ROSARIO: ritorna “rombo di tuono”

Aldo Bianchini

SALERNO – Il furore agonistico di “Rosario, il motociclista impazzito” è tornato. Questa frase la scrivevo già l’anno scorso, esattamente il 19 di luglio 2011, dopo una serie di altri articoli volti a denunciare le intemperanze, quasi quotidiane, del predetto motociclista sul tratto di strada provinciale che insiste tra Varco Notar Ercole e Caiazzano, due frazioni del comune di Sassano. Il tratto di strada provinciale in questione evidenzia due lunghi rettilinei sui quali “rombo di tuono” si allena con accelerazioni spaventose credendo di trovarsi sul circuito di Monza o di Vallelunga. Dopo Silla, mi dicono, la corsa continua anche per i tre chilometri di rettilineo che va da Silla di Sassano a Pantano di Teggiano. Nel corso del lungo inverno Rosario, tranne qualche affacciata domenicale, era prudentemente scomparso, ora con il ritorno della stagione di bel tempo eccolo di nuovo più in forma che mai. Puntuale, intorno alle ore 15.30 di ogni giorno, esce dalla curva di fronte al bar del Caiazzano e con una spaventosa accelerata, ingranando in rapida successione tutte le marce superiori, spara il suo rombo di tuono, facendo tremare i vetri delle case. Sembra quasi, se uno si mette in attento ascolto al primo rumore in crescita dopo l’uscita dalla curva, che l’intensità il fragore crescente riesca a sfondare addirittura la “barriera del suono” con un bang davvero molto inquietante. Il fastidio per gli abitanti del luogo è palese, ma il pericolo è insidiosamente nascosto. Pensate solo per un attimo se una persona anziana o anche un ragazzino dovessero trovarsi a passare proprio in quel momento, oppure se il focoso Rosario nella sua foga dominatrice sbanda, cade e travolge persone e cose. Sarebbe davvero una sciagura annunciata. Di questo fatto, di questo motociclista del quale si conosce soltanto il nome, si è scritto molto e si è parlato anche nei vari convegni tenutisi in zona sul rischio stradale dopo i tanti casi di disgrazie mortali e non. In apertura ho detto che questo pericolo gravissimo lo avevo già evidenziato l’anno scorso ma da allora nulla è accaduto Ho visto varie volte le forze dell’ordine fare i posti di blocco proprio nei pressi del bar sopra citato ma non è servito a niente in quanto Rosario aveva ed ha un orario ben preciso, le ore 15.30 circa, soprattutto quando c’è bel tempo. Ecco, non so come spiegarmi, le forze dell’ordine facessero un piccolo sforzo e si impegnassero con intelligenza, come sanno certamente fare, a fregare lo sventurato Rosario. In tanti, oltre a conoscere il nome, sanno anche che è di Padula. Comodo per lui scendere dal paese ed entrare sulla pista di allenamento. C’è da tener presente che raramente ritorna perla stessa strada, sapendo di essere braccato utilizza percorsi alternativi. Nel senso che se oggi alle 15.30 passa per il Caiazzano, per Varco Notar Ercole e per Silla fino a Pantano, certamente subito dopo non torna per lo stesso percorso. Semmai dopo qualche giorno lo fa a ritroso rombando più che mai soddisfatto della sua impresa. Non so, sinceramente, fino a che punto debba arrivare il dovere civico di un giornalista anche perché di Rosario (che gode della copertura di qualcuno !!) non conosco altri particolari da fornire alle forze dell’ordine. Posso solo dire che di “Rosario rombo di tuono” ho scritto il 12-13-19 luglio 2011 e il 22 ottobre e il 29 dicembre dello stesso anno 2011. Più di così non si può, il resto alle forze dell’ordine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *