Falsi tesseramenti PD Salerno. Tensione anche nel Vallo di Diano.

Antonio Citera
VALLO di DIANO – Un’ inchiesta condotta dal PM dell’Antimafia di Salerno Vincenzo Montemurro. Si parla di falsi tesseramenti e brogli alle primarie. Sul banco degli imputati il Pd di Salerno. Una vicenda che sta creando scompenso e tensione in tutta la provincia e soprattutto nel Vallo di Diano. L’antimafia indaga a 360 gradi, si cercano le prove dei presunti misfatti. Il Pm, dopo aver ascoltato alcune persone informate sui fatti, sta concentrando la sua attenzione sui Circoli cittadini, vuole capire come e perché 48 tessere e altri documenti sono finiti sopra la sua scrivania.
Una vicenda che per certi aspetti ha dell’incredibile, un’inchiesta senza precedenti quella dell’Antimafia di Salerno che, come per incanto si ritrova tra le mani un pacchetto di tessere in bianco firmate da Pier Luigi Bersani e targate inesorabilmente PD. La campagna abbonamenti è quella del 2012 o, per meglio dire quella a cavallo tra le primarie di fine 2012 e le politiche del febbraio 2013. Un tesseramento anomalo e per certi versi anche strano, dilungatosi nel tempo forse per consentire a qualcuno di tirare bene le somme. Ora ci si chiede imperterriti chi, e come è stato possibile tutto questo. Perché delle tessere bianche, originali, sono in giro come mine vaganti? Si fanno ovviamente numerose ipotesi che vanno dalla collusione con la camorra al voto di scambio, dal controllo del territorio alla gestione dei voti e via cantando. Nessuno però fino a questo momento ha pensato semplice. Nessuno ha tirato in ballo che dietro tutto questo, potrebbe esserci semplicemente la mano di qualcuno che, evidentemente stanco di queste continue farse abbia voluto dimostrare con i fatti e con le prove, le oscenità di un potere probabilmente forzato. Questo Montemurro lo sa ( forse!!! ) ma, vuole capire meglio e fino in fondo, tra le altre cose, la strana corsa di migliaia di voti che nelle primarie, come per incanto sono passati da Bersani (nel 2011) a Renzi ( nel 2013 ) senza intoppi. Come noto, il Pd nel salernitano è gestito dalla corrente politica che fa capo al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Anche se volessimo dare a Cesare quel che è di Cesare ossia, che il Sindaco De Luca è l’uomo del Territorio, ben voluto anche nella provincia, capace di strappare consensi e aprire i cuori delle persone, sarebbe impossibile anche per lui in maniera “lecita “ smuovere un numero di voti di così ampia portata e con cotanta facilità. I misfatti, secondo i bene informati, si sarebbero consumati nei Circoli cittadini (le sezioni di una volta). Da sempre o, per meglio dire parlando di PD, da qualche anno, i Circoli dovrebbero essere il luogo di aggregazione, di azione politica, ma spesso, se non sempre si riducono a essere semplicemente luoghi di “ smistamento “ dei voti. Controllati e gestiti da pochi ma puntuali personaggi, sono l’esempio lampante della politica del conservare, del gestire e del veicolare con grazia e senza lasciare macchia i voleri del palazzo. L’inchiesta in corso, appurate le non complicità della camorra e tutto quanto a essa annesse, si concentrerà proprio sull’aspetto “ Circoli “ e qui ne potremmo vedere delle belle. Intanto, la paura e la tensione crescono anche nel Vallo di Diano che, nel passato remoto e nel presente è definito un Comprensorio a marchio De Luca, dove dai risultati sia delle Primarie del 2011, sia da quelle più recenti, ha dimostrato il suo attaccamento al Sindaco di Salerno. Qualcuno forse ingenuamente o, forse con la certezza dei fatti, la domanda se la pone. << Vuoi vedere che le tessere in bianco provengono proprio dal Vallo di Diano? >> ma possono venire da qualsiasi altra parte della provincia, questo non lo sappiamo. Ipotesi ovviamente che, potranno essere confermate strada facendo, oppure potranno scoppiare in una bolla di sapone.

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