accordi. Senza assolutamente mettere in discussione le certe competenze tecniche e professionali possedute da Flaminio Budetti che, per quanto mi riguarda, resta un illustre sconosciuto. I due episodi stanno a dimostrare le tappe dell’avvicinamento di Aliberti verso De Luca, della disponibilità del primo a bruciare l’ex presidente Memoli; della disponibilità del secondo a favorire determinati accordi a patto di abbattere definitivamente il nemico Memoli. Del resto, senza meraviglia alcuna, la politica si fa anche con questi mezzucci. Si agita d’improvviso anche Edmondo Cirielli e cerca di salvare il salvabile diffondendo un comunicato a favore di Aliberti, un comunicato che sembra più un editto finale che un riconoscimento di meriti: ““Pasquale Aliberti è un elemento di spicco del PdL salernitano. Sta lavorando bene come sindaco a Scafati, così come, in qualità di capogruppo del PdL alla Provincia, dove ha messo in atto una linea politica costruttiva, che sostengo appieno. Per tali ragioni, sono convinto che il suo contributo politico ed amministrativo sia importante per il rilancio del partito in provincia di Salerno””. Una storia questa, tra Cirielli ed Aliberti, che riserverà ancora qualche altro momento di tensione prima della sua conclusione. Ma per rimanere nell’ambito del Consorzio mi permetto di avanzare un dubbio. Il presidente Cirielli deve preoccuparsi di un altro presunto scienziato inserito nell’Assemblea dei Soci che con la sua azione amministrativa invece di tutelare la maggioranza sta facendo di tutto per abbatterla e consegnare non solo la presidenza ma tutto il Consorzio di nuovo nella mani del centro-sinistra e, quindi, di De Luca. Se a Cirielli sta bene così non legga la prossima puntata di questa intricata vicenda.
