“Sentieri dell’anima” di Angelina Sessa

Filippo Ispirato

BARONISSI – Domenica 14 Aprile nell’ambito di “Labora Incontra” Hub Labora Pics ospita in vicolo del Sole a Baronissi (SA) Angelina Sessa e la sua ultima fatica letteraria “Sentieri dell’Anima” edita per i tipi della casa editrice “Il Grappolo”.

L’autrice, di professione insegnante, attualmente è docente di ruolo di Materie Letterarie, di Latino e di Greco presso il Liceo Classico Statale “G..B..Vico” di Nocera Inferiore (SA).

Dal 1993 ha partecipato a diversi concorsi di poesia nazionali ed internazionali ottenendo risultati lusinghieri. Con alcune poesie è presente sia nell’“Agenda della Poesia 2006”, edita nel 2005 dalla casa editrice Ibiskos di A.Ulivieri di Empoli (FI) sia nell’antologia “Europainsieme 2”, pubblicata nel 2006 per i tipi della medesima casa editrice. Sua prima opera edita è la silloge di poesie “Eidola”, pubblicata da Il Filo di Roma nel 2007.

Tra l’altro, con la lirica “ Il mio posto segreto” è risultata seconda classificata al Premio Laurentum – sezione on line- edizione 2012- patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’opera “Sentieri dell’anima” comprende una silloge di poesie e un racconto breve.

Il vero amore si configura, in questa vibrante silloge, come dono totale di sé che, com’è giusto che sia, non chiede nulla in cambio, tranne che, se possibile, altro amore. Ma è così. Il vero amore, quello diventato purtroppo fuori moda, non conosce confini o limiti e si espande con una felicità naturale, che può divenire malinconia, nostalgia, quando il protagonista di quell’amore viene a mancare, in un’assenza che sembra togliere il respiro e insieme solleva le grandi maree del desiderio. Le stagioni dell’amore sono qui descritte con semplicità e profondità, appuntate con esattezza e precisione, seguendo quella inequivocabile filologia sentimentale, che segna le alterne fasi di un sentimento, che dà e toglie vita, secondo una casistica agevolmente riscontrabile in chi vive un’autentica e assoluta esperienza d’amore.

Il racconto finale racchiude tutte le ragioni di un mondo, vicino e lontano, dominato dall’egoismo, dall’indifferenza, dal tarlo ossessivo di un possesso personale, che ha ormai contaminato senza scampo il mondo occidentale. A questa chiusura dell’anima e della mente l’autrice invita a reagire, per intraprendere un nuovo cammino di speranza e di unione.

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