PETRONE: interviene sulla vicenda dell’ostia negata ad un disabile

M. Mascolo

NAPOLI – Con grande piacere ospitiamo la lettera aperta inviata a questo giornale online dalla dottoressa Anna Petrone (consigliere regionale del PD). L’on. Petrone interviene decisamente sulla vicenda dell’ostia negata al bambino disabile in provincia di Ferrara. Solo per la cronaca ricordiamo che in esclusiva salernitana questo giornale si è interessato al caso e che, soltanto due giorni dopo, sulla stessa vicenda è intervenuto Canale/5 con un servizio nel suo tg. Ora arriva la presa di posizione decisa e condivisibilissima dell’on. Petrone, e lo fa con una lettera che pubblichiamo integralmente: << Egregio Direttore, mi sembra doveroso intervenire come donna, come cittadina con disabilità e come rappresentante delle istituzioni, quale consigliere regionale della Campania, e come credente sulla “triste vicenda” che ha visto come protagonisti un bambino con disabilità ed il prete di Porto Garibaldi che si è rifiutato di porgergli l’ostia. Innanzitutto sono sicura che tale comportamento isolato non è da ritenersi come caratteristico della Chiesa Italiana ma solo un atteggiamento particolare e discriminatorio da parte di una persona che confonde l’atto di fede, per definizione libero da cognizione, con la capacità di intendere e volere. Non è compito della Chiesa accogliere alla partecipazione del mistero della messa  soprattutto gli “ultimi” e i “deboli”? Non è compito della Chiesa un’opera sistematica di evangelizzazione che educhi alla solidarietà ed all’antidiscriminazione come atto prioritario di carità e di emancipazione cristiana? La disabilità non è forse una delle tante rappresentazioni in cui si manifesta l’immagine di Dio in ognuno di noi “creati, indistintamente, a Sua immagine e somiglianza? Se un ministro di Dio non è capace di far comprendere, con strategie alternative, la parola di Dio a chi non ha la capacità cognitiva di apprendere secondo i canoni dei cosiddetti “normali” non viene forse meno al mandato cristiano che impone l’attenzione prioritaria verso chi, a diverso titolo, è più debole? Non vorrei che questo episodio venisse utilizzato per ulteriori strumentalizzazioni nei confronti della Chiesa ma fosse invece l’occasione per una seria riflessione sul ruolo che la stessa deve avere nella Società. La mia Chiesa è solidale e senza stereotipi con un atteggiamento attivo nei confronti di qualsiasi tipo di discriminazione. Mi auguro che tali comportamenti non abbiano più a ripetersi. F.to: Anna Petrone>>.

 

 

 

2 thoughts on “PETRONE: interviene sulla vicenda dell’ostia negata ad un disabile

  1. Errata auto referenza: “Solo per la cronaca ricordiamo che in esclusiva salernitana questo giornale si è interessato al caso e che, soltanto due giorni dopo, sulla stessa vicenda è intervenuto Canale/5 con un servizio nel suo tg.” CADUTA DI STILE NOTEVOLE! Andate a leggere il ROMA-CRONACA, addirittura ha pubblicato l’intervento dell’onorevole Petrone, un giorno prima del dott. Bianchini.

    Due risposte:
    1) la prendo dal vostro Alfonso D’Alessio (al quale senza ricevere risposta ho chiesto come fa a scrivere su questo foglio vestendo l’abito talare) “Intenti a scrivere e parlare di argomenti e notizie di cui per lo più non si conoscono bene i termini, alla stampa e alle tv, anche quelle nazionali, …..” , caro D’alessio, ignora la materia sia l’on. Petrone che il dott. Mascolo che usa toni enfatici per presentare una lettera lacunosa.
    2) invito i lettori a leggeri il ROMA-CRONACA (evidentemente più aggiornato e considerato di riferimento) del 14 aprile che risporta la risposta all’onorevole di Antonio Roscia.

    La libertà non si paga, quella degli altri però.

    Saluti da Lidia

  2. Caro Direttore, seguo da tempo il Suo Gionale e lo scrivo in maiuscolo perché sino ad oggi, Lei non mi ha mai deluso, però Le vorrei far notare che certi commenti, come quello della Signora Lidia è inutile pubblicarli. Si capisce che la lettrice è disattenta e di parte.
    Roma-Cronaca è un giornale che non tutti sono tenuti a leggere, (la sig. Lidia è di “parte? Fa della pubblicità al citato cartaceo?) non le piace l’articolo della Mascolo e lo descrive enfatico, mi sembra di stare in classe con la maestrina, e lasci stare Alfonso D’Alessio, che l’abito talare lo indossa degnamente e non merita di sentirsi dire che deve e che non deve fare! Signora Lidia, se il quotidiano di Salerno non le piace si astenga dal leggerlo, così evita di offenderSi e di offendere. Mi scusi Direttore, se ho deciso per Lei e se da uomo, ho mancato di rispetto ad una donna come Lidia…

    Alfredo Giorgi.

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