La festa dell’emigrante

 

 Michele D’Alessio

SASSANO – Sabato sera 17  agosto a Sassano è ritornato il tradizionale appuntamento con la “Festa dell’Emigrante”, un giorno solenne per omaggiare gli emigrati e ricordare la loro storia e la loro esperienza vissuta all’estero. La festa non si limita unicamente a celebrare i concittadini lontani, ma li onora,  al fine di ricordare i sacrifici compiuti dai nostri conterranei, che per assicurare un futuro migliore ai propri cari, hanno lasciato la terra natia e, anche se lontani, hanno tenuto alto nel Mondo il nome del proprio Paese. Il collaudato appuntamento istituzionale, che tende a recuperare il patrimonio socio-culturale dei flussi migratori che Sassano, come tanti paesi del sud Italia, ha espresso nella sua storia. Fortunatamente, a partire dagli anni ’70 del ‘900 l’Italia si è trasformata rapidamente da Paese di emigrazione –con circa 26 milioni di concittadini partiti per l’estero- a Paese di immigrazione, quasi come una  porta d’ingresso privilegiata verso l’Europa, (Germania, Svizzera, Francia, ecc.). Le singole dichiarazioni maturate nel corso della serata sono state tutte allineate nella direzione di ritenere la “Giornata dell’Emigrante” il luogo di riflessione più idoneo per cominciare a interrogarsi seriamente sulla questione immigratoria. Novità di questa terza edizione della Festa dell’Emigrante è stata l’iniziativa di scambi interculturali che si sono realizzati con i Paesi che ospitano il maggior numero di Sassanesi e di tutto il Vallo di Diano. Infatti, sette giovani statunitensi di origini campane il 31 Luglio scorso sono arrivati nella città delle orchidee. Uno  scambio interculturale, dunque,  messo in atto dall’amministrazione comunale, che ha accolto la proposta della Federazione delle Associazioni della Campania negli  USA. I giovani, accompagnati da Elena Loguercio, Segretaria della Federazione,  hanno tutti origini valdianesi e campane. Tanti  gli ospiti, residenti in diverse nazioni e continenti, presenti in Piazza Umberto I, ad ascoltare il concerto organizzato dall’Associazione Culturale – Musicale “Artfonia”, sotto la guida del Maestro Mario D’Alessio. Sul palco, ad esibirsi in quella che è stata definita per l’occasione “un’espressione antologica della canzone napoletana a cavallo di più secoli”, tanti artisti del Vallo di Diano, accompagnati al pianoforte del noto maestro Enzo Polito, anche l’emergente Totino Melillo, gli Estasi, Anna Tulimieri, Anna Arnone, Loredana Casella, il tenore Daniele Lettieri, Pino Di Muccio, che hanno intonato le più belle melodie napoletane, da “Era de maggio”a “O’ sole mio”. Dopo i saluti del Sindaco Tommaso Pellegrino e dell’Assessore alla Cultura Mario Trotta, sono state molteplici e commoventi le testimonianze da parte di alcuni rappresentanti delle varie comunità sassanesi all’estero, in particolar modo di quella svizzera, statunitense e venezuelana, tra cui  Michele Inglese, Giuseppe Penna e Elena Loguercio  Naturalmente in una festa cosi, non potevano mancare i piatti tipici di Sassano, preparati dall’Associazione “Settembre al borgo”, gli abiti d’epoca messi in mostra per l’occasione dal Gruppo Teatrale Sassanese “Pasquale Petrizzo” mentre l’allestimento scenografico multietnico, fatto di bandiere, che addobbavano e rendevano accogliente e variopinto la piccola Piazza  è stato  curato della ProLoco Sassano. A concludere la serata il taglio della torta e il brindisi dedicato ai compaesani emigranti: lontani durante l’anno, ma sempre pronti a cedere al richiamo delle proprie radici e a tornare a far visita al paese che gli ha dato i natali, anche se per poco tempo.

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