L’INFORMAZIONE DI QUALITA’ AD AVELLINO

Alfonso D’Alessio

Trentotto anni e non dimostrarli! Questa è l’età anagrafica de “Il Ponte” settimanale d’informazione della diocesi di Avellino e più antico organo di stampa della provincia irpina. Ha saputo ritagliarsi una fetta di lettori attenta all’informazione religiosa e che ha a cuore la qualità della comunicazione. E’ proprio sulla qualità che punta l’informazione cattolica, e le diocesi del mezzogiorno d’Italia non si lasciano cogliere di sorpresa dall’invito di Benedetto XVI ai cattolici, di essere presenti nel mondo delle comunicazioni. “I media diventano dunque occasione per nuove sfide culturali e pastorali e rappresentano una nuova risorsa per la formazione dei fedeli”. Questo sottolinea la C.E.I. nel documento del 2004 “Comunicazione e Missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa”. Abbiamo posto alcune domande a Mario Barbarisi, direttore responsabile de “Il Ponte” e consigliere nazionale della Federazione Italiana Stampa Cattolica. Come il giornale ha raggiunto la distribuzione di 4000 copie senza reso, numero ragguardevole per un settimanale diocesano? “Cinque anni or sono quando Mons. Franco Marino, vescovo di Avellino, mi ha affidato quest’incarico, mi fermai in preghiera presso un monastero per chiedere forza al Signore. Il mio sguardo cadde su una frase incisa nel muro: Et veritas liberabit vos. Compresi così che l’arma vincente è servire la verità. Ecco lo stile che ha reso interessante il giornale a tal punto che la domanda dei lettori è in costante crescita.” Il Ponte fa informazione monotematica o è aperto ad ogni notizia?  “Noi siamo locali solo per diffusione ma il nostro respiro è “cattolico” cioè ampio. Importante è il taglio dell’informazione che, partendo da ogni notizia, deve lasciar trasparire il messaggio evangelico concretamente incarnato”. Le diocesi del Sud dunque sono al passo con i tempi anche se il cammino da fare è ancora lungo. Tele Diocesi Salerno è un’emittente che avvalendosi di professionisti di tutto rilievo, entra nelle case dei fedeli con vivacità e freschezza evangelica. Incoraggiante pure l’esperienza che si sta portando avanti a Salerno, quella cioè di costruire una rete di animatori della cultura e della comunicazione che annoveri fedeli debitamente preparati a far circolare, velocemente e con ogni strumento tecnologico, le informazioni utili per tutti. Ogni diocesi meridionale ha un sito attraverso il quale si fa conoscere e quasi tutte sono dotate di un organo di stampa come quello di Avellino. A Lecce troviamo “L’ora del Salerno”, a Catanzaro “Comunità Nuova”, a Foggia “Voce di Popolo”, tutti strumenti che parlano di territorio e al territorio. Nelle parole dell’Arcivescovo di Salerno Campagna Acerno, Mons. Luigi Moretti, “rimettere le lancette della Chiesa su quelle della storia, per non perdere l’occasione di entrare nella storia ed evangelizzare” è racchiuso tutto lo sforzo della Chiesa del Sud per cogliere l’opportunità della nuova evangelizzazione in modo moderno, ed essere casa trasparente per tutti.

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